Quattro bombardieri strategici B-52H Stratofortresses del 5th Bomb Wing, provenienti dalla Minot Air Force Base, North Dakota, hanno condotto una missione strategica a lungo raggio e di lunga durata in Europa e nella regione artica, il 3 giugno 2020. Il volo ha coinvolto missioni sull’Oceano Artico e sul Mare di Laptev. Inoltre, i bombardieri hanno svolto l’addestramento con gli F-16 e gli F-35 norvegesi.
Questa è stata la terza volta quest’anno che i caccia norvegesi conducono voli di addestramento con i bombardieri strategici statunitensi, l’addestramento è avvenuto nello spazio aereo internazionale nell’area della contea di Finnmark situata all’estremo nord della Norvegia.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sta lavorando con le nazioni nord europee vicine alla regione artica e con partner pubblici e privati multinazionali per mantenere la regione sicura e stabile in cui le nazioni collaborano per affrontare le nuove sfide che la regione dell’Artico metterà davanti alle nazioni che si affacciano su questa area geografica. Proprio l’Artico sarà prossimamente il tema di un altro articolo.
“L’Artico è una regione strategica con crescente importanza geopolitica e globale, e queste missioni della Bomber Task Force dimostrano il nostro impegno con i nostri partner e alleati e la nostra capacità di dissuadere e difendere insieme in un ambiente sempre più complesso.” ha detto il Generale Jeff Harrigian, comandante delle forze aeree statunitensi in Europa e Africa. “L’integrazione dei nostri bombardieri in Europa e nell’Artico è la chiave per migliorare la sicurezza regionale“.
La formazione, le esercitazioni e le operazioni congiunte e combinate aiutano a mitigare e ridurre i rischi per la sicurezza associati all’aumento dell’attività umana nell’Artico. I rifornitori americani KC-135 Stratotanker del 100th Air Refueling Wing di base sulla RAF Mildenhall, Inghilterra, e il 168th Air Refueling Wing basato sulla Eielson Air Force Base, Alaska, hanno consentito ai B-52 di completare il viaggio di andata e ritorno dalla base aerea di Minot.
Il B-52H Stratofortress è uno dei tre bombardieri strategici utilizzati dalla US Air Force con gli altri due che sono il supersonico B-1B Lancer e il B-2A Spirit bombardiere stealth. Quest’anno i jet da combattimento norvegesi hanno condotto addestramenti congiunti con entrambi i bombardieri B-1B e B-2A.
Questa missione dei B-52H della Bomber Task Force segue di pochi giorni una missione simile ma condotta dai bombardieri strategici supersonici B-1B Lancer sempre in Europa e nella regione del Mar Nero il 29 maggio 2020. Questa particolare missione ha segnato per la prima volta l’integrazione con i caccia ucraini Su-27 Flanker, MiG-29 Fulcrum e i rifornitori KC-135 turchi. Il volo ha incluso anche l’addestramento per l’integrazione e l’interoperabilità con gli F-16 polacchi, i MiG-29, gli F-16 e i MiG-21 rumeni, che hanno fornito la sorveglianza, la scorta e il pattugliamento nella regione del Mar Nero.
Naturalmente non si sono fatte attendere le reazioni e le dichiarazioni della Russia. Durante la missione dei B-1B, sul Mar Nero, i bombardieri americani sono stati intercettati dai velivoli da combattimento russi Su-27P e Su-30SM delle forze di reazione rapida del Distretto Militare Meridionale. Da quanto dichiarato dai russi gli aerei statunitensi sono stati seguiti dai loro radar già da una considerevole distanza dal confine con la Russia. Dopo l’intercettazione i bombardieri strategici hanno cambiato rotta allontanandosi.
Il Ministero della difesa russo ha osservato che le attività della NATO e degli Stati Uniti stanno diventando più attive nell’Artico e vicino ai propri confini e che durante la missione dei B-1B, gli aerei statunitensi si stavano avvicinando al confine della regione di Kaliningrad a una distanza di soli 10 km. Il colonnello generale Sergei Rudskoy ha sottolineato che tali azioni da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, nascondendosi dietro una inverosimile minaccia di “aggressione russa”, continuano a distruggere l’attuale sistema di sicurezza in Europa.
“Le forze armate della Federazione Russa continueranno a monitorare la situazione e l’attività militare della NATO vicino ai confini russi al fine di adottare misure tempestive per garantire la sicurezza della Federazione Russa e prevenire incidenti“, ha concluso il colonnello generale Sergei Rudskoy.
Il bombardiere strategico B-52H Stratofortress
Le polveri della seconda guerra mondiale dovevano ancora poggiarsi al suolo quando verso la fine del 1945 l’aeronautica militare statunitense pose il requisito per un nuovo bombardiere che sarebbe diventato, nel corso degli anni, il simbolo della guerra fredda, del potere nucleare e della paura della fine dell’umanità, dei bombardamenti a tappeto sul Nord Vietnam. Ancora oggi il B-52 solca i cieli di tutto il mondo e la US Air Force è in procinto di rilasciare nuovi aggiornamenti che terranno operativi gli aerei B-52H, versione della quale l’ultimo velivolo venne consegnato nel 1962, almeno fino al decennio del 2050.
Il B-52 è entrato in servizio nel 1955 ed è stato costruito in 744 esemplari negli stabilimenti di Seattle, Washington e Wichita, Kansas. La produzione è iniziata nel 1952 e l’ultimo bombardiere versione H è stato consegnato nel 1962, all’epoca della crisi dei missili di Cuba. Oggi solo la versione H è in servizio negli Stati Uniti con l’Air Force Global Strike Command e, grazie alla sua semplicità e robustezza, la flotta è attualmente composta da 76 bombardieri.
Il B-52 fu pensato e costruito quale bombardiere da alta quota ma si è rivelato molto versatile ed utilizzabile in svariati ruoli. Proprio la sua semplicità gli ha permesso di svolgere diversi tipi di missione e di essere riconfigurato molto facilmente. Questo fa del B-52 una piattaforma in grado di utilizzare una vasta gamma di armi nell’inventario della US Air Force. Bombe convenzionali e nucleari, bombe cluster, mine Quick Strike MK 62 , fino a 20 missili da crociera, JDAM (Joint Direct Attack Munitions), JASSM (Joint Air-to-Surface Standoff Missile) con un carico bellico di 31.500 kg che può essere trasportato all’interno delle baie oppure ai piloni subalari. Oltre agli armamenti il B-52 può trasportare e lanciare velivoli sperimentali come fatto con il North American X-15 nel 1959 e con il Boeing X-51 nel 2010.
Ma perché gli USA continuano a scommettere sul B-52 in un’era nella quale si parla di aerei di sesta generazione, di invisibilità, di sciami di droni “loyal wingman” e di armi ipersoniche? Perché nella sua semplicità costruttiva il B-52 resta un aereo dalle molteplici capacità operative multiruolo. Robusto con un carico bellico impressionante e un’autonomia senza pari lo Stratofortress resta uno strumento indispensabile che vedremo volare almeno per altri 30 anni superando anche i più recenti e moderni B-1B Lancer e B-2A Spirit che saranno entrambi sostituiti dal B-21 Raider la cui entrata in servizio è prevista per il 2025.
Il bombardiere deve la sua fama soprattutto perché parte attiva della triade nucleare (componente aerea: bombardieri, componente terrestre: missili, componente navale: sottomarini) a disposizione degli Stati Uniti nel corso della Guerra Fredda. I vertici del SAC – Strategic Air Command attivarono la cosiddetta allerta in volo “Airborne Alert” (operazione Chrome Dome) che prevedeva il mantenimento in volo continuo di un’aliquota di bombardieri con armi nucleari su tre rotte diverse. I bombardieri venivano armati con testate nucleari ed erano pronti ad attaccare qualora si fosse presentata la necessità. In seguito alla perdita di due velivoli armati con testate nucleari negli incidenti di Palomares e Thule, l’operazione Chrome Dome fu sospesa nel 1968.
Il futuro degli iconici bombardieri strategici americani
Per poter affrontare i prossimi anni di operatività la Boeing e l’USAF hanno programmato diversi aggiornamenti da applicare ai B-52H. A Luglio 2019 la Raytheon è stata selezionata per sviluppare e produrre un nuovo radar AESA – Active Electronically Scanned Array, basato sul sistema APG-79/82. Il nuovo radar dovrebbe aumentare le capacità di: navigazione e di rilevazione delle condizioni meteo, scoperta degli obiettivi, mappatura del terreno, attaccare simultaneamente più obiettivi.
Anche per il cockpit è previsto un aggiornamento che potrebbe permettere di diminuire di una unità l’equipaggio dei bombardieri, attualmente composto da pilota, secondo pilota, navigatore, radarista e addetto alla guerra elettronica. Questo aggiornamento, unito a quello sui motori e sul radar potrebbe accorpare il ruolo del radarista con quello dell’addetto alla guerra elettronica, portando a quattro il numero del personale a bordo dei B-52H.
La sostituzione dei motori è un altro capitolo nella storia degli upgrade del bombardiere e con le proposte di ri-motorizzazione della flotta Boeing B-52H, il leggendario bombardiere strategico americano sopravviverà ancora a quasi tutti gli aerei progettati per sostituirlo.
Nell’ottica di ridurre i tempi di manutenzione e i costi, l’USAF vorrebbe sostituire gli attuali turbofan Pratt & Whitney TF33-P-3 per garantire maggiore durata alle missioni tagliando anche il costo carburante grazie a motori più efficienti. Oggi il B-52H ha una autonomia, senza rifornimento in volo, di 14.200 km e, a seconda della motorizzazione selezionata, l’autonomia potrebbe aumentare del 20-40%.
Il prossimo anno la US Air Force dovrebbe essere in grado di selezionare i nuovi motori nella gara tra GE Aviation, Rolls-Royce e Pratt & Whitney. La richiesta di proposte per il programma di sostituzione del motore del B-52 alle tre società è stata inviata il 19 maggio 2020 con l’aggiudicazione del contratto prevista per giugno 2021. I tre costruttori sono già sotto contratto per creare prototipi digitali e hanno tempo fino al 22 luglio 2020 per presentare proposte finali.
La fornitura prevede di ordinare 608 nuovi motori, oltre a ricambi e supporto, dal vincitore della competizione, ma la Request For Proposal non riporta il valore totale del contratto che però dovrebbe estendersi dal 2021 al 2035.
Tutte e tre le aziende hanno buone possibilità di aggiudicarsi il contratto per la loro lunga esperienza nel campo e come fornitori delle forze armate statunitensi, anche se Pratt & Whitney ha probabilità di vincita più alte degli altri due competitors. Pratt & Whitney, che ha prodotto il TF33 attualmente a bordo del B-52, ha dichiarato che proporrà il PW800; GE Aviation presenterà i motori CF34-10 e Passport; Rolls-Royce offrirà il motore F130. Sicuramente la P&W giocherà a suo favore la già notevole esperienza con il B-52, unita all’esperienza nell’integrazione di motori commerciali in velivoli militari, proponendo un motore a basso rischio e ad alte prestazioni con significativi risparmi di carburante.
Naturalmente le aspettative sono elevate sia da parte dei tre contendenti che da parte della US Air Force e dei reparti di volo utilizzatori del B-52 che dovranno essere in grado di far volare il bombardiere per i decenni a venire e almeno fino al 2050!
Photo credits: Norwegian Air Force, Staff Sgt. Rion Ehrman, Air Force Global Strike Command Public Affairs, U.S. Air Force photo by Tech. Sgt. Emerson Nuñez
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