25 Gennaio 2011 ore 10:00 lasciamo il porto di Civitavecchia per dirigerci a largo e passare una giornata a bordo della portaerei Cavour della Marina Militare Italiana con a bordo una componente aerea imbarcata con Harrier, EH101, AB212 ed SH90.
L’occasione ci viene offerta nell’ambito dell’evento “Ambasciatori a bordo” organizzato dal Ministeri della Difesa e dal Ministero degli Affari Esteri per rimarcare il sempre crescente impegno dell’Italia sul piano internazionale per la tutela della stabilità e della sicurezza. A bordo una rappresentanza di 37 nazioni NATO , UE, mediterranei e mediorientali ospitati dal Comandante in Capo della Squadra Navale Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, e dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri Staffan De Mistura.
L’Italia sostiene il concetto di “approccio globale civile-militare” alla gestione delle crisi internazionali, come base del suo contributo al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Una gestione efficace delle crisi richiede un sistema globale che coinvolga politici, strumenti civili e militari. I mezzi militari, anche se essenziali, non sono sufficienti da soli per rispondere alle molte e complesse sfide e ai tentativi, della comunità internazionale, per contribuire alla stabilizzazione. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha infatti ribadito che pace e sicurezza internazionali richiedono un più ampio e concertato metodo [dichiarazione PRST 2010118]. La realizzazione di un approccio civile-militare richiede che tutti gli attori contribuiscano ad uno sforzo comune, sulla base di un condiviso senso di responsabilità, apertura e determinazione, tenuto conto dei loro rispettivi punti di forza, mandati e ruoli, nonché della loro autonomia decisionale.
Il coordinamento è essenziale per promuovere lo sviluppo, la costruzione di istituzioni solide, una governance efficace ed uno stato di diritto. Il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero della Difesa stanno migliorando i propri strumenti di gestione delle crisi ed hanno rafforzato e raggiunto un’ottima capacità di lavorare con i paesi alleati e partner, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative e autorità locali.
I nostri soldati, marinai e aviatori, insieme a funzionari di diverse amministrazioni, sono coinvolti in quasi 33 operazioni multinazionali e missioni per un totale di quasi 7.000 militari e funzionari impiegati nelle aree di crisi, contribuendo ad una vasta gamma di attività. L’Ammiraglio Binelli Mantelli nel suo discorso alle delegazioni ha proprio voluto porre la sua attenzione sul concetto di flessibilità dello strumento militare e sopratutto di quello marittimo “La necessità di capacità flessibili ovunque la situazione internazionale lo richiede” ha detto l’Ammiraglio “ha sollevato le Marine Militari ad una posizione privilegiata sottolineando il loro ruolo di una “early entry force“. La caratteristica principale degli assetti navali è l’agilità operativa, che consente il rapido dispiegamento/deployment di pacchetti su misura in tutto il mondo, per compiere una grande varietà di missioni, senza vincoli politici o logistici in termini di supporto di un’eventuale nazione ospitante. La capacità intrinseca di sostenere iniziative diplomatiche, allo stesso tempo mantenendo la massima flessibilità con un limitato impegno politico-militare, garantisce il miglior utilizzo delle forze marittime nella gestione delle crisi” e ancora “Unità navali con una maggiore capacità in termini di carico, comando e controllo possono essere utilizzate come basi da cui operare una Joint Task Force per una vasta gamma di attività, sia militare che di assistenza civile, mantenendo solo un piccolo nucleo di operatori e mezzi a terra poiché il comando e gli elementi logistici sono lontani dalla minaccia. La portaereri Cavour così come le unità anfibie principali sono particolarmente adatte per questo ruolo in quanto possono operare sia con forze aeree che terrestri.”
Questo concetto di flessibilità e di “expeditionaty force” della Marina Militare si basa sul modello TRIDENT: la forza navale con un piccola componente aerea imbarcata multiruolo, una forza anfibia ed una componente di forze speciali in grado di operare in ambiente marino e terrestre. Il primo punto del Tridente è la Forza Navale e la componente aerea. La capacità è basata sulla portaerei Cavour con il suo gruppo imbarcato di 8-10 AV-8B Harrier II Plus. Gli Harrier saranno sostituiti dal Joint Strike Fighter nel prossimo decennio, l’F-35 V/STOL. Una forza da sbarco congiunta, sostenuta da unità navali anfibie ed una componente dedicata ad ala rotante, rappresentano il secondo punto del Tridente. Nel caso della Marina, la forza da sbarco congiunta nel suo complesso si basa sul Reggimento San Marco ed un Reggimento dell’Esercito storicamente preparato per operazioni fluviali, il Reggimento Serenissima, con elementi da combattimento e relativo supporto. Il terzo punto del Tridente sono le Forze Speciali con i loro supporti di sostegno basati principalmente sulla nuova classe di sottomarini U212, sviluppata con la Germania.
L’evento aeronavale ha avuto lo scopo di mostrare agli Ambasciatori a bordo, e ai media presenti, proprio questi concetti espressi nella conferenza stampa del Comandate della Squadra Navale e quindi le capacità nel campo della sicurezza e dell’assistenza della Marina Militare e della portaerei, con i suoi gruppi di volo imbarcati. Capacità che possono essere impiegate in missioni di peace-keeping, antipirateria, antiterrorismo ma anche di assistenza umanitaria per la salvaguardia di popolazioni civili come abbiamo già visto in tante occasioni come l’Operazione Leonte (Libano), l’Operazione White Crane (Haiti), l’Operazione United Protector (Libia) e l’Operazione Ocean Shield (contrasto alla pirateria, zona Golfo di Aden, Somalia).
Alle varie Delegazioni e agli ospiti è stata inoltre offerta l’opportunità di visitare i settori più interessanti ed operativi della nave, per comprendere a fondo le sue potenzialità operative e la sua grande versatilità di impiego. Come ricordato anche dall’Ammiraglio Binelli Mantelli, futuro Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, la portaerei Cavour è considerata la nave ammiraglia della flotta navale e costituisce uno dei più importanti asset della nostra Difesa potendola utilizzare in diverse tipologie di missioni e rendendola a tutti gli effetti molto conveniente sia da un punto di vista operativo che economico, e che non sarà soggetta ai tagli di bilancio della Difesa insieme all’ordine per i futuri velivoli imbarcati JSF F-35 che sostituiranno nel 2020 gli AV-8B Harrier II Plus tutt’ora in carico al GRUPAER (Gruppo Aerei Imbarcati). Un momento molto toccante dell’evento è stata la commemorazione con la deposizione in mare della corona in memoria delle persone scomparse nel naufragio del 13 gennaio 2012 della nave Costa Concordia all’isola del Giglio. Come ha sottolineato l’Ammiraglio Binelli Mantelli nel suo intervento “Come marinai sentiamo la necessità di riconoscere la perdita di coloro che hanno incontrato il loro destino in mare. Il naufragio si è verificato non lontano da qui e chiede a tutti noi il rispetto che dobbiamo sempre rendere all’ambiente marittimo nel suo complesso. Abbiamo la necessità di una maggiore consapevolezza della situazione in mare, al fine di prevenire e reprimere qualsiasi comportamento irresponsabile. E ‘senza dubbio la pagina più scura della nostra storia marittima, ma, se qualcosa di positivo può essere visto, penso che sia la nostra capacità di reagire prontamente e professionalmente per salvare i sopravvissuti e per proteggere l’ambiente. In questo sforzo, ancora una volta, le Forze Armate sono giocatori di prima linea, attraverso la loro intrinseca flessibilità e l’etica di comportmento ed intervento.”
Alla dimostrazione aeronavale ha preso parte anche Nave Caio Duilio (D554) il nuovo cacciatorpediniere lanciamissili classe Doria che ha contribuito insieme ai mezzi aerei imbarcati sulla Cavour e ad un reparto del Reggimento San Marco a rendere ancora più interessante l’attività operativa. A bordo della Cavour erano presenti 2 velivoli V/STOL AV-8B Harrier II Plus (un monoposto ed un bisposto), due elicotteri AgustaWestland EH-101ASW/ASuW, un elicottero Agusta AB212ASW/ASuW ed un nuovissimo elicottero NH Industries SH90 che sostituirà a breve tutti gli elicotteri della serie AB212.
La portaerei Cavour CVH550 “In arduis servare mentem” comandata dal Capitano di Vascello Stefano Enrico Barbieri è la terza Unità della Marina Militare a fregiarsi del nome dell’illustre statista. La costruzione ha avuto inizio, a seguito del contratto tra Fincantieri e la Direzione Generale degli Armamenti Navali (NAVARM), il 17 Luglio del 2001 presso i cantieri navali di Riva Trigoso (GE) e del Muggiano (SP).
Le prove in mare sono iniziate il 18 dicembre 2006, mentre la consegna alla Forza Armata è avvenuta il 27 marzo 2008, data in cui la Marina Militare si è ufficialmente dotata della prima portaerei (CVH), a differenza di Nave Giuseppe Garibaldi (551) classificata come Incrociatore Portaeromobili. Grazie alla Cavour ora la Marina Militare dispone di uno strumento navale con elevate capacità di Comando e Controllo per poter assolvere ai diversi compiti assegnati in operazioni marittime interforze joint e combined nazionali ed internazionali che possono spaziare dal supporto alla pace agli interventi in attuazione di risoluzioni ONU o per la protezione di connazionali all’estero o per missioni umanitarie. La prima missione operativa ufficiale a cui ha preso parte la portaerei Cavour è stata la White Crane che ha visto l’unità navale impegnata negli aiuti alla popolazione civile di Haiti colpita da un catastrofico terremoto il 12 gennaio 2010. La nave è salpata dall’Italia il 19 gennaio del 2010 con a bordo elicotteri e mezzi terrestri interforze con circa 1000 uomini tra personale militare e civile più di 200 tonnellate di viveri e mezzi di comforto, ed è arrivata al largo dell’isola caraibica il 2 febbraio 2010 dopo aver imbarcato anche mezzi, uomini e materiali brasiliani. La missione si è conclusa il 14 aprile 2010 con il rientro della nave in Italia.
La portarei Cavour è in grado, oltre che trasportare ed utilizzare i mezzi aerei imbarcati, di ricoverare e trasportare forze e mezzi anfibi del Reggimento San Marco e/o dei Lagunari dell’Esercito e proiettare le stesse per fornire supporto su terra dal mare. Dispone di almeno 6 spot impiegabili simultaneamente, con aree di parcheggio per almeno 8 velivoli ed un hangar di m. 134×21, di tipo “chiuso”, che permette il ricovero di 12 elicotteri o di 8 velivoli ad ala fissa. Il ponte di volo è lungo 232,6 m e largo 34,5 m con una superficie netta di circa 6.800 mq., mentre la pista per il decollo è lunga 183 m per 14 m di larghezza con uno ski-jump con 12° di elevazione. Per le operazioni di imbarco/sbarco di mezzi terrestri in banchina (funzione RO-RO) sono state previste due rampe dimensionate per un carico massimo di 60 t. corrispondente al peso di un carro “Ariete”. L’armamento dell’unità navale è composto da 2 moduli di lancio verticali a 16 celle per missili SAAM/IT Aster 15, 2 impianti OTO/Melara da 76mm/62 Davide per difesa corto raggio e 3 mitragliere navali OTO/Breda KBA da 25mm/80, e per le le contromisure dispone di 2 lanciatori AMS Oto-Melara SCLAR-H antimissile e 2 lanciatori euroslat SLAT antisiluro.
La componente di volo base comprende elicotteri medi antisom, elicotteri medi per il contrasto di mezzi navali minori e per la guerra elettronica ed aeromobili V/STOL necessari per assicurare un eccellente contrasto antiaereo e antinave alle distanze imposte dalla portata dei missili imbarcati ed aerotrasportati. Grazie alla dotazione elettronica di bordo l’unità è in grado di tenere sotto controllo qualsiasi situazione di contrasto aereo, di superficie e subacque in un’area di 350 km di raggio grazie agli apparati difensivi/attacco imbarcati.
Aviation Report desidera ringraziare per l’opportunità concessaci lo Stato Maggiore della Marina Militare, l’Ufficio Stampa della Marina Militare, il CC Michele Carosella Ufficio Stampa Marina Militare, il Comando in Capo della Squadra Navale, il Comandante della Portaerei Cavour, tutto il personale imbarcato dell’Unità Navale Cavour.
Testo: Stefano Monteleone
Immagini: Aldo Bidini, Raffaele Fusilli, Remo Guidi, Michele Monteleone, Luigi Sani
Il nostro sito utilizza solo cookies tecnici e di funzionalità.
Leggi tutto
Leggi i commenti
salve. vorrei sapere come riuscite ad avere incarichi cosi importanti, come siete riusciti ad imbarcavi sulla portaerei cavour e a fare moltissimi voli su velivoli militari. ma è lo stato maggiore della marina/aeronautica che vi chiama in qualità di giornalisti? cosa avete dovuto fare per arrivare a questo immenso traguardo?
Buona sera Francesco, tutte le persone che collaborano con aviation-report.com sono già giornalisti e/o photoreporter che pubblicano da anni normalmente anche su riviste tradizionali "di carta" e molti sono anche giornalisti pubblicisti di grande e decennale esperienza, tutti accreditati presso le Forze Armate come reporter stampa, e quindi con la possibilità di accedere a determinati eventi. E' importante sempre ricordare che, con le Forze Armate, comunque sia nulla è dovuto e quindi anche essere giornalisti spesso può non significare nulla. Come ci si arriva? Semplicemente avendo molto tempo a disposizione e cercando di fare questo lavoro come prima o seconda attività e vedere cosa succede. A presto e continui a seguirci.
Salve. Vorrei sapere se quest'anno la Cavour sarà attraccata a Civitavecchia durante la festa delle Forze Armate, e aperta al pubblico, come già due anni fa. Vorrei inoltre sapere a chi devo rivolgermi per prenotare - eventualmente - in quell'occasione, una visita per una classe di istituto aeronautico.
Grazie infinite.
Penny
Buonasera Penny,
ancora non sappiamo i programmi previsti per il 4 di novembre per la giornata delle forze armate. Appena avremo i dettagli li pubblicheremo on line su queste pagine, quindi continui a seguirci. Per la prenotazione dovrebbe sentire l'ufficio pubblica informazione della Marina, trova i recapiti sul loro sito ufficiale.
Sperando di esserle stati di aiuto per il momento, la saluto cordialmente.
ex marinaio incursore vi chiedo se in occasione del 4 novembre esiste la possibilità di visitare le navi militare
Egregi signori
posso sapere come posso conttatare le unita'della marina miliare italiana sia con posta normale e con quella ellettronica
Paul Mallia
da Malta
Buonasera Paul, sul sito della Marina Miliatare Italiana ci sono i contatti dello Stato Maggiore. Cordiali saluti
Basta andaré sul sito sella Marina http://www.marina.difesa.it, cercare l'ufficio stampa nel menu "Conosciamoci", in alto a sinistra, e chiamare uno dei molti contatti indicati. Chiedete di essere aggiunti alla mailng list dei comunicati stampa così sarete sempre aggiornati. Ogni tanto poi vale la pena chiamare per sapere se c'è qualcosa di interessante... Insomma, il classico spirito d'iniziativa e coltivare i contatti...l'abc del giornalista, insomma
Salve, potreste indicare qualche link dove posso acquistare delle patch ricamate dell'aviazione navale? Grazie
Cosimo Ru*giero