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Coronavirus: Boeing sospende la produzione del 787 nello stabilimento della Carolina del Sud e Airbus annuncia ulteriori stop alla produzione

Boeing ha dichiarato che sospenderà la produzione del suo aereo 787 Dreamliner presso le sue strutture in Carolina del Sud a causa della pandemia di coronavirus. L’annuncio è arrivato subito dopo che il governatore dello stato aveva emesso un ordinanza per far rimanere i residenti a casa tranne che effettuare viaggi essenziali.

La produzione di Boeing sarà sospesa fino a nuovo avviso. Domenica, il più grande costruttore aerospaziale statunitense ha prolungato a tempo indeterminato il fermo delle sue operazioni di produzione presso le sue strutture di Washington.

Sia Boeing che Airbus stanno esaminando i drastici tagli nella produzione dei loro aerei più grandi a seguito del crollo della domanda per i più grandi jet di linea del settore. Le consegne di jet a lungo raggio come il Boeing 777 o 787 oppure gli Airbus A350 e A330 sono state colpite in modo particolarmente grave dal momento che le compagnie aeree cercano rinvii e molte trattengono gli anticipi sugli acquisti. Anche Airbus ha dichiarato che avrebbe temporaneamente sospeso la produzione nel suo stabilimento di produzione degli A220 e A320 in Alabama. La produzione in Alabama sarà interrotta questa settimana fino al 29 aprile 2020.

Le compagnie aeree clienti di Boeing hanno rinviato la consegna di nuovi aeromobili e il versamento di anticipi, aggravando una crisi già molto pesante a causa della messa a terra del 737 MAX fermo dopo due incidenti mortali. Boeing aveva già sospeso la produzione del 737 MAX a gennaio 2020. La crisi ha spinto Boeing a chiedere a marzo almeno 60 miliardi di dollari di garanzie sui prestiti del governo degli Stati Uniti per sé e per altri produttori aerospaziali americani per aiutare l’industria aerospaziale a resistere in questo momento molto difficile.

Ache Airbus ha dichiarato di aver deciso ulteriori stop alla produzione, in Germania e negli Stati Uniti, in risposta a un rallentamento del settore innescato dalla crisi del coronavirus. Il principale costruttore europeo ha dichiarato che sospenderà la produzione e l’assemblaggio nei suoi siti tedeschi a Brema e Stade e nel suo stabilimento di produzione americano di Mobile in Alabama degli A220 e degli A320.

Queste misure si aggiungono a quelle già prese la settimana scorsa in Francia, Spagna e Regno Unito. La fabbrica di Stade con sede in Bassa Sassonia produce le code per la maggior parte degli aeromobili Airbus e altre parti per l’A350, mentre il sito di Brema aggiunge parti alle ali costruite nel Regno Unito e produce altre sezioni per la maggior parte degli aeromobili Airbus. Airbus affronta carenze nelle proprie catene di fornitura e quindi fatica a riportare la produzione ai livelli precedenti dopo aver sospeso l’attività in diverse fabbriche. Ad oggi sono sospese anche le consegne a breve termine del 2020 di nuovi aeromobili.

Nel frattempo invece come riportato dalla Reuters, nel Regno Unito è stata avanzata una proposta per convertire i grandi aerei passeggeri, quelli a maggior capienza, fermi sugli aeroporti in deposito in reparti di terapia intensiva per ospitare i pazienti Covid-19 più gravi. Questo piano sarebbe stato già appoggiato dalle compagnie aeree (si parla di British e Virgin Atlantic ma senza conferme ufficiali), gli aeroporti e l’autorità di regolamentazione britannica CAA.

Covid-19: convertire i grandi aerei passeggeri in reparti di terapia intensiva?

Il gruppo, che si chiama Caircraft, ritiene che i grandi velivoli come gli Airbus A380 e gli Airbus A340, che sono messi a terra a causa delle restrizioni ai viaggi del coronavirus, potrebbero essere convertiti con letti e attrezzature di terapia intensiva in sette-dieci giorni. Tra i 100-150 posti letto potrebbero adattarsi a ciascun aeromobile a seconda delle dimensioni del velivolo e in base ai piani di progettazione. Il gruppo inglese, ora è in attesa di un sostegno governativo per finanziamenti e coordinamento.

La Gran Bretagna sta preparando il picco dell’epidemia nelle prossime settimane e sta costruendo ospedali da campo a Londra, Birmingham, Manchester e Cardiff per sostenere il National Health Service (NHS) gestito dallo stato. Secondo i piani di Caircraft, sui quali il gruppo ha lavorato per una settimana, i velivoli dovrebbero volare verso la destinazione di utilizzo e li verrebbero attrezzati come terapie intensive per non muoversi più durante il trattamento dei pazienti.

Come già riportato nel nostro articolo “Stima sulla flotta di aerei commerciali attualmente a terra a causa dell’emergenza Coronavirus” secondo il software Cirium, ad oggi, gli Airbus A380 in servizio sarebbero 12 su una flotta totale di 239 velivoli mentre i 747 Jumbo sarebbero 23 su una flotta totale di 184 aerei. Questa una idea sicuramente molto originale quanto efficace in un momento dove i grandi velivoli passeggeri sono inutilizzati a causa delle restrizioni sui viaggi in tutto il mondo.