Scuola di Volo Italfly Trento
@ Aviation Report / Gianluca Vannicelli

Come si diventa pilota di elicottero? Scopriamolo insieme alla Italfly Academy di Trento

Elicotteri di qui, elicotteri di là, ultimamente stai sempre parlando di elicotteri, ma quanto ne sai realmente di elicotteri?” È questa la domanda che mi ha posto il mio direttore, Gianluca Vannicelli, che per nulla soddisfatto delle mie risposte e convinto che negli ultimi venti anni io mi sia occupato di lavatrici e non di elicotteri, ha deciso unilateralmente che dovevo tornare a scuola, a scuola di elicotteri!

Così, senza troppi indugi mi ha portato alla Italfly Academy di Trento, scuola di volo leader in Europa nell’ambito della formazione di piloti di aereo ed elicottero e mi ha iscritto ad un corso di CPL Commercial Pilot Licence. No, non è andata proprio così, quello che è certo è che io e Gianluca abbiamo deciso di tornare sui banchi di scuola per scoprire come si diventa pilota di elicottero!

Già ma come si diventa pilota di elicottero? È giunto il momento di scoprirlo.

Come sempre le domande più semplici sono quelle a cui è più difficile rispondere, e questa domanda non fa eccezione. Di sicuro prima di iscriversi ad un corso è bene chiarirsi le idee su che tipo di pilota si vorrà diventare, su quali obiettivi raggiungere, quanti sacrifici (e non parlo solo di sacrifici economici) saremo disposti a fare per diventare pilota. Sapere bene cosa si vorrà fare non è affatto semplice ma è la chiave di volta della sfida che andremo ad affrontare: diventare pilota di elicottero!

Ci viene in aiuto il sito https://www.checkbeforeflight.com/, a mio avviso il più completo e semplice per scegliere il percorso da intraprendere e farsi una idea di massima su quanto potrebbe costarci diventare pilota di elicottero. Il sito in questione ci spiega in parole semplici che il mondo dell’aviazione civile si divide in tre macro settori:

  1. L’aviazione commerciale
  2. L’aviazione generale
  3. Il volo da diporto sportivo

Dell’aviazione commerciale fanno parte tutte quelle attività a scopo di lucro che vanno dai voli di linea all’aerotaxi, dall’elisoccorso alle scuole di volo, dal lavoro aereo con elicotteri all’antincendio, ai lavori con i droni; per svolgere queste attività i mezzi aerei utilizzati si definiscono in una sola parola “aeromobili”, ovvero le categorie: velivoli, elicotteri, convertiplani, alianti, dirigibili, mongolfiere (o meglio palloni liberi) e droni.

L’aviazione generale comprende tutte le attività private, senza scopo di lucro, di appassionati che volano per divertimento, proprietari di aeromobili o soci di aeroclub. Rispetto al primo gruppo c’è una cosa che li accomuna, ovvero le categorie di mezzi aerei utilizzati: gli aeromobili (tranne i droni).

Il volo da diporto sportivo ha le stesse prerogative dell’aviazione generale, ovvero non svolge attività commerciali (tranne l’esercizio delle scuole di volo e i voli in tandem), ma si distingue per le categorie di mezzi utilizzati oppure dal limite di peso a cui sono soggetti. Infatti, le categorie classiche di questo mondo sono: il paracadutismo, i parapendii e i deltaplani; tuttavia, poi ci sono gli ULM (ultra leggeri a motore) che si sovrappongono per certi versi agli aeromobili anche se invece non ne fanno legalmente parte, infatti sono tecnicamente aerei o elicotteri a tutti gli effetti, ma siccome sono al di sotto di 400 kg di peso massimo al decollo per i monoposto e 450 kg per i biposto, non rientrano nell’aviazione generale.

Delle tre categorie a me interessa la prima, il mio sogno è diventare pilota di elisoccorso (il cosiddetto HEMS) e prendere il posto dei fratelli Kostner sul celeberrimo elicottero rosso. Primo scoglio superato, so esattamente cosa voglio fare: e ora? Ora è il momento di cercare una scuola di volo che mi permetta di ottenere il famigerato CPL, Commercial Pilot Licence e diventare pilota di eliambulanza.

No Mané non è così semplice” esordisce Luca Nabacino General Manager della Italfly Academy di Trento per diventare pilota di elisoccorso non basta l’entusiasmo, serve….

Per diventare pilota dell’elisoccorso è necessario prima di tutto ottenere una licenza di pilota commerciale e poi in base all’esperienza maturata è possibile venire assunti da un’azienda certificata per svolgere questo tipo di attività.

Luca Nabacino ci racconta che la loro Academy organizza corsi per diventare piloti professionisti di elicottero seguendo due percorsi: step-by-step (corso modulare) o direct-entry (corso integrato). Il primo è quello che consente di costruire un percorso a moduli partendo dalla licenza di pilota privato passando poi alla licenza di pilota commerciale, mentre il secondo è quello che partendo da zero fa accedere direttamente ad un corso per piloti professionisti. Entrambi i percorsi consentono di frequentare un corso teorico ATPL e danno accesso all’abilitazione al volo strumentale su elicottero bimotore.

Comunque Mané non pensare che una volta finito il corso, anche con tutte le abilitazioni che puoi conseguire, andrai a fare elisoccorso… dovrai fare la gavetta, aggiungere esperienza ed ore di volo al tuo curriculum e accettare molte sfide… ma se fin da quando eri bambino cammini con il naso all’insù guardando i frullatori che girano per aria… allora è la strada giusta! Non demordere e arriverai dove vuoi!. Ci vogliono come minimo due anni e mezzo per diventare professionisti ed è un percorso davvero intenso, ma pieno di soddisfazioni. Ricordati che prima di iniziare il corso è necessario sottoporsi ad una vista medica di 1^ classe presso l’IML di Milano, Roma, Bari oppure all’estero.

Non demordere e arriverai dove vuoi!” è il miglior consiglio che si possa dare a chi vuole intraprendere questo percorso e più in generale ad un figlio. Ringrazio Luca per i suoi preziosi consigli ma soprattutto per essere riuscito, con poche frasi, a spiegare la strada da intraprendere per diventare pilota di elicottero.

Il percorso per diventare piloti non è semplice ma può dare molte molte soddisfazioni. Il mio consiglio, prima di intraprendere questo percorso, è quello di provare, provare a pilotare un elicottero diventando “pilota per un giorno” con Italfly. Al link qui di seguito potete approfondire l’evento: http://www.italfly.com/

Ho avuto modo di diventare “pilota per un giorno” e lo consiglio a tutti, aspiranti piloti e non, è un’esperienza emozionate, adatta ai più e che permette di capire bene cosa vuol dire diventare pilota di elicottero.

Italfly Academy di Trento

Nata per volere di Mario Marangoni nel 1983 con base nell’aeroporto Aeroporto G. Caproni di Trento, la Italfly Academy è una scuola di volo leader in Europa nell’ambito della formazione di piloti di aereo ed elicottero, sia per brevetti ad uso privato che licenze di pilota commerciale. E’ certificata JAR-FTO (Flight Training Organization) per la parte addestrativa e EASA PART 145 grazie alla quale può operare in ambito manutentivo. La Italfly Academy dispone di una flotta mista tra Cabri G2, Robinson 44 IFR, Robinson 22, P2008 e Cessna 172 oltre che un simulatore FNTP II MCC.

Costruito dal produttore francese Helicopteres Guimbal, il Cabri G2 è un elicottero leggero monomotore concepito quale elicottero d’addestramento. Questo elicottero è dotato di un rotore principale a 3 pale articolato e di un rotore di coda tipo fenestron a 7 pale. La macchina è principalmente realizzato in materiali compositi ed è equipaggiato con un propulsore a pistoni Lycoming O-360-J2A da 108 kw. Il Cabri G2 ha una autonomia di circa 4 ore e 900km ed ha una velocità massima di 240 km/h.

Il bipala e monomotore Robinson 44 IFR è un elicottero a pistoni costruito dalla statunitense Robinson Helicopters. Dotato di un rotore a due pale e di un rotore controrotante in coda anch’esso a due pale, dispone di una cabina di pilotaggio a quattro posti. E’ spinto da un motore Lycoming IO-540-AE1A5 ca 183 kw che lo spinge ad una velocità massima di 240 kmh  con un’autonomia di 560 km. La caratteristica che contraddistingue l’elicottero Robinson 44 è che non dispone di un ciclico tradizionale ma dispone di un’unica barra a “T” collegata ad un’asta sistemata nella console tra i due sedili. La versione in uso alla Italfly Academy permette agli allievi di ottenere l’abilitazione al volo strumentale IFR.

Il famoso Cessna 172 Skyhawk è un monomotore ad ala alta prodotto dalla statunitense Cessna Aircraft Company dal 1950 ed oggi ancora in produzione. Equipaggiato con un motore Avco Lycoming O-320-E 2D da 150 hp con una velocità di 180 km/h ha una autonomia di 5 ore. Questo velivolo è usato prevalentemente per svolgere le ore di volo previste per ottenere la licenza di Pilota Privato di aereo.

Il Cessna 172, come tutti gli altri mezzi di Italfly, viene proposto anche per il noleggio ai piloti che ottengono la licenza di volo.

Per maggiori informazioni e approfondimenti: www.italfly.com

Testo: Emanuele “Mané” Ferretti
Immagini: Gianluca Vannicelli