Il Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta (NEES) AH-249 è la piattaforma di nuova generazione destinata a sostituire l’elicottero AH-129D “Mangusta”, introdotto in servizio dall’Esercito Italiano nel 1990, con una macchina alla stato dell’arte e caratterizzata da maggiori prestazioni in termini di autonomia, velocità, protezione e capacità di ingaggio che faciliteranno anche la cooperazione con gli elicotteri UH-90 e CH-47F già in servizio con l’Aviazione dell’Esercito.
L’acquisizione del NEES, infatti, è stata pensata traguardando un elicottero che, sulla base dell’esperienza maturata in decenni di impiego in diversi Teatri Operativi, sia in grado di fornire un supporto aderente e preciso alla forze nel campo di battaglia anche grazie ad una firma radar ridotta. Per tali motivazioni, lo sviluppo dell’AH-249 è caratterizzato dalla ricerca ad ampio spettro di soluzioni tecnologiche avanzate che consentiranno di integrare nella macchina sistemi, sensori e equipaggiamenti di ultima generazione e di dotare la Forza Armata di un assetto performante, sicuro e interoperabile con gli assetti militari terrestri, aerei e navali, nazionali e NATO, anche in ambiente net-centrico.
Il NEES sarà equipaggiato con due motori General Electrics/AVIO CT7-8E6 (T700 da 2500 cv ciascuno), utilizza i componenti dinamici dell’elicottero AW149, che lo spingeranno ad una velocità massima di circa 140 nodi (260 km/h rispetto ai 229 Km/h del Mangusta) e avrà un peso massimo al decollo di circa 7500/8000 kg (circa il doppio dei 4600 kg del Mangusta).
L’armamento sarà composto da un cannone da 20mm TM-197B con il sistema di puntamento Rafael Toplite ereditato dal Mangusta, da razzi balistici (Hydra 70 mm) e a guida laser con possibilità di “aggancio” del target sia prima che dopo il lancio da missili aria-terra (Spike ER e LR) e da missili aria-aria (AIM-92 Stinger). Avrà una maggiore potenza di fuoco con una capacità missilistica anticarro aumentata da 8 a 16 missili rispetto al Mangusta.
Per quanto riguarda l’avionica e i sistemi di missione, tra i tanti sistemi segnaliamo la presenza di un Battlefield Management System (BMS) integrato, del data link Link-16, del casco visore con capacità di presentazione sulla visiera di simbologia e informazioni relative alla missione (navigazione, spazio circostante), agli obiettivi, all’armamento e allo stato del velivolo, sistemi di trasmissioni foto e video come il ROVER e del sistema di interoperabilità con gli aeromobili a pilotaggio remoto (APR) con il quale l’equipaggio potrà controllare il sensore elettro-ottico dell’APR tattico e impostare rotte/waypoint e obiettivi da far seguire al drone. L’elicottero
Il programma dell’AH-249 NEES prevede lo sviluppo e l’acquisizione di fino a 48 esemplari. La prima tranche, relativa alla fase di studio e sviluppo del velivolo, è stata già approvata con specifico DM nel 2016. Per l’avvio della tranche successiva è in corso l’iter di approvazione del previsto DM ai sensi dell’art. 536 del C.O.M.. Il fabbisogno è stato integrato per sopraggiunti aumenti dei costi di realizzazione della quota parte del programma ancora non finanziata. Fabbisogno complessivo: 2.770 M€. (Anno di completamento 2027).
O novo helicóptero de ataque do Exército Italiano 🪖🇮🇹 o #AW249 realizou o seu 1o voo. A Anv que é fabricada pela @LDO_Helicopters voo durante 30 min para testar o funcionamento de algumas sistemas. O helicóptero irá substituir o AW129D Mangusta e entrará em serviço em 2025 pic.twitter.com/1VS2hedlL0
— Glício Fonseca 🚁✈️🇧🇷🌎 (@gliciofonseca) August 24, 2022
Il contratto di acquisizione, firmato nel 2017, prevede la realizzazione di un prototipo, la certificazione e la qualifica di un aeromobile in configurazione iniziale e la consegna di 3 piattaforme in tale versione, a premessa del successivo sviluppo finale. Nel 2020 è stata rifinita la progettazione della piattaforma in configurazione iniziale. Tale attività ha permesso di definire il progetto secondo il quale è stato costruito il prototipo che sarà utilizzato per condurre le prove a terra e in volo per il raggiungimento della certificazione del NEES in tale versione.
Inoltre, nel mese di dicembre 2020 è stato siglato il contratto che prevede lo sviluppo della versione operativa finale e il retrofit dei primi 3 elicotteri dalla configurazione operativa iniziale a quella finale con il relativo supporto logistico. In aggiunta è stato avviato l’iter per l’acquisizione di ulteriori 4 esemplari in configurazione finale e lo studio per ricercare sinergie con programmi internazionali con tecnologie più avanzate.
L’elicottero recante il numero di serie CSX82069, è decollato per la prima volta il 19 agosto scorso dalla pista della Leonardo SpA a Vergiate per un volo di circa 30 minuti per un primo test delle caratteristiche di volo. Questa informazione è stata rivelata dal sito specializzato Key Aero che ha pubblicato anche alcune immagini. Tuttavia, non è stato ancora confermato ufficialmente dal gruppo industriale italiano.
I media internazionali affermano anche un primo interesse di Berlino per il nuovo elicottero d’attacco di Leonardo. Come sappiamo la Germania non salirà a bordo dell’Airbus Tiger Mk. III, abbandonando così i suoi partner spagnoli e francesi. Finora Berlino sembrava solo interessata al Boeing Apache, ma Leonardo sembra posizionarsi meglio con il suo nuovo elicottero. Va detto inoltre che i rapporti tra Berlino e Roma sono in buono stato, con il progetto di assemblare i futuri F-35 tedeschi all’interno delle strutture della FACO di Cameri in Italia.
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