Concluso l’addestramento dei reggimenti appartenenti alla Brigata Aeromobile “Friuli”, alle dipendenze del Comando Forze Operative Nord, impegnati nei Poligoni Militari di Foce Reno e Cellina Meduna. Scopo dell’attività è stato quello di consolidare le capacità operative e verificare lo stato di approntamento del personale appartenente al 66° Reggimento Fanteria “Trieste” di Forlì, al 5° Reggimento AVES “RIGEL” di Casarsa della Delizia e al 7° Reggimento AVES “VEGA” di Rimini.
Nello svolgimento delle attività, grande attenzione è stata dedicata all’apprendimento, da parte del personale esercitato, dei principi tecnico-tattici tipici della propria Arma e Specialità, ricercando il massimo realismo nel rispetto dei principi di continuità e progressività dell’addestramento, sempre nel rispetto delle limitazioni imposte per prevenire la diffusione del Covid-19.
Un ritorno alle basi, implementato dalle unità della “Friuli” per rispondere alla complessità e imprevedibilità dell’odierno ambiente operativo in cui i soldati dell’Esercito Italiano sono impiegati.
Nell’area del Poligono di Foce Reno, gli elicotteri AH-129D “Mangusta”, appartenenti al “Vega”, hanno effettuato una manovra nella terza dimensione impiegando l’armamento di bordo in dotazione in stretto coordinamento con le unità terrestri della fanteria, in piena rispondenza del concetto “fight as you train and train as you fight”.
Il Comandante della Brigata Friuli, il Generale Stefano Lagorio ,al termine delle attività, ha potuto valutare quanto condotto dalle unità, esprimendo profonda soddisfazione per lo sforzo profuso da ogni militare, l’alto livello di addestramento e la piena integrazione tra fanteria ed elicotteri, da sempre caratteristiche distintive della Brigata Aeromobile.
La Brigata Aeromobile “Friuli”
La “Friuli” fa parte delle forze di manovra ed è stata concepita per esprimere un potenziale bivalente, cioè in grado di sfruttare tutte le possibilità che l’aeromobilità e l’aeromeccanizzazione offrono nei diversi ambienti operativi. Dispone sia di forze terrestri sia di una forte componente di elicotteri multiruolo e da esplorazione e scorta in grado di condurre operazioni anche in maniera indipendente. La capacità aeromobile è risultante dall’integrazione delle specifiche capacità proprie delle unità di volo e di fanteria leggera, poste sotto unico comando e in grado di assolvere missioni nell’ambito delle quali, le forze, con i loro equipaggiamenti, manovrano nell’Area di Operazione per mezzo di aeromobili, al fine di ingaggiare il combattimento dall’aria e proseguirlo sia a terra che dall’aria.
Il perno della Brigata Aeromobile è quindi rappresentato dal ruolo delle componenti ad ala rotante e di fanteria aeromobile che possono assurgere, in funzione del tipo di missione, ad elemento principale della manovra, lasciando ad altre componenti il compito di supporto. Lo strumento aeromobile/aeromeccanizzato è contraddistinto da flessibilità, rapidità e precisione di ingaggio degli assetti ad ala rotante e consente, altresì, il dispiegamento, con ridotto preavviso ed in profondità nel territorio ostile o potenzialmente ostile, delle forze terrestri, al fine di proseguire congiuntamente lo sforzo principale. La manovra dall’aria e la manovra a terra corrispondono, pertanto, a differenti e complementari modalità di condotta di un’operazione terrestre, nella quale le due forme si integrano ed assumono un ruolo, più o meno preponderante, in funzione dei compiti assegnati alla componente ad ala rotante.
Fonte e immagini: Comando Forze Operative Nord, Brigata Aeromobile Friuli