Siamo andati all’”Airshow L’Aquila 2022”, un evento nato per celebrare la rinascita dell’Aeroporto, dopo il cambio di gestione che è avvenuto a fine 2020; per l’occasione Sunrise ha scelto partner d’eccezione, Aeroclub Rieti e HAG Historical Aircraft Group. Questa sinergia con il supporto fondamentale dell’Assessorato al Turismo del Comune dell’Aquila ha permesso la realizzazione del progetto di riportare l’Airshow a L’Aquila.
“Un’iniziativa unica nel suo genere – ha spiegato l’Assessore Aquilio – per questo abbiamo visto nella manifestazione un’importante opportunità̀ per proseguire nel percorso di incrementare l’attrattività turistica della città e del territorio che negli ultimissimi anni è aumentata in maniera esponenziale. La manifestazione è stata un’ottima occasione per mostrare a tutti i partecipanti le bellezze dell’Aquila e del circondario e un’occasione di svago per tutti gli aquilani desiderosi di condividere questi due giorni di festa”.
Numerosi i velivoli presenti alla manifestazione tra i quali segnaliamo il Piaggio P166 ex Aeronautica Militare di Giuseppe Anastasi che, con le sue 2 turboeliche Pratt & Whitney PT6A-121 in grado di sviluppare 615 shp ciascuna, ha colorato i cieli aquilani, emozionante il rombo dello YAK 52 di Gianfranco Caprai che con il suo motore radiale Vedeneyev M-14P a 9 cilindri in grado di sviluppare 360 CV, ha da dato prova di grande agilità. Per gli appassionati di acrobazia erano presenti il Sukhoi 31 di Guido Racioppoli, l’Extra 330LX di Simone Crisarà e il Pitts S2B – Maurizio Costa, aerei che, con le loro evoluzioni mozzafiato, hanno letteralmente catalizzato gli sguardi degli spettatori raccogliendo ovazioni e applausi
La vera chicca di questo airshow è stata la presenza di un SOKO G2A GALEB di Eduard Kovacic. Il Soko G-2 Galeb è un monomotore a getto da addestramento basico ad ala dritta prodotto dall’allora azienda iugoslava SOKO dagli anni sessanta agli anni ottanta. Primo velivolo a getto di progettazione nazionale ad entrare in produzione in serie, il Galeb venne utilizzato principalmente nelle scuole di volo della Jugoslovensko Ratno Vazduhoplovstvo i Protivvazdušna Odbrana, l’aeronautica militare della ex Iugoslavia, ma riscosse un interesse internazionale venendo acquistato anche dalla Libia e dallo Zambia. Questo jet monta un turbogetto Rolls Royce Viper 11 Mk 226 che gli garantisce una spinta di 11,1 kN con una velocità massima di 812 km/h. Vederlo esibirsi nei cieli abruzzesi è stato davvero emozionante,
Ma l’aereo che più mi ha colpito è stato il Boeing PT17 Stearman di Giovanni Carugno. Lo Stearman (Boeing) Model 75 è un aereo da addestramento monomotore biplano sviluppato dall’azienda aeronautica statunitense Stearman Aircraft nei primi anni Trenta, ed avviato alla produzione in grande serie dalla Boeing dopo la sua acquisizione. Monta un motore radiale Continental R-670-5 in grado di erogare una potenza di 220 hp (164 kW) che gli garantisce una velocità massima di 217 km/h. Per quanto mi riguarda è uno di quegli aerei in grado di emozionarmi, di farmi sognare, di farmi tornare indietro fino alla Seconda guerra mondiale quando questo aereo fu usato come addestratore principale per le forze aeree dell’esercito degli Stati Uniti.
“Airshow L’Aquila 2022” ha riportato il grande pubblico all’aeroporto di Preturo, un aeroporto quello aquilano, unico nel suo genere che ha ancora molto da dire e vuole tornare ad essere un luogo di ritrovo per appassionati di volo e non solo. Girando tra gli spettatori ho visto facce sorridenti ed entusiaste segno di una organizzazione meticolosa in grado di prestare attenzione ad ogni singolo dettaglio, davvero bravi!
Testo: Emanuele “Mané” Ferretti
Immagini: Andrea Caselli
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