Si è conclusa nei giorni scorsi, presso il poligono di Monte Romano, l’esercitazione “MATTERHORN 21”, che ha visto impegnato il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger” nella condotta di operazioni speciali offensive e nell’addestramento al combattimento di livello battaglione, in scenari di warfighting.
L’esercitazione a fuoco, diurna e notturna, ha avuto lo scopo di testare e consolidare le capacità di condotta full spectrum di Operazioni Speciali da parte di pacchetti di capacità OS del 4° reggimento, che hanno operato insieme ad unità del 185° Reggimento paracadutisti ricognizione ed acquisizione obiettivi “Folgore” (RRAO), con interazione di assetti ad ala rotante del 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali “Aldebaran” (REOS) e con il supporto del 28° Reggimento “Pavia”. L’attività ha visto lo schieramento di 4 Special Operations Task Unit (SOTU) che, a seguito di addestramento congiunto al combattimento, hanno pianificato e condotto molteplici atti tattici, ad alta intensità ed ad elevato ritmo operativo, in uno scenario non permissivo caratterizzato da minaccia ibrida.
Durante l’attività, le SOTU hanno acquisito ed ingaggiato a fuoco, in modalità diretta ed indiretta, i target opportuni, anche attraverso l’uso di sorgenti di fuoco organiche e con il supporto a forze partner. In tale ambito è stata testata la condotta di inserzione, infiltrazione ed attacco a distanza in modalità Stand Off In (SOI), anche con l’ausilio di sistemi digitali di Comando e Controllo e di controllo del tiro.
Il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger” è un reparto di Forze Speciali dell’Esercito composto da personale specificatamente selezionato e formato, particolarmente addestrato ed equipaggiato per condurre l’intero spettro dei compiti tipici delle “Operazioni Speciali”. L’unità coniuga le capacità tipiche della specialità da montagna (alpini) e delle aviotruppe (paracadutisti) e, tra le Forze Speciali dell’Esercito, è specificatamente designata e qualificata per condurre operazioni in ambiente montano e artico.
L’esercitazione, svoltasi nel rispetto delle normative tese a limitare la diffusione del contagio da COVID-19, è stata altresì occasione per effettuare un simbolico passaggio di consegna della linea elicotteri CH, con il saluto per l’ultima attività del CH47C e lo svolgimento, per la prima volta, di aviolanci con la tecnica Fune di Vincolo dal velivolo CH47F.
A proposito del CH-47 Chinook è importante come lo scorso 21 settembre 2021, l’iconico elicottero americano ha compiuto il suo 60° anniversario. Gli operatori Boeing e Chinook di tutto il mondo hanno celebrato i 60 anni di volo dell’elicottero pesante CH-47 Chinook mentre l’azienda sta dando vita ad una nuova generazione del rinomato elicottero.
Il prototipo dell’H-47 Chinook, noto come YCH-1B, ha volato per la prima volta il 21 settembre 1961 e l’Esercito degli Stati Uniti ha preso in consegna il suo primo Chinook nel 1962 e tre anni dopo l’elicottero è stato utilizzato in Vietnam. Le prime versioni CH-47A e CH-47B vennero presto sostituite dalla definitiva CH-47C nel 1967. Successivamente la versione CH-47D disponeva di moderni sistemi elettrici, pale del rotore in vetroresina, sistemi idraulici modulari, sistemi moderni di controllo in volo e avionica migliorata. Boeing ha successivamente introdotto il CH-47F, un programma di modernizzazione che ha convertito 472 modelli precedenti in una flotta essenzialmente nuova
Il CH-47 Chinook in Italia
In Italia la storia del Chinook inizia nel 1973 quando l’Aviazione dell’Esercito ricevette i suoi primi CH-47C. Allora come oggi la componente CH-47 è fondamentale per le sue doti multiruolo, tanto che questo elicottero è da sempre uno dei pilastri dell’AVES. La realizzazione degli elicotteri CH-47F italiani avviene nell’ambito del Joint Industrial Agreement con Boeing, che vede AugustaWestland in qualità di prime contractor del programma italiano per l’ICH 47F, con responsabilità per l’integrazione dei sistemi e l’assemblaggio finale.
Il primo Chinook versione F destinato all’Esercito Italiano (c/n 7801 matricola sperimentale CSX-81778) è andato in volo il 16 Giugno 2013 dallo stabilimento di AgustaWestland di Vergiate per la prima serie di test ai sistemi di gestione del nuovo velivolo. Oggi in Italia il Chinook è in servizio con l’Aviazione dell’Esercito nel 1° Reggimento AVES “Antares” e il 3° Reggimento AVES “Aldebaran”.
L’ICH-47F è dotato di sistemi di sicurezza e di autodifesa che tutelano sia le comunicazioni che la struttura dell’elicottero. La nuova versione è equipaggiata con due motori T55-GA-714A caratterizzati da ottime performance in condizioni di “hot and high” e quindi adatti all’utilizzo in qualsiasi contesto meteorologico e ambientale oltre al nuovo radar RDR 4000M 3D e multi functional displays di bordo digitali e nuovi sistemi di comunicazione e GPS. Il ruolo primario è quello del trasporto di truppe e materiali in supporto alle operazioni dell’Esercito Italiano. I carichi possono essere trasportati sia all’interno che all’esterno grazie ad un gancio baricentrico.
Le caratteristiche di payload, autonomia e velocità lo rendono un assetto unico nel suo genere e consentono all’AVES di operare sia missioni di trasporto che altre attività come Medevac, spegnimento incendi, soccorso in zone disastrate. Lodevole rimane la missione effettuata da un CH 47C nel 1997 che trasportò 138 civili albanesi in fuga dalla guerra civile, da Durazzo a Brindisi.