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Cosa è cambiato nella sicurezza dei voli civili dopo gli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001

@ Unsplash / Christian Lambert

Sono trascorsi vent’anni da quel giorno che ha scioccato il mondo intero e cambiato l’aviazione civile e il nostro modo di volare, quando quattro aerei commerciali furono trasformati in armi del terrore. Era l’11 settembre 2001. Due aerei si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center simbolo di New York. Un terzo aereo colpì il Pentagono, il quartier generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti in Virginia, e un quarto aereo precipitò in un campo in Pennsylvania dopo che i passeggeri tentarono di riprendere il controllo dell’aereo.

Il volo American Airlines 11, il volo United Airlines 175, il volo American Airlines 77 e il volo United Airlines 93 con il loro carico umano hanno incontrato il loro destino nel giorno più nero dell’aviazione civile e commerciale.

Quasi 3.000 persone hanno perso la vita in volo e a terra, una tragedia che ha portato al riesame di tutte le procedure aeroportuali e aeree portando dei miglioramenti alla sicurezza aerea che, a due decenni di distanza, è cambiata per sempre dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre. I voli di linea sono stati a lungo un bersaglio per i dirottatori cosa che ha aveva portato le compagnie aeree a consigliare agli equipaggi di volo di rispettare le richieste dei terroristi per evitare scontri e mettere così in pericolo i passeggeri.

Tuttavia, armati semplicemente di taglierini, le tragiche azioni dei 19 terroristi che hanno preso il controllo dei quattro aerei, hanno inaugurato una rapida e radicale revisione del sistema di sicurezza dell’aviazione civile statunitense e internazionale.

Per contrastare i potenziali dirottatori sono stati introdotti tutta una serie di miglioramenti nello screening dei bagagli, dei viaggiatori e nel monitoraggio di aree sensibili degli aeroporti, sono stati installati scanner a raggi X a scansione integrale e sono state sviluppate tecnologie avanzate per la scansione di oggetti e per il rilevamento di esplosivi come le “puffer machine”.

Tra i molti miglioramenti sviluppati dalla TSA – Transportation Security Administration americana, molti ripresi da altri enti per la sicurezza al volo nel mondo, ricordiamo l’introduzione degli Sky Marshal imbarcati tra i passeggeri, il programma per rilevare i passeggeri sospetti, le porte della cabina di pilotaggio rinforzate, che sono ora una caratteristica di tutti gli aerei commerciali, e l’aggiunta di un membro dell’equipaggio di volo che fa la guardia se la porta della cabina di pilotaggio deve essere aperta durante il viaggio o che entra in cabina se uno dei due piloti si assenta momentaneamente. Quest’ultima regola, già valida negli Stati Uniti, è stata rinforzata anche in Europa dopo l’incidente avvenuto il 24 marzo 2015 al volo 9525 della Germanwings.

La TSA statunitense in venti anni è cresciuta fino a diventare uno dei più grandi operatori di sicurezza al mondo con una forza lavoro di circa 55.000 persone e un budget di 8,8 miliardi di dollari nel 2021.

Restano ancora molti progetti da portare avanti per il continuo miglioramento della sicurezza dei voli, come ad esempio lo sviluppo di tecnologie di biometria da applicare al processo di screening dei passeggeri per verificarne l’identità, il miglioramento del coordinamento del personale delle forze dell’ordine o il controllo e lo screening dei lavoratori aeroportuali che accedono alle aree protette. Tutto ciò perché la minaccia va assolutamente fermata prima impedendo ai terroristi di salire a bordo.

I miglioramenti alla sicurezza successivi all’11 settembre 2001 hanno indubbiamente reso il volo più sicuro oggi, ma mantenere un corretto equilibrio tra sicurezza e libertà rimarrà cruciale man mano che la tecnologia migliorerà e le minacce evolveranno.

Immagini: Unsplash / Christian Lambert, Neonbrand

Categorie: News Civili
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