Secondo quanto riportato dalla Reuters gli investigatori che indagano sull’esplosione di un motore sull’Airbus A380-861 di Air France il 30 settembre 2017 stanno studiando un possibile difetto di fabbricazione in una parte del motore recentemente recuperata dai ghiacci della Groenlandia in una mossa che potrebbe innescare controlli urgenti su dozzine di superjumbo di Airbus. Il velivolo, che si trovava in volo a 150 km a sud-est di Paamiut in Groenlandia fece un atterraggio di emergenza alla base aerea di Goose Bay in Canada.
L’attenzione di questa un’indagine di due anni sull’esplosione a mezz’aria sulla Groenlandia, che ha lasciato l’aereo che trasportava più di 500 passeggeri con la parte anteriore di un motore mancante, è passata alla parte del compressore recentemente recuperato. La parte in lega di titanio è il fulcro di un compressore largo 3 metri sui motori, GP7000, costruiti per il più grande aereo di linea del mondo da Engine Alliance, con sede negli Stati Uniti, di proprietà di General Electric e Pratt & Whitney.
Questa sezione del compressore è rimasta sepolta dalla calotta di ghiaccio della Groenlandia dal settembre 2017 quando uno dei quattro motori del volo 66 dell’Air France iniziò bruscamente a perdere pezzi lungo il tragitto da Parigi a Los Angeles. Alcuni dei frammenti del motore sono stati recuperati dai ghiacci lo scorso giugno 2019 dopo una ricerca radar aerea ad alta tecnologia. Sempre secondi fonti della Reuters gli esperti dell’agenzia francese BEA per gli incidenti aerei ha dichiarato di aver scoperto una “frattura da fatica sotto la superficie” sulla parte recuperata e che il costruttore del motore stava preparando i controlli. La crepa dovrebbe essere collegata ad un sospetto difetto di fabbricazione e hanno affermato che i controlli, da eseguire urgentemente su motori che hanno effettuato un certo numero di voli, avrebbero influenzato dozzine di aviogetti a due piani.
Engine Alliance è uno dei due fornitori di motori per l’Airbus A380 insieme alla britannica Rolls-Royce. I suoi motori alimentano un totale di 152 velivoli o poco più del 60 percento dei 237 Airbus A380 in servizio. Oltre ad Air France, le altre compagnie aeree che gestiscono l’A380 con propulsori Engine Alliance includono Emirates di Dubai, Qatar Airways, Etihad e Korean Air.