Durante la nostra ultima visita al 37° Stormo di Trapani abbiamo avuto modo di scambiare quattro “chiacchiere” con il Col. Pil. Luca Capasso Comandante il reparto e la base.
Comandante Capasso come è strutturato lo Stormo? Al 37° Stormo è presente un solo Gruppo di volo: il 18° Gruppo Caccia Intercettori Ognitempo. In analogia agli altri Stormi, dispone di: un Ufficio Operazioni, un Ufficio Comando, un Gruppo Servizi Logistico-Operativi (537° Gruppo SLO), un Gruppo Servizi Tecnico-Operativi (437° Gruppo STO), un Gruppo Protezione delle Forze (GPF) e un Servizio Amministrativo.
Qual è la catena di comando e dipendenza alla quale fa capo il reparto? Il 37° Stormo dipende dal Comando Forze da Combattimento (CFC) di Milano che a sua volta è posto alle dipendenze del Comando Squadra Aerea di Roma.
Oggi quali sono i compiti operativi assegnati al 18° gruppo? Il profilo di missione assegnato al 18° gruppo è sempre rimasto lo stesso che portò alla sua ricostituzione ovvero quello di Caccia Intercettore Ognitempo. Oggi è equipaggiato con i velivoli F-2000 Eurofighter e contribuisce al compito primario dell’Aeronautica Militare, mirato al controllo e alla Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno.
Di quale tranche produttiva sono i Typhoon del gruppo? I velivoli in dotazione al 18° Gruppo CIO sono tutti della Tranche 2 (T2). Tale scelta è legata principalmente all’ottimizzazione delle scorte delle parti di ricambio: diversi apparti avionici e alcuni componenti sono diversi tra la T1 e la T2.
Fino a che livello manutentivo si interviene al reparto sui Typhoon? Con la dismissione degli F16A-ADF, il 37° Stormo non dispone più di un GEA ma bensì di un Servizio Tecnico Rinforzato posto alle dipendenze del 18° Gruppo CIO. Il Servizio Tecnico Rinforzato assicura autonomamente tutti i “task” di 1° e 2° Livello Tecnico. Solo per alcuni task di 2° Livello tecnico avanzato, il 18° Gruppo è supportato dal 936° GEA del 36° Stormo di Gioia del Colle.
Quanti sono i task manutentivi cadenzati sul Typhoon? La politica manutentiva del velivolo Eurofighter è di tipo “Phased Inspection” e prevedeva un’ispezione maggiore ogni 400 ore di volo. Recentemente il consorzio ha rivisto tale politica, supportato dalle statistiche favorevoli su tutta la flotta europea e dal numero totale di ore di volo accumulate, estendendo l’intervallo tra due ispezioni maggiori a 500 ore. Per recepire tale nuova prescrizione, il 1° R.M.V. di Cameri, Ente tecnico sovraordinato di 3° Livello sulla flotta, ha stilato un piano di transizione di medio termine per passare dal vecchio (400 FH) al nuovo (500 FH) modulo, tenendo conto delle ore totali già accumulate su ogni singolo velivolo.
18° Gruppo ed F104 un assioma storico… lo Starfighter era famoso per il ”pronto in 5” qual è il tempo di reazione del Typhoon su scramble? Il “pronti in 5” era legato allo scenario geo-politico e geo-strategico del periodo storico e l’F-104 era un velivolo che consentiva di svolgere a pieno titolo il compito assegnato. Oggi sono cambiati gli scenari, le performance dei velivoli e l’armamento in dotazione e tutti questi fattori contribuiscono a determinare il livello di prontezza richiesto agli assetti in Ground Alert. Come ai tempi del F-104, anche con l’Eurofighter ci potrebbe essere richiesto di essere pronti al decollo in 1’, quindi con velivolo in moto al punto attesa: è improbabile, ma comunque fattibile. Per garantire il decollo nei tempi richiesti intervengono quindi le procedure, con ciò si intende che il tempo di reazione è sostanzialmente indipendente dal velivolo.
Com’è articolata una missione su scramble con gli Eurofigther? Il Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo avviene in maniera integrata con gli enti radar della Difesa Aerea integrati a loro volta nella catena di comando e controllo dalla NATO. Quando la situazione richiede l’intervento dei velivoli in Ground Alert, viene dato il cosiddetto ordine di “scramble”, ovvero di decollo immediato. Al suono della sirena piloti e specialisti raggiungono il velivolo che in pochi minuti dalla messa in moto è pronto al decollo. In queste prime fasi della missione il pilota riceve le indicazioni sommarie in termini di quota e direzione verso cui dirigersi nel più breve tempo possibile, solo nei minuti successivi al decollo l’equipaggio riceve quelle relative alla ragione dell’intervento. Il controllore “guida caccia” continua ad aggiornare i piloti in volo sull’evolversi della situazione; raggiunto il velivolo si procede alla sua identificazione in termini di tipologia del velivolo, nazionalità e matricola. Spesso si tratta di velivoli che per problemi tecnici non riescono a stabilire il contatto radio con gli Enti preposti al controllo del traffico aereo o che non hanno ricevuto le necessarie autorizzazioni diplomatiche per poter sorvolare il territorio o le acque nazionali. Conclusa la fase di intercettazione, potrebbe essere richiesto agli Eurofighter di scortare il velivolo fuori dallo spazio aereo nazionale o allo scalo di destinazione, se in Italia.
All’interno della Forza Armata si parla di “sistema Operativo Eurofighter” ovvero una sorta di interscambio e supporto tecnico operativo tra i gruppi volo Typhoon… in cosa consiste in pratica? A quali esercitazioni nazionali ed in ambito NATO partecipa il gruppo? I più recenti rischieramenti su fronti operativi? Gli impegni operativi e addestrativi fuori sede non vengono più assegnati al singolo Gruppo di volo, bensì sono assegnati alla “Linea Eurofighter”. Tra gli assetti dei tre Stormi Eurofighter, di volta in volta viene individuato chi “deteniene” la leadership della missione sia per gli aspetti operativi che per quelli logistici e tecnici. In questo modo si crea sinergia, standardizzazione e si massimizza il ritorno addestrativo in ogni fase, dalla pianificazione all’esecuzione. Un esempio di ciò è stato il rischieramento “Baltic Air Policing” in Lituania dello scorso anno: gli assetti erano provenienti dal 4° e dal 36° Stormo, mentre il personale navigante, tecnico e per il supporto logistico e amministrativo proveniva principalmente dalla linea Eurofighter, ma anche da altri Reparti ed Enti AM. In quel caso era stata costituito un vero e proprio “Task Group Air” (reparto autonomo di volo), ma anche nei rischieramenti quali l’ACMI in Sardegna o i TLP ad Albacete (Spagna) possiamo dire che è una “cellula” Eurofighter che si rischiera alle dipendenze di un unico Capo Rischieramento a prescindere dalla provenienza degli equipaggi, degli specialisti o degli assetti. Dall’arrivo dell’Eurofighter a Trapani il 18° Gruppo ha partecipato a diversi corsi TLP (Tactical Leadership Programme) ad Albacete (Spagna), campagne ACMI sul territorio nazionale, campagne di guerra elettronica presso il Multi-National Aircrew Electronic Warfare Tactics Facility (MAEWTF) in Germania, nonché alle missioni di “Air Policying” in Islanda e Lituania. Nel novembre dello scorso anno gli Eurofighter italiani hanno preso parte anche all’Esercitazione NATO “Trident Juncture 2015 (TJ15), la più grande esercitazione ospitata proprio al 37° Stormo, sede del 18° Gruppo CIO.
Piloti: dove viene conseguita la combat Readness per i piloti Typhoon? Al termine della conversione operativa sul velivolo F-2000 Eurofighter presso il 20° Gruppo OCU di Grosseto il personale navigante rientra al Gruppo di volo con la qualifica di “Limited Combat Readness”. Successivamente presso il Reparto di impiego acquisisce la qualifica di “Combat Readness” e la mantiene mediante l’espletamento dell’attività di volo secondo i requisiti previsti dalla normativa nazionale e NATO.
Col pil. Luca Capasso Comandante del 37° Stormo e della base aerea di Trapani Birgi
Il Colonnello Luca Capasso è nato a Napoli nel 1969 e, dopo aver conseguito la maturità scientifica, si è arruolato in Accademia Aeronautica nel 1989 con il corso Leone IV.
Nominato Pilota Militare è stato assegnato al 32° Stormo di Amendola nel 1994, e successivamente al 9° Stormo di Grazzanise operando sul velivolo F104 e assolvendo gli incarichi di Capo Nucleo Voli e Statistica della Sezione Operazioni del 10° Gruppo C.I e Comandante della 84^ Squadriglia del 10° Gruppo fino al 2000, anno in cui è stato trasferito alla R.A.M.I. – Sheppard dove ha conseguito la qualifica di Pilota Istruttore su Velivolo T-38.
Nel 2003 è stato assegnato al 61° Stormo di Lecce dove ha assolto gli incarichi di: Capo Sezione Standardizzazione dell’ Ufficio Operazioni, Capo Sezione Operazioni del 212° Gruppo Volo, Comandante del 212° Gruppo Volo e Capo Ufficio Operazioni.
Nel 2009 è stato trasferito allo Stato Maggiore Aeronautica dove ha ricoperto diversi incarichi e partecipando, in qualità di Vice Presidente, all’ Ufficio di Programma del Velivolo T-346.
Nel primo semestre 2013 ha svolto l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore per le operazioni di Stabilizzazione del Comando regionale Ovest dell’Afghanistan, presso la base italiana di Herat nell’ambito dell’operazione NATO ISAF.
Ad oggi ha totalizzato più di 2750 ore di volo ed è abilitato su diversi aeromobili appartenenti a varie classi.
Il Colonnello Capasso ha conseguito la laurea in Scienze Aeronautiche presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli ed ha frequentato i seguenti principali corsi di formazione:
- Corsi Normale e Comando presso l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze;
- 13° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze conseguendo il Master in Studi Internazionali Strategico-Militari;
- 33° Corso Cooperazione Civile Militare presso il Centro Alti Studi Difesa di Roma;
- 12 Corso Interforze Consigliere Giuridico nelle FF.AA. presso il Centro Alti Studi Difesa di Roma;
- 1° corso di Cyber Warfare presso l’ Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze.
E’ insignito delle seguenti Onorificenze:
- Medaglia militare aeronautica di lunga navigazione aerea;
- Distintivo per azioni belliche di 1° Grado (bronzo) per la specialità “Caccia”;
- Medaglia NATO per il servizio prestato nelle Operazioni in Kosovo;
- Croce d’argento per anzianità di servizio;
- Medaglia NATO per i servizi prestati in Ex Jugoslavia;
- Medaglia NATO non article 5 per i servizi resi nelle operazioni ISAF;
- Croce commemorativa nazionale per attività di soccorso internazionale nell’ambito delle operazioni militari in Afghanistan;
- Medaglia di Pubblica Benemerenza della Protezione Civile
Aviation Report e l’autore desiderano ringraziare il Comandante Colonnello Luca Capasso per la disponibilità concessaci.
Testo e immagini: Gianni Scuderi
Immagini: Gianni Scuderi e Alessandro Palantrani (Eurofighter)