CACCIATORPEDINIERE LANCIAMISSILI Caio Duilio

Consegna bandiera di combattimento cacciatorpediniere lanciamissili Nave Caio Duilio

Il 22 Settembre 2011 a Gaeta, si è svolta la consegna della Bandiera di combattimento al nuovo cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare Italiana “Caio Duilio”. Sulla banchina Salvo d’Acquisto del porto commerciale di Gaeta erano presenti nave Caio Duilio (D554) con a bordo un elicottero EH-101, nave San Giorgio (L9892) con un SH-3D e nave Amerigo Vespucci (A5312).

Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Bruno Branciforte, al Generale Biagio Abrate C.S.M. Difesa e alla Signora Anna Piga Parisi Madrina della nave, il sindaco di Roma Ing. Giovanni Alemanno ha consegnato la bandiera di combattimento al comandante del Caio Duilio, Capitano di Vascello Paolo Pezzuti.

La nave riceve in eredità il nome di Caio Duilio, console della Repubblica romana che nel 260 a.c. fu decisivo nel corso della prima guerra punica e che aprì a Roma il dominio sui mari, grazie alle sue 120 navi che fece costruire per contrastare la potente flotta cartaginese a Milazzo dove quest’ultimi furono pesantemente sconfitti grazie alla capacità tattica dei Romani. Il suo motto “Nomen Numen” (il nome significa potenza) è sempre legato all’eroismo delle gesta del condottiero romano.

La Bandiera di Combattimento
Nel 1904, con Regio Decreto, venne concesso alla Regia Marina che ad ogni nave da guerra fosse consegnata una bandiera che prende il nome di Bandiera di combattimento. Il decreto disponeva che essa fosse di forma rettangolare, di foggia di ottima qualità o di stoffa di seta, con la scritta in bianco “Bandiera di combattimento”. E’ custodita in un cofano installato nell’alloggio del comandante o dell’ammiraglio a sottolinearne l’importanza ed il rispetto in cui è tenuta.. Anche il cofano è un oggetto pregiato, che tradizionalmente viene realizzato con particolare cura e donato alla nave. La Bandiera di Combattimento deve essere issata in combattimento e nelle grandi solennità e rappresenta “l’anima” della nave. I cofani delle bandiere di combattimento delle navi da guerra non più in servizio, vere e proprie opere d’arte, con le rispettive bandiere di combattimento, sono custoditi a Roma, al Vittoriano, nel Sacrario delle Bandiere.

Il cacciatorpediniere Caio Duilio è la quarta Unità della Marina Militare che in ordine temporale adotta questo eroico nome. La prima Unità fu la corazzata che prestò servizio dal 1886 al 1909. Al momento della sua apparizione, con i sui cannoni da 450mm, fu ritenuta tra le più potenti navi da guerra esistenti. La seconda Unità fu la nave da battaglia varata nel 1913 e riammodernata nel 1937. Questa Unità partecipò al primo e secondo conflitto mondiale e rimase in servizio fino al 1956. La terza unità fu l’incrociatore lanciamissili varato nel 1960 ed in servizio fino al 1990.

L’attuale cacciatorpediniere Caio Duilio è stato varato il 23 ottobre 2007 ed è entrato in servizio nella squadra navale il 3 aprile 2009. Essa appartiene insieme alla gemella Andrea Doria (D554) all’omonima classe. Queste Unità sono il frutto di un progetto italo-francese denominato “Orizzonte” e rappresentano un prodotto che sintetizza in le più avanzate tecnologie cantieristiche militari moderne; entrambe le navi hanno moderne ed elevate capacità di difesa aerea e sono dotate di strutture in grado di imbarcare un comando complesso capace di operare in contesti multinazionali.

Il Caio Duilio è un’unità polivalente multiruolo, con spiccate capacità antiaeree, ma può anche operare in contesti di lotta antinave o antisommergibile, oppure di scorta al gruppo navale o a convogli di trasporto, contrasto alla pirateria navale ed anche in operazioni di protezione civile e di pubblica utilità. Aviation Report aveva avuto la possibilità di salire a bordo dell’unità navale già nel 2009 a Civitavecchia in occasione della Giornata delle Forze Armate.

Una delle caratteristiche che colpiscono di più è la particolare formula costruttiva del Caio Duilio, che come la gemella Andrea Doria, cerca di ridurre al massimo la segnatura radar dell’imbarcazione rendendola quanto più possibile “invisibile” ai radar, mantenendo un’altissima qualità, di comfort per l’equipaggio e, tenuta del mare anche in condizioni meteorologiche difficili. Come per gli aerei “stealth”, sempre per abbassare la segnatura radar, sia lo scafo che le sovrastrutture sono costruite con linee molto regolari e spigolose proprio per ridurre la traccia e la riflessione radar della nave.

Il Caio Duilio è la quarta imbarcazione del progetto italo-francese Orizzonte/Horizon. Le unità francesi della Marine Nationale, al momento due come in Italia, sono la Forbin (D620) e la Chevalier Paul (D621).

Caratteristiche tecniche:
Impostata il: 19/09/2003
Varata il: 23/10/2007
Consegnata alla Marina Militare: 03/04/2009
Cantiere: Fincantieri Riva Trigoso
Dislocamento: 6800 tonnellate a pieno carico
Lunghezza: 152,9 m
Larghezza: 20,3 m
Immersione: 7,8 m
Apparato motore: CODOG (combined diesel or gas) su 2 eliche a passo variabile che utilizza: 2 turbine a gas GE LM-2500; 2 diesel MAN Pielstick 12PA6 STC; Potenza: 36750 KW (49282,55 HP)
Velocità: 29 nodi
Autonomia: 7000 miglia a 18 nodi
Armamento: 3 cannoni OtoBreda 76/62 SR (super rapido); 2 mitragliere da OtoBreda da 25 mm; Sistema missilistico PAAMS (principal anti air missile system): 1 lanciatore verticale (48 celle) per missili Aster 15 e Aster 30; 8 missili S/S (superficie-superficie); 2 lanciarazzi SCLAR-H; 2 lanciasiluri binati Eurotorp per siluri MU-90; 1 elicottero EH101 o NFH90
Equipaggio: 195

Il Comandante del Cacciatorpediniere Caio Duilio
comandante cacciaotorpediniere caio duilio capitano di vascello paolo pezzuttiIl Capitano di Vascello Paolo Pezzutti è nato a Roma nel 1963 e si è diplomato al Liceo Classico Carducci di Milano.Al termine del periodo di formazione in Accademia Navale nel 1986, ha conse-guito la laurea in Scienze Marittime e Navali, specializzandosi in Telecomunicazioni e Informazioni Operative di Combattimento. Ha svolto vari incarichi a bordo di Unità Navali dal 1986 al 1993, tra cui Nave Vespucci, Nave Ardito e Nave Durand de la Penne.
Dal 1993 al 1994 ha operato nello staff del WEUCONMARFOR (Western European Union Con-tingency Maritime Force) durante l’Operazione Sharp Guard. Nel grado di Tenente di Vascello, il Comandante Pezzutti ha comandato Nave Vega dal 1994 al 1995. Nel 1996 ha frequentato il Corso Normale presso l’Istituto di Guerra Marittima di Livorno. Nel grado di Capitano di Corvetta ha lavorato dal 1996 al 1998 quale Addetto presso l’Ufficio Integrazione Sistema di Combattimento del Reparto S.P.M.M. presso lo Stato Maggiore Marina. Dal 1998 al 2001 è stato assegnato alla Divisione Communications and Information Systems Division – Planning Section presso il comando NATO di Shape (Belgio).
Nel grado di Capitano di Fregata, il Comandante Pezzutti ha frequentato nel 2001 il 4° Corso Supe-riore di Stato Maggiore Interforze conseguendo il Master in “Studi Internazionali Strategico-Militari”. Dal 2002 al 2003 ha ricoperto l’incarico di Comandante in 2^ di Nave Euro, partecipando all’Operazione Enduring Freedom. Dal 2003 al 2004 ha comandato Nave Aliseo, partecipando nell’ambito della STANAVFORMED (Standing Naval Force Mediterranean) all’Operazione Active Endeavour. Dal 2004 al 2007 ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Integrazione Sistema di Combattimento del Reparto S.P.M.M. (studio e progettazione materiali e mezzi) presso lo Stato Maggio-re Marina.
Promosso Capitano di Vascello nel 2007, il Comandante Pezzutti ha svolto fino al mese di agosto 2010 l’incarico di Military Assistant del Deputy Supreme Allied Commander Transformation a Norfolk (USA). Dal settembre 2010 è Comandante del cacciatorpediniere Caio Duilio.

Aviation-Report desidera ringraziare per l’opportunità concessaci lo Stato Maggiore Marina Militare, l’Ufficio Stampa nella persona del 1°Mar S.Musumeci e tutto il personale della nave Caio Duilio.

Fonte: Stato Maggiore Marina Militare
Testo: Stefano Monteleone
Immagini: Stato Maggiore Marina Militare, Michele Monteleone