Mig-29 Fulcrum polacchi
@ Archivio Aviation Report / Andrea Avian

Il Dipartimento di Stato americano torna a parlare del trasferimento dei MiG-29 Fulcrum polacchi all’Ucraina

AGGIORNAMENTO ore 23:30: la cancelleria del primo ministro polacco Mateusz Morawiechi ha scritto su Twitter che “La Polonia non darà i suoi caccia all’Ucraina così come non metterà a disposizione gli aeroporti. Noi stiamo aiutando concretamente gli ucraini ma in altre aree“.

AGGIORNAMENTO ore 19:30: il Segretario di Stato americano Antony Blinken conferma durante un’intervista a “Face the Nation” sulla CBS News che gli Stati Uniti danno il via libera al trasferimento dei caccia MiG-29 della Polonia all’Ucraina. Precisamente la conduttrice Margaret Brennan ha chiesto a Blinken: la NATO ha affermato che nessuno dei suoi 30 membri è disposto a creare una no fly zone. Il presidente Biden è stato molto chiaro. Non ha alcun interesse per questa cosa o per le truppe da combattimento. Ma cosa possono fare di più gli Stati Uniti? Se, per esempio, il governo polacco, un membro della NATO volesse inviare jet da combattimento, otterrà il via libera dagli Stati Uniti? O c’è la paura che ciò possa aumentare la tensione?

Blinken ha risposto: “Quello ottiene il semaforo verde. In effetti, in questo momento stiamo parlando con i nostri amici polacchi di cosa potremmo essere in grado di fare per soddisfare i loro bisogni se scegliessero di fornire questi caccia agli ucraini. Cosa potremmo fare? Come possiamo aiutare ad assicurarci che ottengano qualcosa per riempire lo spazio lasciato vuoto dagli aerei che stanno consegnando agli ucraini? Stiamo discutendo molto attivamente con loro su questo. Ascolta, sono stato in Europa negli ultimi due giorni lavorando a stretto contatto come sempre con i nostri alleati e partner presso la NATO, l’Unione Europea, i paesi del G7 e tutti noi insieme stiamo continuando ad adottare misure per aumentare la pressione sulla Russia attraverso ulteriori sanzioni, tutte molto attivamente oggetto di discussione e che saranno attuate nei prossimi giorni.

Il Ministero della Difesa di Mosca nell’ultimo bollettino ha detto che “quasi tutta l’aviazione da combattimento del regime di Kiev è stata distrutta; anche oggi Kyiv avrebbe perso altri 3 caccia Su-27 abbattuti dalle forze aeree russe. In totale e fino alla pubblicazione del bollettino, tra ieri e oggi, l’aviazione militare ucraina ha perso 11 aerei da combattimento e 2 elicotteri.

Allo stesso tempo, sappiamo per certo degli aerei da combattimento ucraini che avevano precedentemente volato in Romania e in altri paesi di confine. Si prega di notare che l’uso della rete di aeroporti di questi paesi per basare l’aviazione militare ucraina con un successivo utilizzo contro le forze armate russe può essere considerato il coinvolgimento di questi stati in un conflitto armato.

Sapevamo di un Su-27 ucraino riparato in Polonia il primo giorno di combattimenti, ma sarebbe rientrato pochi giorni fa in Ucraina. Non siamo al corrente di altri velivoli arrivati sul territorio della NATO, quindi la Russia fa riferimento al fatto che i MiG-29 polacchi trasferiti sotto il controllo delle forze aeree di Kiev potrebbero operare direttamente dalle basi aeree in Polonia e minaccia quindi ritorsioni?

Oggi la Russia ha colpito l’aeroporto di Vinnitsa a colpi di missili da crociera a lungo raggio, Kiev parla di Kh-101, lanciati dai bombardieri strategici Tu-160M e Tu-95MS, si ipotizza dal Mar Nero, e ha avvertito che colpirà le infrastrutture industriali impiegate nel ripristinare il materiale militare danneggiato. “Nell’ambito del compito di smilitarizzazione dell’Ucraina, le forze armate russe infliggeranno danni con armi di alta precisione alle imprese ucraine del complesso militare-industriale. Al fine di evitare una minaccia per la vita dei dipendenti delle imprese dell’industria della difesa ucraina, avvertiamo in anticipo gli attacchi pianificati contro tali strutture.

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Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è tornato a parlare nuovamente della possibilità di fornire velivoli militari all’Ucraina. In questa occasione Blinken ha esplicitamente parlato dell’eventualità di fornire alle forze aeree di Kyiv [Kiev] gli aerei da combattimento Mig-29M Fulcrum della Polonia.

Già a fine febbraio 2022 l’Unione Europea aveva annunciato che tra gli aiuti militari all’Ucraina ci sarebbero potuti essere anche un certo numero di velivoli da combattimento che alcuni paesi dell’Est avrebbero potuto trasferire alle forze aeree ucraine. Gli unici paesi ad avere dei velivoli militari in comune con Kiev sono la Polonia, la Slovacchia e la Bulgaria che hanno nelle loro flotte i MiG-29 Fulcrum e i Su-25 Frogfoot. Nel pieno dell’invasione russa ulteriori aerei da combattimento potrebbero essere particolarmente preziosi per gli ucraini, che finora si sono battuti con coraggio e tenacia ma hanno subito perdite nel corso dei combattimenti.

Polonia, Slovacchia e Bulgaria hanno l’ulteriore vantaggio di essere tutti membri della NATO che stanno sostituendo le loro flotte di MiG-29. La Polonia, in particolare, dovrebbe ottenere il primo dei suoi nuovi F-35A Joint Strike Fighters entro il 2024, mentre Slovacchia e Bulgaria inizieranno a ricevere i loro nuovi F-16 in diverse versioni rispettivamente nel 2023 e nel 2025. Questi paesi potrebbero mitigare qualsiasi rischio per la sicurezza nazionale derivante dalla perdita delle capacità di difesa aerea offerte da questi aerei chiedendo ad altri membri della NATO di aiutarli nel frattempo a proteggere il loro spazio aereo, come già accade con le missioni di Air Policing in Bulgaria, Romania, nel Baltico, in Islanda o in Slovenia.

Il 1 marzo al contrario il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg aveva dichiarato martedì che i membri dell’Unione Europea non avrebbero trasferito nessun jet da combattimento per la guerra in Ucraina, nonostante giorni di messaggi contrastanti da parte di funzionari di tutta Europa. “Gli alleati della NATO forniscono diversi tipi di supporto militare: materiale, armi anticarro, sistemi di difesa aerea e altri tipi di equipaggiamento militare per l’Ucraina, aiuti umanitari e anche supporto finanziario. Ma la NATO non deve far parte del conflitto“, aveva affermato Stoltenberg in un’apparizione congiunta con il presidente polacco Andrzej Duda alla base aerea di Łask.

L’alleanza “non invierà truppe in Ucraina o sposterà aerei nello spazio aereo ucraino“, aveva aggiunto Stoltenberg. L’invio di jet, simili ai caccia ucraini MiG-29 Fulcrum e Su-27 Flanker, nello spazio aereo ucraino equivarrebbe a un’interferenza militare nell’invasione russa del paese vicino, aveva aggiunto Duda. Ma ora la Casa Bianca sembrerebbe aver cambiato idea nuovamente e discute con la Polonia come modernizzare la loro flotta di aerei da combattimento se Varsavia decidesse di trasferire la sua flotta di 23 MiG-29 Fulcrum di seconda mano, in Ucraina.

Mentre la Polonia valuta l’invio dei suoi aerei da guerra in Ucraina, Varsavia ha chiesto alla Casa Bianca se l’amministrazione Biden potesse garantire che avrebbe fornito loro, caccia di fabbricazione statunitense per colmare il divario. In particolare di parla di ulteriori F-16 Fightning Falcon. La Casa Bianca ha risposto che avrebbe esaminato la questione. L’amministrazione Biden non si è opposta al governo polacco che avrebbe dato la sua disponibilità a concedere a Kiev i propri MiG-29, il che però potrebbe potenzialmente aumentare le tensioni tra NATO e Mosca, anche se al momento la Polonia continua a tenere fermi i suoi Fulcrum.

La Polonia ha modernizzato la sua flotta di aerei dal 2006, quando ha iniziato a ricevere gli F-16, e nel 2020 ha firmato un accordo da 4,6 miliardi di dollari per 32 F-35A Joint Strike Fighter, il primo dei quali arriverà nel 2024, rendendo questi vecchi aerei di fabbricazione russa sacrificabili

I Mig-29M Fulcrum della Polonia *

Il MiG-29M e UBM, in servizio con la 1 ELT (Eskadra Lotnictwa Taktycznego) di Miñsk Mazowiecki e con la 41 ELT di Malbork, è equipaggiato con un radar Phazotron – (sistema di radio-localizzazione e mira / Radio-Lokacionnyj Pricelnyj Kompleks). Il sistema include il Pulse-Doppler N-019 “look-down/shoot-down” (ricerca e tiro verso il basso) e il calcolatore digitale C100.02-02. La prima versione N-019A aveva buone prestazioni con raggio di scoperta dei bersagli di ridotte dimensioni a circa 70 km, che solo per bersagli come bombardieri poteva arrivare a 140 km.

Il sistema fu peraltro a suo tempo compromesso in seguito alle informazioni passate alla CIA da A. Tolkachev, uno dei progettisti del Phazotron. Fu sviluppata una versione avanzata detta N-019M per equipaggiare i MiG-29 9-13 (noti nella traslitterazione occidentale come “C”), ma le VVS, ancora insoddisfatte, domandarono un ulteriore miglioramento. Le ultime versioni del velivolo impiegano un N-010 Žuk-M con maggiori capacità di calcolo e portata, con capacità di ingaggio di bersagli multipli e compatibilità con il missile aria-aria R-77.

Nel 2011 è iniziato il programma di modernizzazione dell’avionica dei MiG 29 polacchi, poi denominati MiG 29M e MiG 29UBM, eseguito della Wojskowe Zaklady Lotnicze 2 di Bydgoszcz, in collaborazione con la Israeli Aerospace Industies, conclusosi nel 2014, che prevedeva il posizionamento di un display multifunzionale, il cambio da sistemi analogici a sistemi digitali, mappe digitali, e la sostituzione del giroscopio meccanico con un sistema laser, la sostituzione del sistema metrico con l’anglosassone “feet”, oltre alla sostituzione delle lettere in Cirillico del cockpit con quelle dell’ alfabeto occidentale.

L’armamento include un cannone da 30mm GŠ-30-1 (ГШ-30-1) posizionato alla radice dell’ala sinistra, con una scorta di 150 colpi; ha una cadenza di 1500 colpi/min. Si tratta di un’arma eccezionalmente precisa e letale, specie quando abbinata al preciso telemetro laser; inoltre pesa appena 43 chili, meno di un terzo di un cannone occidentale equivalente. Tre  piloni  per ala per un totale di sei  punti di attacco per missili, razzi, bombe, serbatoi, ECM ed un serbatoio da 1500 litri montato inferiormente tra i motori completano la dotazione bellica del MiG 29.

Le armi aria-aria in dotazione sono i missili R-27 (nome in codice NATO: AA-10 “Alamo”), gli R-73 (AA-11 “Archer”) e anche i meno recenti R-60 (AA-8 “Aphid”), tutte ottime armi, agili e moderne per distanze utili tra 1 e 50 km. La configurazione QRA prevede 2 missili R-73 oppure due R-60 e il serbatoio ventrale.

* estratto da un nostro reportage in Polonia del 2018 che potete leggere qui con tutti i dettagli sui Mig-29 polacchi

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