Le forze aerospaziali russe e l’aviazione militare dell’Esercito popolare cinese di liberazione hanno condotto un pattugliamento aereo congiunto nell’area del Pacifico. Un gruppo di due bombardieri strategici Tu-95MS delle forze aerospaziali russe e di quattro bombardieri strategici Xian H-6K dell’aeronautica militare cinese del PLA hanno condotto un pattugliamento aereo sulle acque del Mar del Giappone e del Mar Cinese orientale. La missione di volo dei bombardieri missilistici strategici russi ha avuto una durata di circa 13 ore.
Gli aerei da combattimento russi Su-30SM hanno fornito la scorta al gruppo aereo insieme ad un aereo da ricognizione russo Il-20. In alcune fasi del percorso, i bombardieri missilistici strategici russi e cinesi sono stati scortati da caccia dell’aeronautica militare sudcoreana e dagli F-15 dell’aeronautica militare giapponese.
Secondo quanto riportato, nel corso delle loro missioni, i velivoli di entrambi i Paesi hanno agito rigorosamente nel rispetto delle disposizioni del diritto internazionale e non ci sono state violazioni dello spazio aereo di altri paesi anche se secondo il Joint Chiefs of Staff della Corea del Sud, il gruppo aereo russo e cinese è entrato e uscito dalla Korea Air Defense Identification Zone (Korea ADIZ) nel Mar del Giappone, noto in Corea come Mare dell’Est, più volte durante la missione.
Il Ministero della Difesa della Federazione russa ha detto che l’evento rientra nell’attuazione delle disposizioni del Piano di Cooperazione Militare per il 2022 e non è diretto contro Paesi terzi, anche se è avvenuta mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden concludeva il suo viaggio in Asia durante il quale, come sappiamo, ha irritato Pechino a causa delle sue dichiarazioni su Taiwan e sull’eventuale utilizzo della forza per difenderla in caso di attacco cinese. Come sappiamo la Cina considera Taiwan una parte inalienabile del suo territorio che dovrebbe essere ricongiunto alla terraferma.
Il ministro della Difesa giapponese ha definito l’esercizio una provocazione e ha espresso gravi preoccupazioni sia alla Russia che alla Cina attraverso i canali diplomatici, mentre un funzionario statunitense ha affermato che ha rivelato la profondità della cooperazione tra i due paesi. “La Cina continua ad essere disposta ad allinearsi strettamente con la Russia anche attraverso la cooperazione militare“, ha affermato il funzionario, aggiungendo che tali azioni devono essere pianificate con largo anticipo.
“La Cina non si sta allontanando dalla Russia e l’esercitazione dimostra che la Cina è pronta ad aiutare la Russia a difendere il suo est mentre la Russia combatte a ovest“, ha affermato il funzionario americano. “Riteniamo che il fatto che questa azione sia stata intrapresa durante il vertice con il presidente Biden, lo renda più provocatorio rispetto al passato“, ha affermato il Ministro della Difesa giapponese Nobuo Kishi, aggiungendo che è stato il quarto incidente del genere da novembre dello scorso anno.
Anche il Ministero della Difesa cinese ha confermato il pattugliamento aereo congiunto sul Mar del Giappone, sul Mar Cinese orientale e sul Pacifico occidentale e lo ha definito parte di un’esercitazione militare annuale. Questa è la prima esercitazione militare congiunta di Cina e Russia da quando Mosca ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio scorso, secondo un funzionario statunitense. I due paesi, infatti, avevano precedentemente svolto tali esercitazioni nel 2019, 2020 e 2021, ma nella seconda metà dell’anno. Pechino non ha condannato l’attacco della Russia all’Ucraina e non lo definisce un’invasione, ma ha sollecitato una soluzione negoziata.
Inoltre, la marina militare cinese sta mantenendo una forte presenza nel nord-est asiatico vicino alle basi americane in Giappone, con il dispiegamento della portaerei Liaoning accompagnata da due fregate di tipo 054A. Il Global Times, media statale cinese, ha descritto l’esercitazione come una dimostrazione di “un un alto livello di cooperazione militare tra le due maggiori potenze che contribuisce alla pace e alla stabilità nella regione e nel mondo in un momento in cui entrambi i paesi stanno affrontando una pressione severa e provocatoria da parte degli Stati Uniti e dell’Occidente“.
La Cina attualmente schiera la più grande flotta di bombardieri del mondo con circa 270 aerei militari H-6 in servizio e sta sviluppando un successore di portata intercontinentale nell’ambito del programma del bombardiere stealth strategico a lungo raggio di nuova generazione H-20.

Tupolev Tu-95MS Bear-H
Un enorme bombardiere quadrimotore turboelica, rumoroso e anche un pò antiquato, il Tu-95MS Bear-H mantiene ancora il suo significato nella triade nucleare russa. A dicembre 2021 l’aviazione a lungo raggio schierava una flotta di circa 60 Tu-95MS Bear-H in tre reggimenti di prima linea. Alcuni altri esemplare servono nel centro di addestramento al combattimento a Ryazan-Dyagilevo a sud di Mosca utilizzati nel ruolo di addestramento e conversione operativa. Inoltre, un prototipo del Tu-95MSM aggiornato ed ammodernato è attualmente in fase di collaudo, con la fase di produzione avviata nel 2021 e la messa in servizio prevista entro il 2023.
Il primo prototipo è andato in volo nel settembre 1979 e il primo esemplare di produzione è stato immesso in servizio nel 1981. Nonostante la sua filosofia di design vintage degli anni ’70, è interessante notare che il Bear-H ha ereditato alcune caratteristiche notevolmente obsolete, introdotte da Tupolev sui velivoli iniziali della famiglia di bombardieri Bear all’inizio degli anni ’50.
Sviluppato dal Tupolev Design Bureau di Mosca utilizzando la cellula di base e i sistemi del Tu-142M (Bear-F) velivolo da guerra anti-sottomarino, il Tu-95MS è spinto da quattro motori turboelica Kuznetsov NK-12MP, ciascuno da 15.000 CV dotati di un’elica AV-60K controrotante a otto pale, comprendente due eliche a passo reversibile controrotanti a quattro pale.
Ordinata con urgenza dalla leadership dell’Unione Sovietica nel 1977, lo sviluppo di questo nuovo derivato della famiglia Bear è stato originariamente avviato come misura per colmare il divario con gli Stati Uniti. Si trattava, in effetti, di una risposta tempestiva al programma ampiamente pubblicizzato dagli Stati Uniti di schierare il missile da crociera Boeing AGM-86B (ALCM), dotato di testata nucleare utilizzabile sui suoi bombardieri strategici. Il Tu-95MS è stato armato inizialmente con il missile da crociera Kh-55 (AS-15 Kent) esternamente simile all’AGM-86B americano.
La caratteristica più sorprendente al giorno d’oggi è che il Tu-95MS rimane l’unico aereo da combattimento in servizio russo privo di sedili eiettabili per i suoi sette membri dell’equipaggio. Ecco perché, in caso di emergenza, usano un sistema di fuga piuttosto primitivo per salvarsi con i paracadute attraverso l’alloggiamento della ruota anteriore, hardware reso inutile durante il decollo e l’atterraggio. Inoltre, il Bear-H è conosciuto come l’unico bombardiere al mondo ancora equipaggiato con gli artiglieri di coda, che azionano l’enorme torretta di coda con due cannoni GSh-23 da 23 mm.
La missione principale del Tu-95MS era quella di utilizzare i missili nucleari da crociera a lungo raggio, inizialmente con sei missili alloggiati nella stiva interna delle armi, ai quali successivamente sono stati aggiunti altri 10 missili trasportati su quattro piloni esterni sotto le ali. Nel 2003 circa è stata aggiunta la capacità di utilizzare anche armamento convenzionale utilizzato per la prima volta nel 2015 quando i Bear-H russi hanno colpito importanti obiettivi in Siria con i missili Kh-55 e Kh-101. Nel prossimo futuro si ipotizza anche una integrazione dei missili ipersonici.

Nel corso degli anni il Tu-95MS è stato aggiornato più volte sia a livello avionico che di armamento per utilizzare i nuovi missili da crociera a lungo raggio Kh-101/102. Nell’ottobre 2018 è stato avviato il lavoro sull’aggiornamento del Bear-H allo standard Tu-95MSM modernizzato, il cui primo volo è avvenuto ad agosto del 2020, mentre nell’agosto 2021 il Ministero della Difesa russo ha annunciato la firma del primo contratto di produzione per il Tu-95MSM, che coinvolge un numero imprecisato di aeromobili.
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