Ormai da alcuni giorni la Federazione Russa sta facendo affluire mezzi, armi e consiglieri militari sul territorio siriano per affiancare, come dichiarato dal governo di Putin, il regime di Bashar al-Assad nella lotta contro l’ISIS e altre milizie jihadiste.
Dopo la chiusura degli spazi aerei di Ucraina,Turchia, Grecia, Bulgaria e Cipro, i velivoli da trasporto russi diretti all’aeroporto di Latakya e Mezze in Siria, hanno avuto l’appoggio dell’Iran al passaggio dei proprio convogli aerei. Attualmente la nuova rotta passa sul Mar Caspio, il nord dell’Iraq e l’Iran, costringendo gli aerei da trasporto russi IL-76 e AN-124 a triplicare i chilometri percorsi da circa 1000 Km (con rotta sul mediterraneo) a 2900 Km.
La motivazione della chiusura degli spazi aerei delle nazioni sopra citate sembrerebbe principalmente dovuta alle scarse informazioni fornite dalla Russia sui reali scopi di questi voli e soprattutto sulla poca chiarezza riguardante il carico degli aerei da trasporto: aiuti umanitari o armamenti?
Anche gli Stati Uniti al momento stanno valutando la questione perchè secondo fonti interne questi aiuti russi ai siriani potrebbero destabilizzare ancora di più lo scenario attuale e gli equilibri sul campo.
Fonte: AGI, Reuters, Sputnik News
Testo: Stefano Monteleone
Photo credits: Sputnik/ Vladimir Baranov e Andrei Stenin, Press-service of Russian Emergency Situations Ministry