Si è svolta questa mattina la cerimonia di avvicendamento nella carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa: l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone subentra al Generale Enzo Vecciarelli. La cerimonia si è svolta all’aeroporto militare di Ciampino alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini.
“Le Forze Armate sono chiamate a contribuire, quale strumento essenziale, al riposizionamento attivo dell’Italia nello scenario internazionale e al rafforzamento della propria sovranità nazionale. A ciò è funzionale il completamento del processo di ammodernamento dello strumento militare, che dovrà al contempo tendere a colmare i principali gap capacitivi di tutte le componenti”.
Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini durante il suo intervento in occasione della cerimonia di avvicendamento nella carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa che ha sancito il passaggio del testimone dal Generale Enzo Vecciarelli all’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Cerimonia svolta questa mattina alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’aeroporto militare di Ciampino sede del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare. Nel corso della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha consegnato le Medaglie d’Oro al Valor Civile alle Bandiere di Guerra delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri, e la Medaglia d’Oro al valore della Guardia di Finanza alla Bandiera di Guerra del Corpo.
Presenti i Vertici delle Forze Armate, autorità civili, militari e religiose. Nel tracciare un quadro complessivo dello scenario internazionale, il Ministro ha ricordato che in questi anni tanto è stato fatto e che altrettanto resta sicuramente da fare. “Le sfide che ci troviamo davanti, per essere affrontate al meglio, richiedono visione, rapidità, efficacia, prontezza operativa e avanguardia tecnologica. Ciò è quanto mai vero alla luce della profonda evoluzione del contesto geopolitico di riferimento che ha posto nuovamente in una posizione di assoluto rilievo il sistema del Mediterraneo Allargato, che coincide in larga parte con l’area di nostro primario interesse strategico” ha affermato.
“Di conseguenza” ha aggiunto “la Difesa svolgerà negli anni a venire un ruolo centrale per rafforzare quel ruolo internazionale per il Paese che il Governo sta perseguendo con determinazione. A maggior ragione oggi, mentre la NATO e la UE sono impegnate in un processo di revisione strategica che ci deve vedere, come ci ha autorevolmente sollecitato il Presidente della Repubblica, attori protagonisti per renderle ancor più rispondenti alle sfide che abbiamo di fronte”.
Guerini ha evidenziato l’importanza di disporre di uno Strumento interforze sempre più moderno, tecnologicamente omogeneo, fortemente integrato e bilanciato tra tutte le sue componenti, in grado di produrre effetti rilevanti e assicurare la tutela più efficace degli interessi nazionali, a fronte del complesso e delicato scenario di riferimento, sempre più multi-dominio. Ha quindi richiamato la necessità di proseguire nella valorizzazione del capitale umano – il personale civile e militare della Difesa, vero asset strategico del Dicastero – da perseguire anche attraverso un approccio organizzativo pienamente rispondente alle esigenze di natura operativa e di funzionamento complessivo dell’intero comparto.

Nel suo intervento, il Ministro ha poi sottolineato che l’impegno della Difesa deve proseguire su tre direttrici: contribuire alla sicurezza internazionale garantendo una presenza rafforzata, visibile e percepita quale fattore di stabilità, in tutti gli scenari le cui dinamiche possono avere ricadute sul nostro Paese e sull’Europa; contribuire a sviluppare forme strutturate di cooperazione volte a supportare la costituzione e il rafforzamento delle istituzioni dei Paesi dove operiamo; tutelare i nostri interessi strategici nazionali, ovunque si collochino ed in particolare proprio nel Mediterraneo Allargato.
Nel rivolgere il suo ringraziamento al Generale Vecciarelli per quanto fatto in questi anni, il Ministro Guerini ne ha detto “La sua chiarezza di intenti, l’affidabilità, la competenza, che l’hanno contraddistinta, hanno garantito che l’intero comparto operasse con efficacia ed efficienza al servizio dei cittadini, che hanno potuto riconoscere nelle Forze Armate un riferimento sicuro, contribuendo ad accrescere la consapevolezza dell’importanza di investire in Difesa”.
All’Ammiraglio Cavo Dragone l’augurio di “mari calmi e venti favorevoli”. “A lei” ha detto “il compito, non facile, di proseguire, in un contesto complesso, nell’opera di modernizzazione della Difesa, continuando ad assicurare, senza soluzione di continuità, i delicati compiti assegnati alle Forze Armate”.
L’Ammiraglio Cavo Dragone nella sua lunga carriera nella Marina Militare è pilota di elicotteri ed aerei dell’Aviazione Navale con abilitazione sugli AV-8B Harrier II+ e sugli elicotteri AB-212 ed SH-3D. E’ stato il primo Comandante del Gruppo Aerei Imbarcati e si occupato del rientro in Italia della componente aerea imbarcata e di Nave Garibaldi, che ha anche comandato per due anni, alla consegna dei primi due caccia Harrier italiani. Tra i suoi tanti altri incarichi importanti ed imbarchi su unità navali italiane, ricordiamo sicuramente il comando delle Forze Aeree della Marina Militare e del 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina, il comando del Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) e dell’Accademia Navale di Livorno.
L’Ammiraglio Cavo Dragone è stato anche “perito consulente del GIP nonché Capo dello stesso Collegio Peritale” in occasione del naufragio della Costa Concordia. Ha ricoperto anche l’incarico di Comandante interforze per le operazioni delle Forze Speciali (C.O.F.S.) e l’incarico di Comandante Operativo di vertice Interforze (C.O.I.). Dal 22 giugno 2019 ricopre l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina e per noi del settore aeronautico, ha al suo attivo oltre 2.500 ore di volo tra elicotteri ed aviogetti da combattimento.