USAF B-52H Stratofortress
Copyright: U.S. Air Force photo by Staff Sgt. James Cason

Breve storia della ri-motorizzazione dell’iconico bombardiere strategico B-52H Stratofortress

Con le recenti proposte di ri-motorizzazione della flotta Boeing B-52H, il leggendario bombardiere strategico americano sopravviverà ancora a quasi tutti gli aerei progettati per sostituirlo. Ripercorriamo brevemente molti degli sforzi proposti per mantenere la flotta B-52 aggiornata con nuovi motori sin dal suo inizio.

Il primo B-52A di produzione volò per la prima volta il 5 agosto 1954, con il primo B-52B in servizio che seguì poco tempo dopo. Nonostante fosse alimentato da otto motori Pratt & Whitney J57, il bombardiere era depotenziato sin dall’inizio della sua lunga carriera. Anche con l’iniezione di acqua aggiunta per una maggiore spinta al decollo, l’aereo soffriva sulle sue prestazioni soprattutto a pieno carico di armi e nelle giornate più calde.

All’inizio del 1956, il maggiore generale Al Boyd, vice comandante del Systems, Air Re-search & Development Command (ARDC), chiese la fattibilità di sostituire la coppia di J57 con un singolo motore J75 con postbruciatore su ciascuno dei piloni per poter ottenere prestazioni migliori. Il prototipo XB-52 fu reso disponibile e l’aeromobile fece una serie di voli in questa configurazione tra il novembre 1957 e l’agosto 1958, registrando oltre 140 ore di volo. Nonostante il rapporto finale affermò un “sostanziale miglioramento delle prestazioni”, la configurazione non fu poi adottata per la flotta.

Quando l’ultimo B-52 fu consegnato alla US Air Force il 26 ottobre 1962, nella variante finale del modello “H” utilizzava i motori turbofan TF33 di Pratt & Whitney che offrivano prestazioni decisamente migliori rispetto agli originali J57.

Un altro tentativo di trovare nuovi motori fu fatto nel 1969 quando Boeing iniziò uno studio per riprogettare la flotta B-52 e di nuovo nell’agosto 1971 quando l’USAF e la Boeing eseguirono uno studio più dettagliato sulla sostituzione dei motori con motori High Bypass Ratio Turbofan su tutti i modelli B-52G e H. Boeing studiò un concetto usando un turbofan singolo su ciascuno dei quattro piloni alare e un altro che utilizzava due motori su un unico pilone interno. Nel 1975, con il controverso programma Rockwell B-1 in pieno svolgimento, i membri del Congresso lanciarono l’idea di un “B-52I” aggiornato e ri-motorizzato in sostituzione del B-1. Ancora una volta, non fu adottato.

Numerosi motori furono proposti per il B-52 nel corso degli anni come i Pratt & Whitney J75, Rolls-Royce RB211-535 e CFM International CFM56 con diverse denominazioni applicate alla rimotorizzazione compresi B-52I, B-52R e B-52RE. (Foto / illustrazione di Erik Simonsen)

Gli anni ’80 videro Pratt & Whitney fare uno studio approfondito sulla sostituzione degli otto TF33 con quattro motori PW2000 (F117). Dato che si prevedeva che il B-52 sarebbe stato sostituito dal B-1 e dal B-2 entro la metà degli anni ’90, questa idea non prese mai piede. La questione è stata nuovamente studiata nel gennaio 1996 dopo un incidente con il B-52H #60-0054 che ebbe un doppio guasto dei motori. In questo caso, Boeing e Rolls-Royce si unirono per proporre l’uso del motore Rolls-Royce RB211-535 simile a quelli utilizzati sugli aerei commerciali Boeing 757. La US Air Force respinse nuovamente la proposta.

Al 2003, il costo della revisione dei vecchi motori TF33 era triplicato e un altro studio USAF / Boeing sulla ri-motorizzazione della flotta determinò che il costo sarebbe stato di circa 4,5 miliardi di dollari, ma avrebbe prodotto anche un risparmio sui costi di quasi 15 miliardi di dollari nel corso della vita del bombardiere oltre ad aumentare il raggio di combattimento del 22% e ridurre le emissioni di gas serra. La competizione tra i motori Pratt & Whitney PW2000, Roll-Royce RB211-535 e CFM International CFM56 (F108) poteva essere parzialmente finanziata dalla legge sul risparmio energetico che consentiva al governo federale di collaborare con l’industria privata sui metodi di risparmio energetico. Nonostante lo sforzo profuso in questa proposta, nulla si concretizzò.

Una volta che la US Air Force decise che il B-52 sarebbe stato in servizio almeno fino al 2040 prevedendo però di ritirare tutti i bombardieri B-1B e B-2A che verranno sostituiti dal nuovo B-21 Raider, nel 2018 è stata intrapresa una nuova proposta per ri-motorizzare la flotta dei 76 bombardieri strategici B-52H per continuare a volare fianco a fianco della prossima generazione di bombardieri, il Northrop B-21 Raider. Quest’ultimo progetto è noto come Commercial Engine Replacement Program (CERP) con l’idea di equipaggiare il leggendario velivolo con motori commerciali attualmente in produzione. L’obiettivo è quello di un consumo di carburante dal 20 al 30 percento migliore con un aumento del 40 percento dell’autonomia, facilità di manutenzione utilizzando le più moderne apparecchiature diagnostiche di bordo e minori emissioni di gas serra. Pratt & Whitney, Rolls-Royce e General Electric dovrebbero competere per il contratto pluriennale per l’acquisto di oltre 600 motori sostitutivi con il costruttore Boeing come integratore dei sistemi.

Un giorno un nuovo velivolo sarà progettato per sostituire questa leggendaria macchina e questo ultimo progetto potrebbe essere la migliore opportunità di far volare questo iconico aereo per almeno un altro quarto di secolo, dimostrando che i vecchi soldati non muoiono mai, svaniscono semplicemente!

Photo credits: US Air Force, US Air Force by Erik Simonsen