Sulla base aerea francese 118 di Mont-de-Marsan, il 17 maggio 2021, è iniziata l’esercitazione “Atlantic Trident 21”, esercitazione multinazionale congiunta che coinvolge la Francia, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Gli obiettivi dell’esercitazione, che terminerà il prossimo 28 maggio, sono quelli dell’integrazione tra velivoli di quarta e quinta generazione e la preparazione al combattimento attraverso lo svolgimento di complesse operazioni aeree in un contesto di forze congiunte multinazionali.
L’ultima esercitazione Atlantic Trident si è svolta nel maggio del 2017 e fu ospitata presso la Joint Base Langley-Eustis, in Virginia. Quell’evento ha visto operare insieme gli F-22 e gli F-35 statunitensi insieme agli Eurofighter Typhoon del Regno Unito e ai Rafale francesi. La prima esercitazione si è svolta nel 2015, sempre a Langley.
Organizzato dal Comando delle forze aeree francesi (CFA – Commandement des Forces Aériennes), questo addestramento è il punto di incontro di tre aviazioni militari occidentali, ed è un’esercitazione in grado di coprire tutte le cosiddette missioni di combattimento aereo ad “alto spettro”. L’US Air Force, la Royal Air Force britannica e l’Armée de l’Air et de l’Espace, durante queste due settimane, rivedranno le loro capacità, tra interoperabilità e know-how tecnico e tattico.
Una cinquantina di aerei da combattimento di ultima generazione come il francese Rafale, il Typhoon e/o gli F-35B britannici e gli F-35A americani condurranno raid combinati nei cieli francesi. Uno degli obiettivi è promuovere lo sviluppo di procedure comuni, che riflettano la realtà del combattimento aereo ad alta intensità. “Interoperabilità significa saper combattere insieme. Significa rafforzare gli scambi tra i più moderni caccia esistenti al mondo, condividere le nostre conoscenze tattiche e tecniche e migliorare la reattività delle nostre operazioni congiunte”, ha detto il Tenente Colonnello Mickaël, vicedirettore dell’esercitazione.
Per l’edizione 2021 gli Stati Uniti hanno schierato i caccia di quinta generazione F-35A Lightning II del 4th Fighter Squadron provenienti dalla base aerea di Hill nello Utah. Gli aerei americani con piloti del 388th Fighter Wing e del the 419th FW sono arrivati in Francia il 10 maggio scorso e parteciperanno a più eventi, oltre alla Atlantic Trident 21, sottolineando il costante impegno degli Stati Uniti nella regione e migliorando l’interoperabilità con alleati e partner della NATO.
Questo è il terzo rischieramento in Europa del 388th FW. Il primo è stato quello del 34th Fighter Squadron sulla RAF Lakenheath, in Inghilterra, nell’aprile 2017. Il secondo è stato il dispiegamento del 421st Fighter Squadron sulla base aerea di Aviano, in Italia, nel maggio 2019. L’F-35A dà all’Aeronautica Militare degli Stati Uniti e ai suoi alleati il potere di dominare i cieli, sempre e ovunque. È un velivolo multiruolo agile, versatile, ad alte prestazioni capace di tirare fino a 9g e che combina furtività, fusione dei sensori e consapevolezza della situazione senza precedenti.
I velivoli francesi che partecipano all’esercitazione sono i Rafale e provengono dallo squadrone Escadron de Chasse 1/4 “Gascogne”, mentre gli F-35B della Royal Air Force sono quelli appartenenti al 617th Squadron “Dambusters” della RAF Marham o imbarcati sulla portaerei britannica HMS Queen Elizabeth.
L’esercitazione Atlantic Trident è il risultato di una partnership strategica denominata “Trilateral Strategic Initiative” stabilita tra le tre forze aeree dal 2010. Da parte britannica, “l’esercitazione è una pietra miliare nella storia della Royal Air Force“, spiega il Capitano Jonathan Farrow OBE, ufficiale di collegamento con sede in Francia. “Atlantic Trident sarà in particolare la prima esercitazione internazionale durante la quale verrà schierata la nuova portaerei HMS Queen Elizabeth”.
Photo credits: Armée de l’Air et de l’Espace / Emma Le Rouzic, Anthony Jeuland; U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Alexander Cook
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