Ieri 18 novembre 2020, l’amministratore della FAA Steve Dickson ha firmato un ordine (PDF) che apre la strada al ritorno del Boeing 737 MAX al servizio commerciale. L’azione dell’amministratore Dickson segue un processo di revisione di sicurezza completo e metodico (PDF) durato 20 mesi per il suo completamento. Questa notizia allenterà una crisi che ha lasciato il principale costruttore aerospaziale americano con una reputazione offuscata, centinaia di jet bloccati a terra, che ha innescato svariate indagini, che ha logorato la leadership degli Stati Uniti nell’aviazione globale e che è costata alla Boeing circa 20 miliardi di dollari.
Durante questo periodo, i dipendenti della FAA hanno lavorato per identificare e affrontare i problemi di sicurezza che hanno avuto un ruolo nella tragica perdita di 346 vite a bordo del volo Lion Air 610 e del volo Ethiopian Airlines 302. Durante questo processo il personale della FAA ha collaborato strettamente con le controparti straniere su ogni aspetto del ritorno in servizio del velivolo della Boeing. Inoltre, l’amministratore Dickson ha effettuato personalmente l’addestramento consigliato per i piloti e ha portato in volo il Boeing 737 MAX, in modo da poter sperimentare in prima persona la gestione del velivolo.
Oltre alla revoca dell’ordine di messa a terra del velivolo, la FAA ha pubblicato anche una direttiva di aeronavigabilità (PDF) che specifica le modifiche di progettazione che devono essere fatte prima che l’aereo torni in servizio, ha emesso una notifica di navigabilità internazionale, e pubblicato i requisiti di addestramento al MAX (PDF). Quando i voli riprenderanno, Boeing gestirà una sala controllo 24 ore su 24 per monitorare tutti i voli MAX per potenziali problemi che dovessero emergere.
Ma queste azioni non consentono al MAX di tornare immediatamente nei cieli. La FAA deve approvare le revisioni del programma di addestramento per i piloti del 737 MAX per ciascuna compagnia aerea statunitense che gestisce il MAX e manterrà la sua autorità per emettere certificati di aeronavigabilità e certificati di esportazione per tutti i nuovi aeromobili 737 MAX prodotti da quando la FAA ha emesso l’ordine di messa a terra. Inoltre, le compagnie aeree che hanno parcheggiato i loro aeromobili 737 MAX dovranno adottare le necessarie misure di manutenzione per prepararli a volare di nuovo.
La progettazione e la certificazione di questo velivolo includevano un livello senza precedenti di revisioni collaborative e indipendenti da parte delle autorità aeronautiche di tutto il mondo. Queste autorità di regolamentazione hanno indicato che le modifiche al design di Boeing, insieme alle modifiche alle procedure dell’equipaggio e ai miglioramenti dell’addestramento, daranno loro la fiducia necessaria per convalidare l’aereo come sicuro per volare nei rispettivi paesi e regioni.
“Non dimenticheremo mai le vite perse nei due tragici incidenti che hanno portato alla decisione di sospendere le operazioni“, ha affermato David Calhoun, Amministratore Delegato di The Boeing Company. “Questi eventi e le lezioni che ne abbiamo tratto hanno ridisegnato la nostra azienda e focalizzato ulteriormente la nostra attenzione sui nostri valori fondamentali di sicurezza, qualità e integrità“.
Negli ultimi 20 mesi, Boeing ha lavorato a stretto contatto con le compagnie aeree, fornendo loro raccomandazioni dettagliate sullo stoccaggio a lungo termine e assicurando che il loro contributo facesse parte dello sforzo per riportare in servizio gli aerei in sicurezza.
La direttiva di aeronavigabilità emessa dalla FAA definisce i requisiti che devono essere soddisfatti prima che i vettori statunitensi possano riprendere il servizio, inclusa l’installazione di miglioramenti del software, il completamento di modifiche alla separazione dei cavi, la conduzione di addestramento dei piloti e la realizzazione delle attività per riportare in condizioni di volo i velivoli in stoccaggio a terra.
“La direttiva della FAA è una pietra miliare importante“, ha affermato Stan Deal, Presidente e Amministratore Delegato di Boeing Commercial Airplanes. “Continueremo a lavorare con le autorità di regolamentazione di tutto il mondo e i nostri clienti per rimettere in servizio l’aereo ovunque nel mondo“.
Ora, tuttavia, il processo di rimessa in servizio del velivolo potrebbe comunque richiedere giorni, settimane o più, poiché le autorità di regolamentazione straniere stanno verificando l’operato della FAA e imporranno le proprie condizioni per il ritorno in servizio. In passato, le autorità di regolamentazione hanno seguito prontamente le linee guida della FAA, accreditata per decenni come pioniere della sicurezza aerea. Ma molti sono ora diffidenti nell’essere in linea con la FAA dopo che l’agenzia statunitense è stata incolpata per la scarsa supervisione applicata allo sviluppo del 737 MAX.
Ma è pur vero che aver avuto un regolatore come la FAA che ha fatto il lavoro pesante per certificare l’aereo statunitense, ha ridotto i costi e il tempo alle altre agenzie estere che potranno convalidare i risultati senza doverli duplicare. In questo contesto emerge rafforzata dalla crisi, secondo molti analisti, l’agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) che è stata strettamente coinvolta nel vagliare i cambiamenti del MAX e che dovrebbe avere un maggiore controllo dei progetti futuri come il 777X di Boeing, mentre la FAA potrebbe fare lo stesso con i jet Airbus. La crisi ha rafforzato l’influenza dell’EASA poiché alcune altre agenzie per la sicurezza aerea aspettano la sua decisione sul MAX piuttosto che copiare la FAA.