F-35 americani
USAF / Staff Sgt. Christopher Sommers

Gli F-35 americani si rischierano in Medio Oriente

Mentre continuano i pericolosi incontri tra droni statunitensi e caccia russi sopra la Siria, i primi F-35 americani del 421st Expeditionary Fighter Squadron sono arrivati ​​sulla base aerea di Muwaffaq Salti, in Giordania, lo scorso 25 luglio 2023. Nell’ambito di un dispiegamento preannunciato dal Dipartimento della Difesa, uno squadrone di F-35 Lightning II dell’aeronautica militare statunitense è arrivato nell’area di responsabilità del comando centrale degli Stati Uniti.

Come abbiamo riportato, la scorsa settimana, un aereo da combattimento russo Sukhoi Su-35S ha deliberatamente danneggiato un velivolo senza pilota statunitense MQ-9 Reaper sopra lo spazio aereo siriano. A questo incidente ne è seguito un secondo il 26 luglio che ha visto il danneggiamento di un’ala di un altro MQ-9. Successivamente, una dozzina di Lockheed Martin F-35A Lightning II del 421st Fighter Squadron “Black Widows ” provenienti dalla base aerea di Hill, nello Utah, sono transitati dalla RAF Mildenhall, nel Regno Unito, durante il viaggio verso la Giordania.

Schierati a sostegno delle missioni delle forze aeree della coalizione, nella zona del Comando Centrale degli Stati Uniti, gli F-35 americani di Hill aiuteranno a difendere gli interessi, promuovere la sicurezza regionale e salvaguardare la libertà di navigazione nella regione. In coordinamento con gli alleati regionali, i partner e la Marina degli Stati Uniti, gli F-35A collaboreranno anche con gli A-10C Thunderbolt e gli F-16C Fighting Falcon dell’USAF già in teatro, aiutando a monitorare lo Stretto di Hormuz e a sostenere la missione della coalizione per sconfiggere i terroristi in Siria e a controllare le attività dell’Iran.

La base aerea di Hill ospita 78 F-35A Lightning II suddivisi tra il 388th Fighter Wing e il 419th Fighter Wing (appartenente all’US Air Force Reserve Command) che sono le prime unità di F-35A con capacità di combattimento dell’US Air Force e che volano e mantengono il jet di quinta generazione in una partnership detta “Total Force” e che sfrutta le capacità di entrambi gli Stormi.