esercitazione tuscia 2013 elicotteri da combattimento esercito italiano
Copyright: Stefano Monteleone

Esercitazione Tuscia 2013-2: l’Aviazione dell’Esercito si prepara per l’Afghanistan

E’ pomeriggio inoltrato quando la nostra attenzione viene attirata dal tipico rumore, a noi familiare, di un elicottero. Dopo pochi istanti un velocissimo NH-90 TTH sbuca da dietro gli alberi e si ferma in hovering di fronte alla nostra altura. In rapida sequenza, tramite il canapone, elementi del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo vengono calati a terra.

Siamo al poligono di Monte Romano e questa è una delle fasi dell’Esercitazione Tuscia 2013-2. Iniziata il 1° Luglio, l’esercitazione ha l’obiettivo di addestrare il Posto Comando (AVTOC) della Task Force Fenice dell’Aviation Battalion, su base 1° Reggimento Antares, alla risoluzione in tempo reale di problemi operativi e all’apprezzamento della situazione.
In questo scenario durante la Tuscia 2013-2, chiamata anche Livex CPX/FTX (Command Post Exercise/Field Training Exercise), è stato impegnato un team di validazione e standardizzazione operativa dell’Ufficio VOS (Validazione Operativa e Standardizzazione) del Comando Aviazione dell’Esercito che ha garantito l’attivazione e il funzionamento dell’esercitazione stessa.

Lo scopo primario della Livex CPX/FTX è stata la validazione finale di tutti gli elementi, che su base rotazionale, si recheranno a breve in Afghanistan per comporre con uomini e mezzi la Task Force Fenice dell’Aviation Battalion. Attualmente l’Aviation Battalion è retto dal 7° Reggimento Vega di Rimini e verrà sostituito ad agosto dal 1° Reggimento Antares.
L’esercitazione è il momento di verifica e dimostrazione del livello di addestramento raggiunto dai reparti che saranno impegnati a breve nell’impegnativo teatro operativo dell’Afghanistan. Durante l’esercitazione vengono testati a tutti i livelli le capacità di pianificazione, reazione e condotta delle missioni di volo. Le simulazioni messe in atto replicano i possibili eventi che le truppe a terra e in volo potrebbero trovare una volta arrivati in territorio afgano. Durante queste fasi quindi il Posto Comando dell’Aviation Battalion dovrà verificare l’uso ottimale di tutte le proprie risorse da impiegare, in termini di uomini e mezzi, nei vari atti tattici pianificando tempi e modalità di intervento e risoluzione delle problematiche, fronteggiando anche eventi imprevisti che costringono tutti gli attori ad agire tempestivamente e di propria iniziativa per individuare e neutralizzare le minacce.
L’addestramento descritto contribuisce ad un elevato livello di realismo che permette al tempo stesso una prontezza operativa e di reazione ai massimi livelli, attitudini che si acquistano e si mantengono con un continuo addestramento ed una continua attività operativa che vanno a formare il bagaglio di capacità ed efficienza del nostro personale militare.













L’Aviation Battalion una volta arrivato in teatro operativo dovrà garantire, nella sua area di responsabilità (AOR) di RC-W Regional Command West, la condotta delle seguenti attività operative in ambiente non permissivo/ostile soddisfando i requisiti di “Expeditionary & Combat Capabilities”:
– Combat
– Resupply
– Combat Recovery
– Forward Medevac
– Impiego degli assetti in QRA (Quick Reaction Alert)
– Impiego degli assetti in QRF (Quick Reaction Force)
e avrà a disposizione le seguenti unità:
– Posto comando su base 1° Reggimento AVES Antares
– Elicotteri ETM-1 CH-47C Chinook del 1° Reggimento AVES Antares
– Elicotteri EES AW-129 Mangusta a cura del 5° Reggimento AVES Rigel
– Elicotteri ETT NH-90TTH a cura del 7° Reggimento AVES Vega
– Componente tecnico-manutentiva del TG Sostegno a cura del Comando Sostegno AVES
– 2 team MEDEVAC a cura del Comando Logistico di Sanità
– 3 plotoni QRF a cura del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo
Al comando del Colonnello Luigi Adiletta dal 16 Marzo 2013 la TF Fenice-Aviation Battalion, basata ad Herat, si articola in un comando suddiviso in varie cellule, un Task Group di volo, un Task Group di Sostegno Tecnico, uno Squadrone Supporto Logistico e un team Forward Medevac composto da medici ed infermieri abilitati ad operare con gli elicotteri dell’AVES. Questa configurazione conferisce all’Aviation Battalion una elevata autonomia e flessibilità di impiego che gli consente di sviluppare missioni diversificate, dal supporto logistico alla pianificazione e condotta di Operazioni Aeromobili e Aeromeccanizzate in teatro operativo e grazie ad essa sono stati raggiunti traguardi importanti. Dal 2006, anno del primo rischieramento in Afghanistan, al 2013 gli elicotteri hanno volato per oltre 18.000 ore, sono stati impiegati in circa 6.176 missioni movimentando 3.211 tonnellate di materiali e circa 65.000 persone trasportate nella regione ovest del paese.




Le linee di elicotteri attualmente utilizzate sono 3 composte da circa una ventina di mezzi aerei. Questi elicotteri comprendono gli AW-129 Mangusta EES (Elicottero da Esplorazione e Scorta) che fanno parte della componente aerotattica per l’esplorazione, scorta ed attacco per il supporto diretto alle Ground Forces e alla QRF (Quick Reaction Force), i CH-47C Chinook ETM-1 (Elicottero da Trasporto Medio) per il trasporto dei plotoni di fanteria aeromobile della QRF e gli NH-90TTH ETT (Elicottero da Trasporto Tattico) per il trasporto degli elementi delle Forze Speciali e per attività di Forward Medevac (Medical Evacuation).
Il TG di Sostegno garantisce l’efficienza manutentiva dei mezzi aerei con personale proveniente dai Reggimenti di Sostegno dell’AVES abilitati su tutti e tre i tipi di elicotteri.
Infine la QRF composta dalle Ground Forces del 183° Reggimento Nembo che è l’unità di pronto impiego a disposizione del Posto Comando della TF Fenice che garantisce il supporto immediato rapido alle truppe a terra. Possiamo così definire l’Aviation Battalion un “sistema aeromobile”, un sistema sinergico necessario tra elicotteri ed unità operative sul terreno, che sarà impiegato per gli interventi in area operativa.

Torniamo all’esercitazione Tuscia 2013-2 vera e proprio in corso al poligono di Monte Romano, che si è svolta alla presenza del Ministro della Difesa Mario Mauro, del CSM della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, del CSM dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano e del Comandante dell’AVES Generale di Divisione Giangiacomo Calligaris.













Avevamo appena lasciato a terra gli elementi delle Forze Speciali scesi dall’NH-90 che due elicotteri CH-47 Chinook si avvicinano bassi scortati da altrettanti AW-129 Mangusta. I Chinook atterrano e scaricano dalla rampa posteriore due squadre della QRF.
Gli uomini ingaggiano immediatamente la minaccia dalla nostra altura, coperti dal fuoco d’appoggio della mitragliatrice da 12,7 mm dei Mangusta che incrociano poco più alti per concorrere alla neutralizzazione della minaccia. E’ un susseguirsi di movimenti a terra e azioni a fuoco dei paracadutisti e virate tiratissime dei Mangusta.
Purtroppo uno dei paracadutisti a terra subisce delle ferite. Viene spostato dai compagni fuori dalla linea di fuoco e subito il personale ne richiede l’evacuazione a mezzo elicottero. Ed ecco che un secondo NH-90 dopo pochi minuti seguendo un profilo di volo molto basso si presenta davanti a noi in atterraggio. Il team di Medevac presta le prime cure ed assicura il ferito alla barella per essere trasportato a bordo dell’elicottero. Nel frattempo e senza soluzione di continuità i Mangusta continuano dall’alto a coprire con le armi di bordo gli uomini e l’elicottero del soccorso che una volta imbarcato il ferito decolla a tutto motore diretto all’ospedale da campo.

La dimostrazione si conclude con un Chinook che tramite il gancio baricentrico aggancia un elicottero AB-206 che era stato abbandonato dopo un atterraggio d’emergenza in zona ostile. Il Chinook quasi senza sforzo decolla con agganciato sotto l’altro elicottero, per essere trasportato in aeroporto ed essere sottoposto a manutenzione.
Il CH-47, dopo 40 anni di onorato servizio, continua ad essere la spina dorsale del trasporto di uomini e mezzi dell’Esercito in qualunque teatro, condizione meteo di giorno come di notte.

Lasciamo il poligono ormai a sera inoltrata riuscendo a cogliere le ultime immagini, con il tramonto, degli elicotteri che si preparano per la seconda fase della giornata, quella notturna, che vedrà impegnati uomini e mezzi nella condotta delle loro missioni nella totale oscurità, aiutati solo dai visori notturni NVG.
Ancora una volta abbiamo documentato l’efficienza e le capacità professionali dei nostri soldati, e che siano truppe di terra o aviatori la sostanza non cambia. Spirito di sacrificio, dedizione, passione e coraggio sono le doti dei nostri soldati che unite all’efficacia del loro operato concorrono alla difesa e alla sicurezza in patria e all’estero della nostra nazione e dei nostri interessi.
La straordinaria versatilità di impiego ed integrazione degli aeromobili dell’AVES sono capacità che possono essere impiegate in tempo di pace o in teatri di guerra, di giorno come di notte e con qualunque condizione meteorologica in atto. Capacità e tecnologia che messe insieme al fattore umano fanno dell’Aviazione dell’Esercito uno strumento altamente professionale e dinamico.

Aviation Report e l’autore desiderano ringraziare il Comando dell’Aviazione dell’Esercito, il CSM dell’Esercito Gen. Graziano, il Comandante dell’AVES Gen. Calligaris, il Col. Meola Ufficio Pubblica Informazione dell’AVES e tutto il personale dell’Esercito per la cordialità, la professionalità e la disponibilità con le quali ci hanno accolto.

Testo ed immagini: Stefano Monteleone