Airbus Racer Configuration Rendering
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Airbus Racer: Free Rider purosangue

Siete in auto e dietro di voi un’ambulanza si avvicina, cerca di arrivare il prima possibile a prelevare un ferito o lui è già a bordo e lo sta trasportando in ospedale. Ora, proiettate tutto questo nel cielo sopra di voi, a cinquecento metri sopra la vostra testa, dove l’ambulanza è un elicottero che sta andando a prelevare o sta portando un ferito grave in ospedale e come in un filmato, raddoppiate la velocità, con un’eliambulanza che sfreccia a quattrocento chilometri orari. Avete idea di quante vite umane in più, sarebbe possibile salvare!

Il mondo dell’aviazione ha avuto la sua evoluzione nell’ala rotante e ala fissa e ad ognuno il suo pregio e difetto. Con l’ala rotante abbiamo sempre avuto il vantaggio della versatilità; un mezzo che non ha bisogno di particolari piste o aviosuperfici dove poter atterrare, ma è sufficiente un parcheggio o una carreggiata di un’autostrada da cui poter decollare ed atterrare, di contro lo stesso mezzo è penalizzato per non avere la velocità di un velivolo ad ala fissa.

Con l’ala fissa invece abbiamo, velocita di crociera operativa, ma poca o nessuna versatilità, in questo caso per poter atterrare e decollare bisogna ricorrere a piste più o meno lunghe a seconda del mezzo in uso. Insomma un vantaggio ed una limitazione per entrambe.

Airbus ora, sta riscrivendo le regole del volo e del mercato che ne conseguirà, con un’idea tanto semplice quanto innovativa, dove velocità e versatilità operativa, si uniscono sotto lo stesso nome, il “Racer”. Nato, come dimostratore, dal prototipo dell’“X3” tra il 2008 e il 2010 per mostrare come sia possibile volare con un elicottero a velocità impensabili fino ad ora, lo “X3” raggiunse la velocita di 255 nodi, circa 400Km orari.

Classificato come “Compound Helicopter” (elicottero composto), l’Airbus Racer trae le sue origini da un convenzionale velivolo ad ala rotante ed uno ad ala fissa. Con un rotore principale portante come un normale elicottero e due box wing laterali, due eliche propulsive/spingenti alle loro rispettive estremità.

Le ali laterali con la loro portanza in fase di volo di crociera alla massima velocità, contribuiscono per il 50% nel sostenere il peso dell’elicottero questo permette di ridurre la velocita del rotore principale, assicurando regime subsonico alle tips delle pale del rotore principale anche a velocità del mezzo elevate, mentre le due eliche propulsive laterali  contribuiscono alla spinta, se erogata in forma simmetrica, o come anti-torque,  per contrastare la coppia del rotore principale o come sostituto del rotore di coda per la direzione.

Qui siamo letteralmente lontani dal concetto di “Tilt Rotor” (rotore basculante) con la sua complessa e pesante meccanica, qui ogni cosa e fissa. Due motori Safran Aneto in coppia, erogano la loro potenza ad una scatola cardanica, dove il rotore principale e le due eliche propulsive laterali sono collegate tra loro attraverso ingranaggi.

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Non c’è nessuna transizione meccanica nel passaggio tra volo su asse verticale e volo su asse orizzontale, semplicemente che in fase di decollo e atterraggio, il lavoro portante e affidato esclusivamente al rotore principale, ma una volta passato in volo orizzontale le due eliche propulsive contribuiscono alla spinta, che si traduce in velocita ed in crociera le ali laterali prendendo portanza alleggeriscono il lavoro portante del rotore principale.

Lo sviluppo del prototipo, non ha particolari difficolta tecniche, i test in corso sono principalmente strutturali dei materiali essendo il Racer composto da una cellula strutturale di tipo classico in metallo e rivestita con materiali compositi. Se proprio vogliamo cercare delle criticità, le uniche difficoltà nella realizzazione del prototipo del Racer, se di difficoltà si può parlare, sono più che altro di tipo organizzativo, visto che il Racer è parte di un programma Europeo di ricerca con più di quaranta partner, provenienti da tredici paesi, i quali hanno strumenti e modi differenti di lavorare ed armonizzare tutti quanti per la realizzazione di un unico progetto e la maggiore difficoltà.

Ad esempio, la fusoliera principale è assemblata in Romania, la coda in Spagna, le ali nel Regno Unito. Molte parti anche in Italia, come ad esempio il vano carrello, i carrelli e gli attuatori dei flaps. Tutto questo poi deve essere assemblato insieme alla perfezione e questa è la sfida maggiore che Airbus sta affrontando.

Ma dove è il vantaggio principale dell’Airbus Racer, rispetto ad un elicottero convenzionale? Semplice, è la velocità! La velocità prevista di circa 220 nodi (400Km per ora). Rispetto ad un elicottero convenzionale che ha una velocità media di 140 nodi, quindi più veloce di quasi il cinquanta per cento, o all’opposto se la velocita di crociera non dovesse essere una priorità, con la funzione “Eco-Mode” è possibile spegnere un motore in crociera e con l’altro alla massima velocità e possibile ottenere la massima efficienza, ottenendo una velocita di 180 nodi con un risparmio del 15/20% del carburante che si traduce oltretutto, in un range operativo maggiore.

Il Racer, nasce principalmente per uso civile, in particolare dove velocità e range operativo sono le priorità primarie, con l’obiettivo di coprire una distanza doppia in un’ora di tempo* rispetto ad un elicottero convenzionale, soprattutto lì dove la “Golden Hour” può fare la differenza per salvare la vita di una persona.

*Es: 30 minuti in andata e 30 minuti ritorno

  • RACER a 400 Km/h (220 nodi): possibile area di azione = 126 000 Km²
  • ELICOTTERO CONVENZIONALE a 257 km/h (140 nodi): possibile area di azione = 54 000 Km²

Se questo concetto operativo del Racer, sarà applicato a gran parte delle eliambulanze nel mondo, avremo come risultato, un range molto più alto degli elicotteri standard nei 20 minuti canonici delle linee guida, a beneficio delle operazioni di soccorso. Inoltre il Racer potrà svolgere missioni di polizia e da quest’anno è iniziato un programma di ricerca specifica nel settore militare, dove verranno fatti studi sulla velocità che potrebbe coinvolgere il Racer in ulteriori eventuali impieghi in ambito militare o di Law Enforcement.

Con il Racer, Airbus vuole dimostrare che l’elicottero può raggiungere alte prestazioni in velocità con bassi consumi e un eccellente range operativo e si prefigge l’obbiettivo di creare forte interesse nei possibili acquirenti. Il primo volo del Racer e previsto per fine 2023 e siamo certi che susciterà un notevole interesse sul mercato globale.

Testo: Simone Vicari
Immagini: Airbus