Avvicendamento Capo di Stato Maggiore della Marina Militare
@ Aviation Report / Gianluca Vannicelli

L’Ammiraglio Enrico Credendino è il nuovo Capo di Stato Maggiore della Marina Militare

L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, già nominato quale prossimo capo dello Stato Maggiore Difesa, ha ceduto l’incarico all’Ammiraglio Enrico Credendino, attualmente comandante in capo della Squadra Navale.

La lunga navigazione che in 160 anni ha condotto la Marina fin qui è contraddistinta da un solido apprezzamento internazionale, risultato dell’efficace contributo alla sicurezza dei mari, in particolare negli ultimi anni nell’ambito dell’Unione europea, della Nato e dei consessi sovranazionali e multinazionali di cui l’Italia fa parte.

Con queste parole il Ministro della Difesa on. Lorenzo Guerini è intervenuto ieri, 04 novembre 2021, alla cerimonia di passaggio di consegne del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, nel piazzale di Palazzo Marina. Ed ha poi continuato “Le sfide che ci attendono richiedono una Marina moderna, efficiente e tecnologicamente avanzata. Un percorso già avviato in questi anni che vedrà ulteriore impulso nell’ambito dell’ammodernamento dello strumento militare in atto.

L’Ammiraglio Cavo Dragone, con grande emozione, ha ricordato il Comando appena ceduto “Oggi compio 45 anni e un mese di Marina, quindi penso sia ben chiaro il sentimento che mi pervade in questa giornata: è il sentimento di colui che deve simbolicamente appendere al chiodo la divisa blu Marina e indossare a breve quella purpurea dell’interforze. Sono stati anni intensi, sono stato veramente fortunato per gli incarichi assegnati, incarichi entusiasmanti, pieni di sfide, densi di conoscenza per me e molto impegnativi. Se oggi sono su questo palco lo devo esclusivamente alla vicinanza della mia famiglia che oggi è qui con me, sia nei momenti belli, come quello di oggi, sia nei momenti più cupi, più bui, di crisi, li ho avuti sempre al mio fianco. Sono stati il punto di riferimento, il porto dove rifugiarmi nell’attesa che il vento calasse, che il mare tornasse calmo”.

L’Ammiraglio Cavo Dragone nella sua lunga carriera nella Marina Militare è pilota di elicotteri ed aerei dell’Aviazione Navale con abilitazione sugli AV-8B Harrier II+ e sugli elicotteri AB-212 ed SH-3D. E’ stato il primo Comandante del Gruppo Aerei Imbarcati e si occupato del rientro in Italia della componente aerea imbarcata e di Nave Garibaldi, che ha anche comandato per due anni, alla consegna dei primi due caccia Harrier italiani. Tra i suoi tanti altri incarichi importanti ed imbarchi su unità navali italiane, ricordiamo sicuramente il comando delle Forze Aeree della Marina Militare e del 6° Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore Marina, il comando del Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN) e dell’Accademia Navale di Livorno. L’Ammiraglio Cavo Dragone è stato anche “perito consulente del GIP nonché Capo dello stesso Collegio Peritale” in occasione del naufragio della Costa Concordia. Ha ricoperto anche l’incarico di Comandante interforze per le operazioni delle Forze Speciali (C.O.F.S.) e l’incarico di Comandante Operativo di vertice Interforze (C.O.I.). Dal 22 giugno 2019 ricopre l’incarico di Capo di Stato Maggiore della Marina e per noi del settore aeronautico, ha al suo attivo oltre 2.500 ore di volo tra elicotteri ed aviogetti da combattimento.

L’Ammiraglio Credendino ha quindi espresso il proprio orgoglio per l’importante incarico che lo vedrà a Capo della Forza Armata “Desidero assicurare le donne e gli uomini della Marina, il mio equipaggio, che dedicherò tutto me stesso con ogni mia risorsa fisica e mentale alla guida della Forza Armata con la determinazione, l’entusiasmo e la passione di ogni comandante che con il suo equipaggio ogni giorno prende il mare per l’assolvimento del proprio dovere. Insieme porteremo la Marina verso successi sempre più ambiti e prestigiosi, per la difesa e il bene del Paese. Che Vento e Mari ci siano sempre favorevoli”.

L’Ammiraglio Credendino dall’ingresso nella Marina Militare, tra i tanti altri ed importanti incarichi, è stato imbarcato sull’incrociatore Vittorio Vento, sull’incrociatore Andrea Doria e sul caccia lanciamissili Ardito, ha comandato il pattugliatore Spia, la fregata Maestrale, la 1^ Squadriglia Pattugliatori e il caccia lanciamissili Francesco Mimbelli. E’ stato Vice Comandante delle Forze d’Altura e Deputy Commander of the Italian Maritime Forces, di Comandante della Forza Anfibia Italo–Spagnola e di Comandante del Gruppo Navale Italiano. Ha comandato la Forza Navale europea EUNAVFOR impegnata nell’operazione antipirateria dell’Unione europea “Atalanta” e Comandante dell’operazione dell’Unione Europea “EUNAVFORMED -SOPHIA”. Ha ricoperto anche l’incarico di Comandante delle Scuole della Marina Militare e l’incarico di Comandante in Capo della Squadra Navale.

Il Generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha suggellato il passaggio della Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali, tra i due Ammiragli, porgendo “Un vivo ringraziamento agli oltre 10.000 militari che ogni giorno concorrono alla sicurezza nazionale nelle operazioni denominate strade, mari e cieli sicuri così come a coloro che con passione e solidarietà intervengono ogni volta ci sia una catastrofe naturale o un’emergenza nazionale quale l’attuale pandemia da coronavirus. Ed è grazie a tutti voi se le forze armate possono soddisfare i compiti loro assegnati, esprimere la loro essenza funzionale e rendere operativo lo strumento militare interforze”.

Al termine della cerimonia un plotone di 18 fucilieri del 3° Reggimento della Brigata Marina San Marco hanno dato vita al “Silent Drill”, la marcia silenziosa e, apparentemente, senza ordini con evoluzioni della propria arma: unità d’élite di cui si contano pochi esempi al mondo, che con la marcia silenziosa mostrano abilità, coordinazione, sincronismo e affiatamento, ma più in profondità, alla base della ferrea volontà di ciascun componente, ci sono soprattutto disciplina, coraggio e spirito di corpo.

Plotone Silent Drill

Il Plotone Silent Drill è il plotone di alta rappresentanza della Marina Militare, unico nel suo genere nel panorama italiano. I fucilieri inquadrati nel 3° Reggimento San Marco che marciano nell’assoluto silenzio facendo compiere evoluzioni in aria alla propria arma Fucili M1 GARAND, dal peso di circa 5 kg.

Dimostrazioni di abilità, coordinazione, sincronismo, affiatamento e soprattutto esempio di disciplina, coraggio e spirito di corpo. Dopo un lungo periodo di addestramento quotidiano condotto all’interno della Caserma “Lante della Rovere”, sotto il vigile occhio del “Master”, un Fuciliere dalle esperte conoscenze delle tecniche apprese durante un corso di formazione presso una base Americana dei “Marines”, finalmente il Plotone Silent Drill è pronto per le esibizioni pubbliche.

Lo spettacolo di sincronismo ed evoluzioni è sugellato dall’ispezione dei Fucili dal severo “inspector” il quale esegue scrupolosamente il suo compito controllando le armi del Plotone ed eseguendo rotazioni e lanci che ben risaltano le capacità dei Fucilieri di Marina. I Fucilieri di Marina che fanno parte del Plotone “Silent Drill” dimostrano un alto spirito di corpo e voglia di migliorarsi continuamente per raggiungere livelli di precisione degni dei colleghi oltre Oceano. Il Plotone “Silent Drill” è una peculiarità che rappresenta la Marina Militare nelle manifestazioni di maggiore interesse nazionale contribuendo, con le sue dimostrazioni, alla visibilità della forza armata, anche là dove il mare non arriva.

Immagini: Aviation Report / Gianluca Vannicelli