Come riportato da molte agenzie di stampa internazionali, il gigante aerospaziale Airbus ha annunciato di ritirarsi dal bando di gara lanciato dal governo canadese per sostituire la sua flotta di anziani aerei da combattimento F-18 Hornet a causa, in particolare, dei requisiti di sicurezza dell’Aerospace Defence Command of America Nord (NORAD) ritenuti troppo costosi dal costruttore europeo. Una decisione che aumenterà le possibilità del rivale Lockheed Martin.
Airbus ha annunciato, in collaborazione con il Ministero della Difesa britannico, che il caccia Typhoon presentato dal consorzio europeo Eurofighter in sostituzione della flotta canadese di 88 F-18 Hornet non sarà più tra i candidati. I requisiti di sicurezza del NORAD impongono costi eccessivi sulle piattaforme le cui linee di produzione e manutenzione sono situate al di fuori del Canada e degli Stati Uniti, secondo quanto indicato da Airbus Defence and Space.
Inoltre, “le recenti importanti revisioni dei requisiti sui vantaggi industriali e tecnologici non valutano sufficientemente gli impegni fermi inclusi nell’offerta del Typhoon Canada” continua la dichiarazione. Il ritiro di Airbus e del suo Eurofighter Typhoon lascia il campo aperto agli altri tre candidati, vale a dire lo svedese Saab con il suo velivolo Gripen E, gli americani con il Lockheed Martin F-35 e la Boeing con l’F-18E/F Super Hornet.
Il governo canadese aveva annunciato a fine luglio 2019, tramite una RFP – Request For Proposals, che i partecipanti alla gara avranno tempo fino alla primavera del 2020 per presentare le loro proposte iniziali in Canada per una decisione che verrà presa all’inizio del 2022 e presumibilmente con il primo aereo atteso nel 2025. Questo contratto è stimato tra i 15 e i 19 miliardi di dollari e sarà l’investimento più significativo della Royal Canadian Air Force (RCAF) da quando furono acquistati gli F-18 Hornet più di 30 anni fa.
“Tutti i partecipanti saranno soggetti agli stessi criteri di valutazione e le proposte saranno rigorosamente valutate su elementi di merito tecnico (60%), costo (20%) e benefici economici (20%). Questo appalto attribuisce uno dei più alti coefficienti per benefici economici per il Canada nella sua storia. A tutti i fornitori sarà richiesto di fornire un piano di benefici economici pari al valore del loro contratto proposto, con il punteggio massimo assegnato solo ai fornitori che forniscono garanzie contrattuali“, aveva affermato il Public Services and Procurement and Accessibility canadese a fine Luglio 2019.
Il Canada ha tentato senza successo per quasi un decennio di acquistare dei sostituti per i suoi vecchi caccia F-18. L’ex amministrazione conservatrice aveva dichiarato nel 2010 che avrebbe acquistato 65 jet F-35 ma in seguito ha annullato la decisione, innescando anni di ritardi. Il governo di Justin Trudeau, quando entrò in carica alla fine del 2015, annullò l’acquisto dell’F-35 di Lockheed Martin per sostituire la sua flotta di vecchi CF-18, e decise di riproporre la gara di appalto. In risposta al ritardo, il governo di Justin Trudeau nel frattempo aveva annunciato a dicembre 2017 l’acquisto di 18 jet da combattimento F-18 usati dall’Australia per prolungare la vita della propria flotta di Hornet.
Il gruppo francese Dassault ha ritirato il suo Rafale dalla gara nel novembre 2018 perché, secondo varie fonti, il Canada aveva requisiti tecnici relativi alla sua appartenenza al gruppo di “Five Eyes” impossibile da soddisfare. La “Five Eyes” è un’alleanza dei servizi di intelligence di Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito.
La missione principale di questi nuovi velivoli sarà di pattugliare i cieli nordamericani in concerto con l’aeronautica militare americana come parte del collegamento NORAD tra Washington e Ottawa.