USAF F-15EX Eagle II
@ U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. John Raven

Il “nuovo” F-15EX Eagle II lancia per la prima volta un missile aria-aria AIM-120D

Lo scorso 25 gennaio 2022, sorvolando il Golfo del Messico, il nuovo caccia dell’US Air Force, l’F-15EX Eagle II, ha lanciato con successo un missile AIM-120D. L’equipaggio e l’aereo del 40th Flight Test Squadron hanno sparato con l’arma inseguendo un drone bersaglio BQM-167 nell’ambito del 53rd Wing’s Combat Archer, un programma di valutazione del sistema di armi aria-aria.

Durante il volo, l’F-15EX ha rilevato il drone utilizzando i sensori di bordo, ha acquisito una traccia di qualità del drone e ha lanciato il missile sul bersaglio. Dopo aver tracciato il rilascio del missile e il volo verso il BQM-167, il tiro è stato determinato come un successo e a quel punto il volo del missile è stato interrotto.

Questa missione ha segnato il primo lancio di un missile dall’F-15EX dopo più di sei mesi di test di volo integrati, di sviluppo ed operativi. “Questa è stata una verifica end-to-end dell’intero sistema d’arma, che aprirà la strada a verifiche più complesse in futuro“, ha affermato Colton Myers, responsabile del progetto di test F-15EX con l’Operational Flight Program Combined Test Force.

Non solo questo è stata la prima missione a fuoco live dell’F-15EX, ma è stato anche il primo missile sparato dal pilota sperimentale Maj. Benjamin Naumann. Molti piloti militari americani eseguono il loro primo lancio dal vivo durante le Combat Archer. “Sono onorato di avere l’opportunità di sparare per la prima volta con questo aereo, ma il successo più grande è la verifica della capacità dell’F-15EX di lanciare un missile“, ha affermato Naumann. “Questo traguardo è un altro passo importante per schierare l’aereo nelle unità da combattimento.

Insieme alle condizioni meteorologiche, alle precauzioni di sicurezza aggiuntive e alle impostazioni dell’aeromobile, l’equipaggio collaudatore deve anche tenere conto e volare con parametri di test specifici durante il lancio del missile per garantire che i dati appropriati vengano raccolti per le analisi. “In definitiva, facciamo parte di un processo di sviluppo iterativo, convalidando i risultati attesi e fornendo feedback al team sui successi o sulle cose da migliorare“, ha affermato Naumann.

Il lancio del missile è una delle tante pietre miliari per il team di test dell’F-15EX presso la base aerea di Eglin. Solo due mesi dopo l’arrivo, l’F-15EX è stato schierato nell’esercitazione Northern Edge in Alaska. L’Eagle II è stato spinto al limite durante l’esercitazione ed è stata raccolta una quantità significativa di dati sulle prestazioni dell’aeromobile e su come si è comportato con e contro altri velivoli.

Dopo il dispiegamento, l’F-15EX è stato sottoposto a test di volo e a terra tra i quali i test di sopravvivenza in vari ambienti elettromagnetici. Questa serie di prove hanno portato alla scoperta e alla risoluzione di alcuni problemi identificati nel software Suite 9 dell’F-15EX, portando ad un prodotto più maturo e stabile, secondo Myers. “Per una nuova piattaforma, abbiamo fatto un’incredibile quantità di progressi in un breve periodo di tempo“, ha affermato Myers. “Non conosco nessun’altra piattaforma che sia stata sottoposta a un programma di test così rapido ed è stato incredibile far parte del team che lo sta trasformando in realtà“.

Dopo i test di sviluppo, a ottobre è arrivato il momento di eseguire alcuni collaudi operativi. L’aereo è stato schierato presso la Nellis Air Force Base, in Nevada, per un’altra esercitazione incentrata sul tema del conseguimento del dominio aria-aria che erediterà dall’F-15C Eagle. Questa esercitazione ha dimostrato che, sebbene la piattaforma necessiti ancora di ulteriore sviluppo, è completamente in grado di svolgere il suo ruolo di dominio aereo previsto. Myers ha affermato che l’avanzamento del programma e i successi dell’EX negli ultimi 10 mesi sono dovuti agli sforzi di test integrati del 96th Test Wing e del 53rd WG.

F-15EX Eagle II lancia missile aria-aria AIM-120D
@ U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. John Raven

F-15EX Eagle II

L’F‑15EX fornisce una soluzione conveniente per aggiornare la flotta degli anziani Eagle C/D più anziani ed aumentare la disponibilità della flotta di F-15E Strike Eagle per soddisfare i requisiti di capacità previsti dalla National Defense Strategy fino al 2040, preservando anche la disponibilità operativa degli aeromobili da impatti significativi che i vari programmi di estensione della vita utile e di ammodernamento avrebbero sulla flotta di F-15C/D. Con un’età media di oltre 37 anni, la flotta di F-15C/D Eagle si sta rapidamente avvicinando alla fine della sua vita utile operando oggi ai margini dell’integrità strutturale.

Il processo per acquisire l’aereo F-15EX è iniziato nel febbraio del 2019 quando il Generale David Goldfein, allora Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica militare statunitense, ha firmato il documento F-15EX Rapid Fielding Requirement che affrontava i problemi di prontezza operativa con una flotta obsoleta di F-15 Eagle. Da lì, l’F-15 Program Office ha sviluppato la strategia di acquisizione, assegnato il contratto, condotto le revisioni di progettazione e verifica lavorando con Boeing per produrre e testare l’aereo a tempo di record.

Il “nuovo” F-15EX sostituirà gli F-15 C/D più vecchi nell’inventario della US Air Force ed affiancherà i più costosi F-35A. Otto aeromobili F-15EX sono stati approvati nel bilancio dell’esercizio 2020 e 12 sono stati richiesti nel bilancio FY21. L’Aeronautica militare statunitense prevede di acquistare un totale di 76 velivoli F-15EX nel corso del programma quinquennale di difesa anche se i piani futuri, secondo la Boeing, prevedono l’approvvigionamento fino a 144 aerei.

La differenza più significativa tra F-15EX e F-15 legacy risiede nella sua architettura Open Mission Systems (OMS). L’architettura OMS consentirà il rapido inserimento delle ultime tecnologie aeronautiche. L’F-15EX è un velivolo biposto ed avrà controlli di volo fly-by-wire, un nuovo sistema di guerra elettronica Eagle Passive Active Warning Survivability System, sistemi di pilotaggio avanzati, nonché i più recenti sistemi di missione e funzionalità software disponibili per gli F-15 legacy. Con questa architettura tecnologica F-15EX è progettato per evolversi dal primo giorno.

Il design digitale del caccia significa che può fungere da banco di prova per il futuro inserimento di successive tecnologie, una capacità chiave per l’US Air Force. Le varianti moderne dell’F-15 includono anche controlli di volo fly-by-wire, un nuovissimo cockpit digitale, un moderno radar AESA e l’ADCP-II, il computer di missione più veloce del mondo.

L’F-15EX è spinto da due motori F110-GE-129 di GE Aviation l’unico motore testato, integrato e certificato per il fly-by-wire degli F-15EX. Nel 2014, GE Aviation ha iniziato ad investire risorse e si è impegnata a lungo termine per qualificarsi sull’F-15EX. General Electric ha una significativa esperienza e competenza nell’integrazione di aeromobili, che ha ottenuto con Boeing attraverso aggiornamenti tecnologici e software, modifiche alla versione del software e miglioramenti nelle prestazioni del motore. La famiglia di motori F110 ha superato i 10 milioni di ore di volo ed alimenta tutti gli F-15 Eagle consegnati negli ultimi otto anni. L’F110, inoltre, alimenta anche quasi il 70% dei velivoli F-16C/D più avanzati della US Air Force.

F-15EX Eagle II
@ U.S. Air Force photo/1st Lt. Lindsey Heflin

Critiche al programma F-15EX

Si prevede che il nuovo velivolo da combattimento si unirà agli F-35A, agli F-16 e agli A-10 insieme al futuro velivolo NGAD di sesta generazione come parte del concetto “quattro + uno” destinato a razionalizzare la flotta dell’US Air Force.

Sebbene nel 2019 i leader della US Air Force affermassero che la forza armata avrebbe preferito fondi per acquistare ulteriori aerei di quinta generazione come l’F-35, i funzionari oggi affermano che l’F-15EX è il modo più economico e immediato per aggiornare la capacità fornite dalle vecchie flotte F-15C/D e sarà pronto a combattere non appena uscito dalla linea di assemblaggio.

Un recente studio del Mitchell Institute for Aerospace Studies reputa l’F-15EX uno spreco di risorse e afferma che l’aeronautica militare americana dovrebbe abbandonare i suoi piani per rilanciare i caccia di quarta generazione nell’ambito del programma F-15EX e concentrarsi invece sulla costruzione di più F-35A e nuovi caccia stealth.

Secondo il documento pubblicato il 26 ottobre 2021 il programma F-15EX Eagle II sarebbe un vicolo cieco, basato su una tecnologia obsoleta e che non si adatterebbe bene all’US Air Force in una guerra ad alta intensità e non farebbe risparmiare denaro sul programma F-35. L’F-15EX senza capacità stealth finirà per svolgere un ruolo difensivo limitato in un momento in cui l’US Air Force ha un inventario limitato di velivoli da combattimento.

L’US Air Force dovrebbe invece spostare le risorse economiche per aumentare la produzione di F-35 e sviluppare un altro jet da combattimento che sia conveniente, flessibile e con capacità stealth. Questo andrebbe ad aggiungersi al programma Next Generation Air Dominance altamente classificato che inizierà ad essere schierato negli anni 2030 e sul quale l’impegno dell’US Air Force dovrebbe essere massimo. Nel sottolineare l’importanza di schierare caccia stealth, nel documento del Mitchell Institute si sottolinea la recente esperienza dell’US Air Force in Siria, paese difeso dai sistemi missilistici terra-aria S-400 di fabbricazione russa e che l’aviazione militare americana poteva contrastare solo con gli F-22 e gli F-35.

La visione del Mitchell Institute è quindi quella di ritirare dal servizio tutte le versioni degli Eagle (la C, la D, la E e la EX), insieme a tutti gli A-10C sostituendoli su base uno a uno con gli F-35A. A questi ultimi andrebbero affiancati gli F-16C/D Fightning Falcon per fornire potenza aerea in ambienti permissivi, oltre a mantenere e continuare a modernizzare gli F-22A Raptor fino a quando il Next Generation Air Dominance e altri programmi non saranno in grado di combattere. Ricordiamo che l’USAF aveva confermato, l’anno scorso, di aver già progettato, costruito e fatto volare in tutta segretezza un prototipo del velivolo di sesta generazione NGAD.