Gli operatori speciali dell’US Air Force si sono calati con successo da un elicottero Leonardo/Boeing MH-139A Grey Wolf in hovering a 30 piedi dal suolo per testare il sistema di discesa in rappelling. Questo è stato l’evento culmine di due giorni di test che hanno visto l’elicottero e gli operatori impegnati sia a terra che in volo nel collaudo del sistema di estrazione rapida e dell’inserimento della fune per il rappelling dal Grey Wolf, un’altra pietra miliare per l’elicottero da quando l’US Air Force ne ha preso la proprietà il 12 agosto scorso.
L’obiettivo del test del 413th Flight Test Squadron e dell’US Air Force Global Strike Command Detachment 7 era quello di acquisire dati sulla capacità dell’MH-139A di supportare la discesa di operatori tramite la procedura del rappelling, una tecnica di discesa degli uomini da un velivolo ad ala rotante in volo stazionario (hovering) lungo una fune chiamata “barbettone” o “canapone”, con una tecnica denominata “fast roping”.
Durante la missione, i piloti hanno valutato l’area di atterraggio per motivi di sicurezza e hanno mantenuto un volo stazionario stabile. Quattro membri del 23rd Special Tactics Squadron e quattro membri dell’AFGSC Det 7 hanno utilizzato l’attrezzatura FRIES (Fast Rope Insertion and Extraction System), monitorando l’esecuzione delle discese comunicando ai piloti l’andamento delle operazioni.
Tale tecnica non richiede alcun tipo di imbragatura o moschettone dal quale è necessario doversi liberare appena toccata terra. Si tratta della tecnica più semplice e immediata, la quale consente una discesa veloce in pochissimo tempo di numerosi uomini su di una unica fune.
Le caratteristiche migliorate del Grey Wolf, tra cui l’equipaggiamento FRIES dedicato dell’MH-139A, la maggiore potenza e la capacità di gestire gli spostamenti del baricentro dovuti agli aviatori che si calano in corda doppia sono state esaminate attentamente. Inoltre, sono state valutate la maggiore potenza e capacità di sollevamento del velivolo e sono stati raccolti dati per ulteriori test specifici.
Come sappiamo l’MH-139A sostituirà la flotta di elicotteri UH-1N dell’USAF, aumentando le capacità di velocità, autonomia, resistenza, carico utile e sopravvivenza. L’US Air Force acquisirà fino a cinque elicotteri nel 2023 e 80 in totale, una cifra ampiamente in linea con gli 84 inizialmente previsti, dispositivi di addestramento e attrezzature di supporto associate.
A metà agosto 2022, la US Air Force ha preso in consegna quattro elicotteri di test Leonardo/Boeing MH-139A Grey Wolf, poche settimane dopo che Boeing aveva completato la certificazione di tipo supplementare FAA finale richiesta all’MH-139A per ottenere il suo rilascio ai test per il volo militare e che apre la strada per esercitare tutte le capacità militari previste per questo elicottero e che lo porterà sostanzialmente da AW139 ad MH-139.
L’obiettivo per i prossimi 15 mesi di test sui quattro elicotteri italiani Leonardo/Boeing MH-139A sarà quello di convalidare la sicurezza dell’aeromobile e definire i limiti e le manovre che possono essere eseguite. Il test di sviluppo assicurerà che l’MH-139A soddisfi tutti i requisiti dell’US Air Force Global Strike Command per le missioni operative e definirà le capacità operative di base su cui costruire tattiche, tecniche e procedure.
L’US Air Force aveva anche annunciato la sua selezione della Joint Base Andrews, ubicata nell’area di Washington e hub per il trasporto dei presidenti degli Stati Uniti e degli altri leader federali, come quarto luogo a ricevere il Grey Wolf, dopo la Malmstrom Air Force Base, la Minot Air Force Base e la FE Warren Air Force Base.
L’MH-139 è stato acquistato principalmente per supportare la missione delle basi e postazioni dei missili balistici intercontinentali statunitensi e sostituiranno i circa 60 Huey, dell’era del conflitto del Vietnam che sono attualmente basati anche a Fairchild AFB, Washington; Eglin AFB, Florida; Kirtland AFB, Nuovo Messico e la Yokota, in Giappone. Erano entrati nella flotta dell’US Air Force nel 1970, quando sono arrivati come elicotteri di ricerca e salvataggio e hanno assunto altri ruoli come il supporto ai missili nucleari.
Un contratto per l’elicottero italiano della Leonardo era stato assegnato a settembre 2018 a un team Boeing-Leonardo, con la messa in campo operativa iniziale prevista per l’esercizio 2023. L’aggiudicazione è per un contratto da 2,38 miliardi di dollari per la produzione di fino a 80 nuovi elicotteri per la manutenzione dei silos dei missili nucleari, tra le altre cose. Il Grey Wolf è una versione militarizzata dell’elicottero commerciale Leonardo AW139. Nell’esercizio 2022, l’USAF aveva richiesto 16,1 milioni di dollari in RDT&E, ma nessun contratto di appalto.
Gli elicotteri forniranno sicurezza e supporto alle basi ICBM della nazione che abbracciano gli stati di Wyoming, Montana, North Dakota, Colorado e Nebraska. Il nuovo elicottero colma oggi le lacune di capacità degli HH-1N Huey, che entrò in servizio nella US Air Force nel 1970, nelle aree di velocità, autonomia, resistenza, carico utile e sopravvivenza a supporto delle missioni ICBM dell’alto comando statunitense.
Altre capacità della missione includono la ricerca e il salvataggio di civili, il supporto per il trasporto aereo, le missioni della National Capital Region, nonché la scuola di sopravvivenza e il supporto ai test. Basato sull’elicottero civile italiano Leonardo AW139, l’MH-139A è il primo elicottero acquisito dalla US Air Force per un unico comando e in particolare il primo velivolo mai acquisito dall’AFGSC – Air Force Global Strike Command.
L’MH-139 dovrebbe essere in grado di raggiungere una velocità di crociera di 135 nodi e volare per almeno 3 ore con una autonomia minima di 225 miglia nautiche senza dover essere rifornito di carburante. Come l’HH-1N Huey prima di esso, il Grey Wolf sarà in grado di trasportare nove soldati a pieno carico, sebbene ad un certo punto l’USAF avesse considerato, per il sostituto dello Huey, un elicottero in grado di trasportare un un numero maggiore di soldati.
Secondo la US Air Force l’AW139 è valutato per una velocità di crociera di 130-140 nodi con una velocità massima di 167, rispetto ai 90-100 nodi per dell’anziano Huey. Un’autonomia di circa 778 miglia contro poco più di 300 miglia per lo Huey. Queste caratteristiche avranno un ruolo importante nel modo in cui l’MH-139 potrà proteggere i convogli e rispondere alle esigenze della US Air Force nella specifica missione ICBM. L’MH-139 è inoltre dotato di un autopilota migliorato a quattro assi, un sistema di telecamere a infrarossi, è blindato e ha contromisure a bordo, tutto insieme a una mitragliatrice brandeggiabile. La sua moderna avionica gli consente di volare in ogni condizione meteo.
Come accennato il Boeing MH-139 sfrutta la leadership di mercato dell’elicottero italiano Leonardo AW139, un moderno elicottero multi-missione che è in servizio in tutto il mondo e ha già dimostrato le sue capacità nella protezione delle infrastrutture critiche e nel trasporto di rappresentanti militari e governativi in vari nazioni. L’AW139 è assemblato nello stabilimento di Leonardo a nord-est di Philadelphia, con componenti aggiuntivi da integrare nell’MH-139 militare presso lo stabilimento di Boeing Philadelphia a Ridley Township, Pennsylvania.
Immagini: USAF / Senior Airman Blake Wiles
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