Airbus Helicopters ACH160
@ Airbus Helicopters / Adrien Daste

Airbus Helicopters H160: il futuro è qui e lo abbiamo testato in volo!

Da anni parliamo di questo elicottero che sulla carta è destinato a rivoluzionare il mondo degli elicotteri e della mobilità urbana, ma è davvero così? Per rispondere a questa domanda, lo scorso 27 settembre, ci siamo recati all’aeroporto di Bresso (MI) alla presentazione ufficiale dell’Airbus Helicopters H160 organizzata da Airbus Helicopters Italia.

L’H160 è stato progettato per essere un elicottero modulare per affrontare missioni che vanno dal trasporto offshore, all’aviazione privata e corporate, ai servizi medici di emergenza e al servizio pubblico fino alle operazioni militari. Il primo velivolo arriverà in Italia nel 2022 e sarà un ACH160, ovvero la versione VIP.

Prima di parlare della presentazione ufficiale conosciamo meglio questo elicottero e vediamo perché desta tanto interesse tra gli addetti ai lavori e non solo. Presentato ufficialmente il 3 Marzo 2015 all’Heli-Expo di Orlando, l’H160 integra ben 68 diverse tecnologie brevettate da Airbus Helicopters al fine di fornire un deciso cambiamento nell’esperienza del cliente, di questi i più interessanti sono le pale del rotore principale Blue Edge, che riducono l’impatto acustico del 50% e generano un sollevamento verticale di 100 kg in più rispetto a quello generato da pale convenzionali.

Un altro brevetto importante è l’innovativo rotore di coda Fenestron® inclinato di 12 gradi per una maggiore capacità di carico utile e il nuovo stabilizzatore biplano studiato per ridurre l’impatto aerodinamico delle manovre in volo a bassa velocità e in hovering, mantenendo la sua funzione di stabilizzazione in volo in avanti e aumentando la stabilità in avvicinamento.

A Bresso era presente l’elicottero ACH160 la versione del nuovo elicottero, prodotto dal colosso franco-tedesco, destinato ai voli d’affari e alla clientela VIP. Con il 20% di spazio in più per passeggero rispetto alla precedente generazione di elicotteri bimotori medi e finestrini più grandi del 35% rispetto ai suoi concorrenti, l’ACH160 ha la cabina più luminosa della sua classe e grazie alla sua guida eccezionalmente fluida e silenziosa in volo, stabilisce nuovi standard per l’esperienza dei passeggeri diventando il nuovo punto di riferimento per stile, prestazioni, competitività economica, manutenzione, sicurezza e comfort con un basso impatto ambientale.

L’avanzata tecnologia di climatizzazione dell’ACH160 permette un controllo preciso della temperatura e una qualità dell’aria della cabina ottimale con un ricambio d’aria altamente efficiente. Nella versione ACH160 Exclusive, l’illuminazione dell’ambiente contribuisce inoltre a ridurre la fatica. Oltre alla sua gamma di interni eleganti, che comprende soluzioni su misura, l’ACH160 è dotato dell’avanzato sistema avionico digitale Helionix di Airbus che assicura una gestione serena e il massimo livello di sicurezza.

Sicurezza: è la prima parola che sento nominare in quel di Bresso dai tecnici Airbus appena si inizia a parlare dell’H160. Di solito quando si presenta un nuovo prodotto si parla principalmente di prestazioni, comfort e design invece stavolta è diverso, stavolta la parola ridondante è “sicurezza”, accompagnata da “sostenibilità”, “design” e “tecnologia”! Mi compiaccio di questo approccio: se c’è una cosa che ho imparato in vent’anni di esperienza aeronautica è che la sicurezza viene prima di tutto, “safety first” si dice.

Sicurezza unita a una profonda innovazione, innovazione che ritroviamo non solo nei 68 brevetti di cui tanto si è parlato ma anche nella filosofia costruttiva e manutentiva di questa macchina, una filosofia destinata a far scuola nei decenni a venire e che segna il salto di qualità per Airbus Helicopters.

Alexandre Ceccacci ci ha confermato che l’elicottero è stato già certificato in per molte tipologie di missioni per le quali è stato sviluppato, tra le quali il trasporto VIP, l’elisoccorso HEMS ma anche la versione militare, la H160M, che è già oggetto di uno sviluppo contrattuale da parte delle forze armate francesi per circa 150 esemplari. Per Ceccacci il 160 è la macchina per i prossimi 50 anni ed è in grado di coprire tutti i segmenti elicotteristici. Alla domanda su qual è l’obbiettivo di vendita annuo sul mercato italiano, Ceccacci ci ha risposto che ad oggi l’ambizione è un elicottero per anno, “un elicottero grande per un mercato ristretto come quello italiano, ma pensiamo che uno per anno lo possiamo fare, abbiamo firmato per un elicottero l’anno scorso, ora abbiamo ancora tre mesi per chiudere il secondo.” Sul mercato VIP italiano, Airbus pensa di poter vendere tra le 10 e le quindici macchine.

Tutta questa eccellenza ingegneristica è unita a un eccellente design esterno con il muso probabilmente ispirato dalla forma della testa di una vipera e con gli interni sobri ma molto eleganti frutto della miglior manifattura italiana che dà quel tocco di prestigio ad una macchina di per sé già molto bella. Le parole sono sempre molto belle ma per dire se un prodotto è valido o meno esiste un solo modo: provarlo!

In volo con l’elicottero Airbus Helicopters H160

Appena saliti a bordo subito si apprezza la cura degli interni realizzati dalla Mecaer Aviation Group e la spaziosità della cabina che permette anche ad uno alto 190 cm come me di star comodo. L’emozione schizza a mille quando il portellone si chiude e le turbine si accendono, per un attimo mi sento come uno scolaretto il primo giorno di scuola, ho parlato più volte di questo elicottero, l’ho visto crescere fin dagli albori quando sentii pronunciare la sigla “X4” senza sapere nemmeno cosa fosse ed oggi, anni dopo, sono qui, cuffie in testa e cinture ben allacciate, a volare con questo concentrato di tecnologia!

L’H160 si solleva delicatamente da terra e io non posso non pensare alla faccia compiaciuta di Alexandre Ceccacci quando due anni fa mi parlò di questo elicottero, ne parlava quasi fosse un figlio che aveva segnato il gol decisivo, lo ricordo bene quello sguardo, fiero e orgoglioso ma al tempo stesso umile. Ebbene a distanza di due anni posso dirlo: aveva ragione! Aveva ragione di essere fiero ed orgoglioso di questo elicottero, un mezzo veloce, silenzioso, innovativo, comodo, sostenibile e con una elettronica estremamente sofisticata ma sicura.

Il pilota ci invita a togliere le cuffie e con mio immenso stupore mi accorgo che il rumore all’interno della cabina è molto basso tale da poter parlare tranquillamente con i mei colleghi e godermi un’esperienza di volo unica nel suo genere. Bassi livelli sonori e vibrazioni pressoché assenti, il tutto unito a dei sedili in pelle comodi ed avvolgenti e un frigobar dove alloggiare una bottiglia di champagne … lo ammetto, per un attimo mi sono sentito un grosso manager, ma che ci volete fare: in un elicottero così è normale sentirsi importanti e poi sognare non costa nulla!

In mezz’ora di volo abbiamo provato diverse condizioni e assetti di volo ma la risposta dell’elicottero è sempre stata precisa e sicura senza sbavature o incertezze, si vede che in Airbus Helicopters hanno lavorato molto per sviluppare questo elicottero.

Personalmente penso che l’H160 abbia segnato un punto di svolta per Airbus Helicopters e per il settore in generale così come vent’anni fa fece l’AW139, una sana competizione fatta a colpi di brevetti e tecnologie innovative che sta permettendo a tutti noi di avere elicotteri sempre più efficienti, performanti ma soprattutto SICURI!

Un sentito ringraziamento ad Airbus Helicopters Italia e all’Ingegner Alexandre Ceccacci, General Manager di Airbus Helicopters Italia.

Testo: Emanuele “Mané” Ferretti
Immagini: Airbus Helicopters / Adrien Daste; Aviation Report / Emanuele Ferretti