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Alexandre Ceccacci: il bilancio dei primi sei mesi alla guida di Airbus Helicopters Italia

Alexandre Ceccacci
Alexandre Ceccacci direttore generale di Airbus Helicopters Italia

Buongiorno Ingegner Ceccacci e grazie per averci concesso questa nuova intervista.

AR- Ci eravamo ripromessi che ci saremmo risentiti dopo sei mesi e noi siamo di nuovo qui, a parlare con Lei di elicotteri e soprattutto dell’azienda che Lei rappresenta, Airbus Helicopters Italia. Prima di tutto, ci eravamo lasciati con l’intento che, dopo sei mesi, ci avrebbe concesso un’intervista in italiano: come va con la nostra lingua? Direi bene, dall’ultima volta che ci siamo visti ho fatto notevoli progressi e sto continuando le lezioni di italiano, la mia motivazione è ancora la stessa!

AR- Sei mesi sono pochi per fare un bilancio del tuo lavoro, lo sappiamo, ma come sta andando la Sua avventura da General Manager di Airbus Italia? Sì sei mesi sono pochi e, tra l’altro, mi sono trovato quasi subito a dover affrontare questa terribile pandemia. Nonostante la situazione senza precedenti dovuta al coronavirus, l’attività nei nostri siti a Verona e a Trento non si è mai fermata. Siamo stati in grado di garantire i servizi di manutenzione degli elicotteri dedicati all’emergenza. Abbiamo inoltre consegnato due elicotteri H125. Speriamo ora di uscire definitivamente da questa emergenza e di ripartire con rinnovato slancio.

AR- Ad HEMS 2019 avevamo detto di vederci di persona presso la vostra sede ma poi è arrivato lui, il virus che ha cambiato radicalmente le nostre vite ed il modo di approcciarci non solo al nostro lavoro, ma anche al nostro quotidiano: quale è stato l’approccio di Airbus al Covid 19? Da sempre la sicurezza è un valore fondamentale per Airbus. In un periodo come questo, lo è stato ancora di più, e la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, clienti e fornitori è la nostra priorità. Fin dal 23 febbraio abbiamo adottato al nostro interno tutte le misure di sicurezza, ben prima che fossero raccomandate a livello governativo, e devo dire che è stata una decisione molto saggia, visto che nessun caso di covid-19 è stato ad oggi riportato nel ns. team.  

Sappiamo che alcuni vostri clienti, con l’aiuto di una azienda italiana, si sono “rimboccati le maniche” come si dice qui in Italia, ovvero dati da fare, per modificare le proprie macchine e renderle più sicure per affrontare l’emergenza: cosa può dirci in merito? Sì confermo, il nostro cliente Babcock MCS Italia, principale operatore nei servizi di elisoccorso in Italia, ha infatti installato su un elicottero H145, per la prima volta in Italia, una paratia per la separazione della cabina di pilotaggio dal comparto sanitario. La paratia, realizzata insieme all’azienda italiana Mecaer Aviation Group, consente il trasporto in elicottero di pazienti affetti da Covid-19, garantendo così l’isolamento della cabina di pilotaggio, per rispettare la normativa che regola questo tipo di trasporti sanitari.
Anche all’interno del nostro team in Helicopters Italia siamo in contatto con le autorità preposte per sviluppare soluzioni tecniche a supporto degli operatori. A livello centrale è stato creato un team dedicato di esperti Airbus EMS per fornire consulenza ai clienti che lavorano in prima linea.
Sono state introdotte sul mercato soluzioni protettive che proteggono i piloti e gli equipaggi dalla contaminazione, eliminando o riducendo i tempi di risposta per la disinfezione degli elicotteri dopo il trasporto di un paziente COVID-19. Questi hanno preso la forma di dispositivi di isolamento del paziente, soluzioni di separazione cabina / cabina di pilotaggio, coperture protettive e linee guida per i disinfettanti, tra gli altri. Ad esempio, alcuni operatori europei hanno equipaggiato gli elicotteri H145 con alcuni sistemi di bio-contenimento, consentendo il trasporto di centinaia di pazienti COVID-19.

AR- La concorrenza con Leonardo è sempre molto sentita, ma sappiamo che il 145 pentapale sta tenendo testa ai vari AW139 e AW169. Cosa ci può dire in merito? La competizione con la concorrenza è sempre stimolante. Puntiamo a proporci sul mercato con il miglior prodotto per l’elisoccorso. Prossimo alla certificazione, il nuovo rotore 5 pale migliora il livello di comfort per i passeggeri e per i pazienti, con notevoli vantaggi dal punto di vista della salute. Per un paziente in condizioni critiche, mi creda, si tratta di un vantaggio che può davvero fare la differenza. L’innovativo rotore aumenta inoltre il carico utile di 150 kg e migliora ulteriormente le capacità di missione dell’aeromobile rendendo l’esperienza di volo molto più fluida. Altri vantaggi includono un valore D inferiore, che consente all’H145 di operare in aree più ristrette, una manutenzione semplificata e una maggiore disponibilità operativa.

AR- Ingegnere, tutti noi appassionati di volo e addetti ai lavori teniamo gli occhi sempre puntati su Flightradar24 e sappiamo che nei mesi scorsi un H160 è stato in visita in Italia: quand’è che avremo modo di vederlo più da vicino? Questa macchina riuscirà a mantenere le promesse di innovazione di cui tanto si è parlato? Come sa, ci sono diversi prototipi dell’H160 e può essere che durante un test di volo un prototipo abbia sorvolato l’Italia. Non sappiamo quando sarà possibile vederlo da vicino, questo dipende da diversi fattori, tra cui il risolversi di questa emergenza. Per quanto riguarda il mantenimento delle promesse di innovazione, direi che le ha già mantenute!
Con ben 68 brevetti, l’H160 integra le ultime innovazioni tecnologiche di Airbus Helicopters volte a offrire ai passeggeri un comfort superiore, grazie alle pale Blue Edge che riducono il rumore e all’eccellente visibilità esterna per passeggeri e piloti, per non parlare delle funzionalità di sicurezza aggiuntive fornite dall’Helionix flight envelope protection e dal carico di lavoro ridotto per i piloti.  È  l’elicottero della nuova generazione del prossimo decennio e ad oggi, il mezzo  tecnologicamente più avanzato nel panorama elicotteristico internazionale. Sarà certificato entro l’anno.

AR- Quanto successo nei mesi scorsi ci ha fatto capire che dovremmo rivedere radicalmente il nostro concetto di socialità e di mobilità, dagli aerei agli elicotteri e non ultimi i droni: quali sono i progetti futuri ma soprattutto qual è il concetto di mobilità per gli anni a venire per Airbus? Ci puoi svelare qualche anteprima? Il futuro del volo è elettrico, autonomo e a zero emissioni. In Airbus crediamo che l’innovazione possa contribuire ad un mondo più sostenibile. Adottando un approccio non convenzionale alle sfide di oggi, possiamo costruire l’aviazione sostenibile di domani.
Lavoriamo su sistemi di elettrificazione e propulsione ibrida per rendere i nostri aeromobili più puliti e silenziosi e crediamo anche che la mobilità aerea urbana possa contribuire a rendere le città più vivibili. Posso citare i dimostratori di veicoli su cui stiamo attualmente lavorando: CityAirbus è un dimostratore di tecnologia VTOL, cioè un velivolo a decollo e atterraggio verticale a breve distanza. È completamente elettrico, con quattro posti passeggeri ed ha eseguito il primo decollo a maggio 2019.
Racer invece è un dimostratore tecnologico, che mira a dimostrare che la sua particolare combinazione di un tradizionale rotore principale e di innovativi rotori laterali consente un volo veloce ed economico. Sviluppato nell’ambito del programma di ricerca europeo Clean Sky, Racer incorpora una serie di funzioni innovative e sarà ottimizzato per una velocità di crociera di oltre 400 km / h. Il programma ha superato il traguardo preliminare della revisione del progetto. Il primo volo è previsto per il prossimo anno.

Ingegnere è stato un piacere parlare con Lei, a nome della redazione di Aviation Report grazie per il tempo che ci ha dedicato.

Intervista a cura di: Emanuele Ferretti
Immagini: Airbus Helicopters Italia