Iniziamo a celebrare il Centenario dell’Aeronautica Militare attraverso il calendario 2023 con il mese di Gennaio. Quella del calendario di quest’anno è la storia dal 1923 al 2023 raccontata in modo inedito attraverso un ambizioso progetto artistico, ideato dalla redazione della Rivista Aeronautica in collaborazione con due eccellenze italiane, la Italdesign e Giunti Editore.
Attraverso 12 tavole create da Alessandro Trombin e Massimo Borrelli, designer del team creativo di Italdesign, si ripercorrono, in una sorta di viaggio onirico anni ’30, i dieci decenni dell’Aeronautica Militare caratterizzati da importanti eventi che hanno segnato la storia del Paese ed hanno visto la Forza Armata protagonista.
Dodici tavole che celebrano il Centenario dell’Aeronautica Militare e abbracciano il passato, il presente e il futuro dell’Arma Azzurra: dieci per illustrare tappe significative della storia della Forza Armata attraverso i suoi velivoli più iconici, una per ogni decennio, da quel lontano 28 marzo 1923 sino ai nostri giorni, e due dal volto più moderno e tecnologico che guardano al futuro attraversando il cielo nella sua interezza, fino a conquistare lo spazio.
“Il Centenario dell’Aeronautica Militare sarà una grande occasione per raccontare la nostra storia, far conoscere i nostri valori, i nostri ideali e le nostre preziose capacità al servizio della collettività e delle istituzioni”, ha detto il Capo di Stato Maggiore Generale S.A. Luca Goretti.
Il mese di gennaio racconta il decennio 1923 – 1933: L’arte del volo è agli albori e i velivoli dell’epoca fanno sognare leggendarie traversate e limiti impossibili infranti dalla tenacia di una giovane Regia Aeronautica omaggiata nell’illustrazione del mese di Gennaio 2023 da tre grandi imprese: la Vittoria della Coppa Schneider, la Crociera del Decennale e la Trasvolata dall’Italia all’Australia con il ritorno attraverso il Giappone.
Il 28 marzo 1923 nasce l’Aeronautica Militare quale forza armata autonoma sebbene le sue origini si possano far risalire a qualche decennio precedente. La Regia Aeronautica ha tra i suoi tratti distintivi quella spinta verso la modernità e quel mito della velocità che sono propri dei primi decenni del XX° secolo e che la proietteranno alla ribalta.
Negli anni Venti dello scorso secolo il volo si impone al grande pubblico e il valore del personale dell’Aeronautica viene rappresentato da nomi e primati indelebili nella storia dell’Arma Azzurra e del paese: Italo Balbo, De Pinedo, Ferrarin, Del Prete solo per citarne alcuni. E poi le imprese memorabili come quella del 1925 quando Francesco De Pinedo e il motorista Ernesto Campanelli volarono per 55mila chilometri con l’idrovolante Siai-Marchetti S.16 ter dall’Italia all’Australia, passando per il Giappone al rientro, o come la vittoria della Coppa Schneider con l’ultima portata a casa nel 1926 da Mario De Bernardi a bordo dell’idrovolante da corsa MC-39.
E ancora De Pinedo, Carlo Del Prete e Vitale Zacchetti compiono una crociera di 46.700 chilometri sul percorso Elmas-Porto Naval-Rio De Janeiro-Buenos Aires-Asunciòn-New York-Terranova-Lisbona-Roma. Nel 1926 e nel 1928 le imprese del Colonnello Umberto Nobile al Polo Nord, con l’esaltante successo del dirigibile Norge e la grande tragedia dell’Italia, segnano, in soli due anni, prima l’epopea e poi l’inesorabile declino del “più leggero dell’aria”.
Iniziano anche i progetti dei lunghi raid collettivi, di cui è sostenitore Italo Balbo, Ministro dell’Aeronautica. La prima impresa è la Crociera del Mediterraneo Occidentale (26 maggio – 2 giugno 1928) realizzata da una formazione di 61 idrovolanti da Orbetello alla penisola iberica e ritorno. L’anno seguente, dal 5 al 19 giugno, è la volta del Mediterraneo Orientale: 35 idrovolanti toccano Taranto, Atene, Istanbul, Varna, Odessa, Costanza, rientrando infine ad Orbetello.
Qui, nel 1930, hanno inizio i preparativi per la prima traversata dell’Atlantico in formazione, fino al Brasile. L’impresa è guidata da Balbo, dal 17 dicembre 1930 al 15 gennaio 1931, giorno in cui i trasvolatori arrivano a Rio de Janeiro. Il successo ottenuto lancia il progetto analogo con cui celebrare il decennale della costituzione della Forza Armata: la trasvolata dell’Atlantico fino agli Stati Uniti.
Il 1° luglio 1933 una formazione di 24 idrovolanti S.55X comandata da Balbo decolla da Orbetello per raggiungere New York diciotto giorni più tardi. È un successo incontenibile, nella patria dell’aviazione, una folla esultante attende i piloti italiani che sfilano trionfalmente per le strade di Broadway. Le crociere di massa, risultato di una preparazione seria e meticolosa segnano il passaggio dal periodo pionieristico dell’aviazione a quello moderno, dove il volo cessa di essere espressione dell’iniziativa individuale per diventare il prodotto di un’accurata programmazione fatta attraverso un lavoro di squadra.
Inoltre, in questo decennio si costituiscono i reparti aerei che rappresentano la componente operativa, ieri della Regia Aeronautica oggi dell’Aeronautica Militare, che gestisce i mezzi aerei che sono considerati la massima espressione tecnologica della forza armata. Nel 1931 viene inaugurata la sede istituzionale, Palazzo Aeronautica, anch’essa un’eccellenza ma nel settore dell’architettura e che rispecchia ancora le caratteristiche di modernità, velocità ed efficienza dell’Aeronautica Militare.