Quando nel 1973 il c/n 783-1116 lasciava gli stabilimenti FIAT di Torino per essere consegnato ai reparti intercettori dell’Aeronautica Militare nessuno avrebbe mai immaginato che questo esemplare di F-104S a conclusione della vita operativa, avrebbe trovato “casa” in una base ai confini estremi della penisola italica. In realtà la presenza più o meno fissa degli “spilloni” sulla base Etnea non è mai stato un fatto insolito, basta pensare al 441° Gruppo STO Sezione Tecnica F104, comunemente conosciuta come “cellula”, creato ad hoc per ospitare e gestire il rischieramento sulla base Siciliana di una sezione di quattro F104S poi ASA, forniti a rotazione dai reparti intercettori con il delicato compito di Difesa Aerea dei confini meridionali.
Quelli erano anni “caldi” ed è più che probabile che questo esemplare abbia stazionato sulla RAM 5 di Sigonella in allarme con gli “ombellicali attaccati”, armato e pronto in 5”. A distanza di tanti anni nel 2008 un “centoquattro” ritorna a Sigonella per fungere da Gate Guardian.
La storia operativa del “nostro” F-104S ha inizio il 26 Settembre 1973 data in cui viene consegnato all’Aeronautica Militare. Il 4 Dicembre 1974 con MM6816 e numeri di carrozzella 36-16 è in forza al XII° Gruppo CIO del 36° Stormo di Gioia del Colle. Sottoposto al primo IRAN il 22 Luglio 1977 viene successivamente inviato al X° Gruppo CIO del 9° Stormo il 25 Settembre 1978.
A seguito del secondo IRAN effettuato il 14 Marzo 1984 opera in seno al Reparto Sperimentale Volo dal 9 Marzo 1984 al 18 Febbraio 1986 anno in cui ritorna ancora al X° Gruppo CIO stavolta codificato 9-43 fino al 14 Giugno 1989 data in cui effettua il 3° IRAN e viene portato allo standard ASA. Il 2 ottobre 1990 viene assegnato al 21° Gruppo CIO del 53° Stormo assumendo code 53-14. Effettua il 4° IRAN il 28 Gennaio 1995 dove viene riverniciato secondo il nuovo schema mimetico in Sky Gray e consegnato ancora al X° Gruppo CIO del 9° Stormo di Grazzanise con code 9-40.
Il 26 Settembre 1999 insieme ad altri assetti verrà rischierato ad Amendola all’interno del dispositivo “Allied Force for Kosovo” e il 21 Settembre 1999 viene assegnato al 4° Stormo di Grosseto, codici 4-6, effettuando l’ultimo volo il 21 Settembre 2001. Ritirato dalla prima linea con 4363 ore di volo e dichiarato F.U. viene accantonato inizialmente presso il 4° RMV di Grosseto e poi “strasferito” definitivamente a Grazzanise il 21 Settembre 2004.
Da questo centro di stoccaggio, nel 2008 la cellula privata dell’unità motrice e dell’abitacolo completo, viene smontata e trasferita su camion a Sigonella AB per essere rimontata dagli specialisti del GEA e posizionata, priva di insegne di reparto, nel piazzale del 41° Stormo nel mese di Agosto dello stesso anno.
Programma di recupero del 104
Dopo 10 anni di esposizione al cocente sole siculo che ne ha invecchiato e spento la livrea, grazie alla volontà del Col. Pil. F. Frare Comandante il 41° Stormo e Sigonella AB, lo scorso Marzo prende corpo e parte il “programma di recupero F104”. Il restauro ha inizio con il trasferimento della cellula dal piazzale ad un hangar decentrato mediante l’ausilio di un’autogru AM, da qui personale qualificato del GEA (Gruppo Efficienza Velivoli) del 41° Stormo comincia a prendersi cura del velivolo.
Com’è normale in questi casi i problemi non tardano ad arrivare, infatti sono mancanti alcuni parti tra cui l’ugello di scarico mentre altre come le gomme sono ammalorate ed in pessime condizione e nonostante l’F104 è stato operativo in un gran numero di esemplari le parti di rispetto cominciano a scarseggiare in quanto quasi tutte le cellule sono state avviate al macero ormai da tempo. Ma gli uomini del 41° non difettano di coraggio, presenza di spirito e caparbietà ed infatti riescono a recuperare i pezzi mancanti a Grazzanise e Grosseto, mentre le maschere per realizzare codici, stemmi di reparto e coccarde vengono fornite dal 23° Gruppo.
Un momento di commozione si ha quando, a seguito della sverniciatura, appaiono in fusoliera i codici ottici 4-6 e in coda lo stemma del 9° Stormo rivelando inequivocabilmente l’ultimo utilizzatore operativo del velivolo, quasi un segno del destino nell’anno in cui si celebra il centenario della morte dell’Asso degli Assi Francesco Baracca! La verniciatura in Air Superiority Sky Gray viene effettuata grazie alla collaborazione del personale dell’ 11° RMV in “prestito” per l’occasione particolare, insomma un lavoro tutto fatto in casa! Per quanto concerne l’araldica è stato scelto di rappresentare un “Veltro” del 23° Gruppo CI del 5° Stormo, reparto familiare a Sigonella durante i rischieramenti della Sezione Tecnica F104.
Anche lo scrivente ha avuto il privilegio emozionante di dare il proprio modesto contributo ad alcune fasi del restauro… un’esperienza unica e indimenticabile per un appassionato “centoquattrista”.
A fine restauro il nostro “Spillone” ha avuto l’onore delle cronache partecipando come ospite d’onore ad un evento organizzato per le celebrazione della fondazione dell’Arma Aerea.
In conclusione, una bellissima iniziativa questa del Comandante Col. F. Frare che da appassionati di velivoli AM ci auguriamo non rimanga isolata e che anzi venga presto rivolta anche agli altri storici “monumenti” presenti sul sedime del 41° Stormo, Grumman S2F, BR1150 Atlantic e perché no anche l’autoblinda Humber MK III utilizzata dalla VAM, per ridare loro il lustro che meritano.
L’autore desidera esprimere il personale ringraziamento a: SMA; Col. pil. Francesco Frare Comandante il 41° Stormo e Sigonella AB; Col. Alfredo N. Comandante il GEA 41° Stormo al momento del restauro; T. Col. Antonino S. attuale Comandante il GEA; 1° Lgt. Carmelo Savoca Ufficio Relazioni Esterne 41° Stormo. Un ringraziamento particolare agli “amici” del GEA per la loro passione, professionalità, disponibilità nell’esecuzione del restauro.
Testo e foto Gianni Scuderi