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Aeronautica Militare: intervista al Colonnello Chiriatti comandante del 41° Stormo di Sigonella

Durante l’esibizione delle Frecce Tricolori tenuta sui cieli di Sigonella lo scorso mese di agosto, abbiamo incontrato il Colonnello Gianluca Chiriatti, Comandante il 41° Stormo e l’Aeroporto di Sigonella AB, con cui abbiamo scambiato “due chiacchiere” tra una battuta ed un caffè … pur conoscendo il Colonello Chiriatti, abbiamo avuto modo di apprezzare il militare per le qualità indiscusse dimostrate, ma soprattutto l’uomo per quel modo d’intendere e coniugare professione ed umanità vestendo una tuta di volo!

Aviation Report: Colonnello Chiriatti sono trascorsi due anni dal suo insediamento quale Comandante il 41° Stormo e la Base aerea di Sigonella … in procinto di lasciare il comando, cosa può dirci di questo tempo trascorso a Sigonella?

Colonnello Chiriatti: Ritengo un onore essere il Comandante del 41° Stormo e di Sigonella AB: mi reputo privilegiato ad aver avuto l’opportunità di conoscere i meravigliosi profumi e colori della Sicilia, nonché l’umanità della popolazione siciliana e la professionalità del personale che opera sulla base.  In questi due anni ho improntato la mia azione di Comando ponendo al centro la persona ed ispirandomi ai semplici ma eternamente nobili valori di integrità, chiarezza e rispetto.  Ritengo che un Comandante debba fornire la visione e creare il sano clima di lavoro, in cui poi ognuno possa esprimere in modo leale, genuino e propositivo le proprie idee ed il proprio potenziale.

Una sfida da assaporare quotidianamente, quindi, non certo per il fatto che come pilota provengo da un pregresso operativo diverso, ma semplicemente perché da Comandante la prospettiva è necessariamente peculiare: entusiasmo, curiosità, voglia di imparare a conoscere e migliorare i rapporti, le dinamiche di gestione tra tutti gli attori coinvolti.  Tenendo a mente che il fine è di garantire il raggiungimento degli obiettivi di ciascuno, o più semplicemente, il nostro compito istituzionale: la sicurezza della Nazione e dei cittadini. Comandare Sigonella AB ed il 41° Stormo è stata una straordinaria ed irripetibile esperienza di vita, che mi ha fatto maturare come Ufficiale e come uomo, regalandomi enormi soddisfazioni e sentimenti veri.

AvRep: Colonello quali sono state le “sfide” che ha dovuto affrontare e risolvere in qualità di Comandante?! Un momento o un evento particolare?

Colonnello Chiriatti: La base di Sigonella è una realtà dai tratti peculiari e poliedrici, intrisa di molteplici attività la cui delicatezza, risonanza e complessità ne indica la rilevanza, per l’Aeronautica Militare e per tutto il nostro Paese.  Oltre al 41° Stormo che svolge principalmente attività di sorveglianza marittima con i velivoli P-72A, ospita anche vari reparti nazionali quali il 61° Gruppo Volo APR, l’11° Reparto Manutenzione Velivoli, il 304° Servizio Tecnico Distaccato Infrastrutture altre unità dell’Aeronautica Militare, distaccamenti della Marina Militare ed unità dei Carabinieri;  ed una forte presenza internazionale, quale declinazione concreta di molteplici accordi governativi, con la NATO AGS Force, i distaccamenti aerei di Polonia e Lussemburgo nell’ambito di EUNAVFORMED (Irini, e prima Sophia), nonché la Stazione Aeronavale della Marina USA (NASSIG), con oltre 30 reparti ed unità presenti, che ne fanno la più importante del Mediterraneo.

Tanti attori, funzioni, comandi e partnership che si interfacciano, tra loro e verso l’esterno, attraverso una fitta e pulsante rete di relazioni, tese all’efficace ed efficiente raggiungimento delle rispettive missioni.  Senza dubbio alcuno la sfida più impegnativa, e pertanto avvincente, è stata il mantenimento dell’equilibrio nel bilanciare, coordinare e gestire le diverse richieste dei reparti.  Grazie all’ampiezza e profondità di pensiero, all’attenzione ai particolari ed al tatto nei rapporti da parte di tutti La mia sfida principale è stata affidare alla persona giusta o al reparto con cui le persone si sono relazionate, le esigenze si sono trasformate in risultati operativi tangibili.

Altra sfida è stata quella dell’incremento della piena capacità operativa dell’assetto P-72A, che in qualità di pilota e Comandante del 41° Stormo ha assorbito una parte del mio tempo e mi ha ricordato che ,oltre la parte burocratica e operativa legata al comando, sono un pilota e per un pilota trovarsi in “sella” ad un nuovo destriero è sempre un’esperienza unica ed irripetibile… devo ammettere che il P-72A mi ha ripagato delle “attenzioni” che gli ho rivolto.

I momenti da ricordare hanno costellato ogni singolo giorno di questi due “anni siciliani” sia come Comandante che come persona.  Da credente, ricordo il Giubileo Lauretano durante il quale, dal 24 Gennaio al 14 Febbraio 2020, l’effige Sacra della Madonna di Loreto ha raggiunto in pellegrinaggio le diverse realtà dell’AM e delle Diocesi della Sicilia centro-orientale, incontrando i devoti nel contesto della circoscrizione Aeronautica, facente capo al Comando Aeroporto di Sigonella, comprendente le provincie centro orientali della Sicilia (Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta).

La presenza dell’effige Sacra Lauretana in Sicilia è stata un’occasione di unione e partecipazione tra il personale dell’Aeronautica Militare e tutti i Cittadini; abbiamo avuto la possibilità di celebrare e venerare, da privilegiati, da molto vicino, la nostra Celeste Patrona; il Giubileo Lauretano è un’opportunità che ci consente di ricordare quelli che sono i principi che muovono le Istituzioni, rendendole unite e al fine di rendere al Paese il servizio migliore”.

AvRep: Colonnello, a proposito di P-72A… in questi due anni sotto il suo comando come procede lo sviluppo della piena capacità operative del nuovo assetto in dotazione all’88° Gruppo ormai dal Novembre 2016… si ritiene soddisfatto del lavoro fin ora svolto e perché? 

Colonnello Chiriatti: Soddisfatto? Senza dubbio Si… in qualità di Comandante il reparto mi sento abbastanza soddisfatto del lavoro fin ora svolto da tutto il personale, navigante e non, per la professionalità dimostrata nel raggiungere gli obiettivi prefissati. In questi due anni l’assetto P-72A è cresciuto notevolmente, riscuotendo apprezzamenti in ambito nazionale ed internazionale… mi riferisco non soltanto al velivolo, ma a tutti quegli elementi che entrano in gioco, quali ad esempio gli equipaggi, le pubblicazioni operative/addestrative, la componente manutentiva: elementi che hanno lavorato in sinergia, imparando ed insegnando a proiettarsi verso il pieno utilizzo delle capacità operativa.  Come sempre la soddisfazione degli obiettivi raggiunti non può e non deve essere considerata un traguardo ma uno stimolo per migliorarsi; per questo motivo ci aspettiamo di poter incrementare ulteriormente le capacità operative, sia del reparto che dell’assetto, con l’arrivo dell’ultimo velivolo il quale completerà la flotta acquisita dalla Forza Armata.

AvRep: Comandante Chiriatti che tipo di contributo ha fornito e continua fornire Sigonella   AB per questa emergenza COVID 19 sia in abito militare che in quello civile?

Colonnello Chiriatti: L’Aeroporto di Sigonella ha continuato a fornire le consolidate capacità operative espresse quotidianamente dai vari reparti – nazionali e stranieri – presenti sul proprio sedime, che di per se non contemplano coinvolgimento diretto nell’emergenza sanitaria. Tuttavia, proprio per le eclettiche capacità espresse ed il forte legame con il territorio, la base ha dato un contributo sostanzioso alle varie esigenze locali.  

Ad esempio, i nostri controllori del traffico aereo hanno gestito il flusso in arrivo e in partenza dei numerosi voli sanitari in arrivo su Catania Fontanarossa, sia dell’Aeronautica Militare che di altre Forze Armate e Corpi dello Stato. In sostanza, per gli Enti dell’Aeronautica Militare così come per tutte le altre Forze Armate, non c’è stato un vero “lockdown”: non abbiamo mai interrotto la nostra attività istituzionale, il nostro impegno a garantire le funzioni essenziali di difesa e sicurezza assegnateci per legge.

A queste abbiamo aggiunto e affiancato, sempre con generosità e dedizione, un significativo supporto alle istituzioni ed alla Protezione Civile a sostegno della popolazione, applicando ed attagliando – talvolta precorrendole – tutte le misure e le precauzioni di protezione e di sicurezza che le norme dispositive ed il buon senso ci hanno indicato.

AvRep: Colonnello per circa 3 mesi tutta la Nazione è stata in “lockdown” sanitario a causa della dichiarata pandemia, e ancor oggi è in stato d’emergenza… chi come Lei indossa le “stellette” che responsabilità reale sente sulle spalle?

Colonnello Chiriatti: Essere d’esempio, trasmettendo il messaggio di fiducia: occorre continuare ad operare, a tutela del futuro dei nostri figli e del nostro Paese.  Personalmente significa sentirsi addosso qualche responsabilità in più. Oltre che come padre e come marito, ho il dovere di assicurare alle centinaia di uomini e donne alle mie dipendenze ed a tutte le realtà operanti dall’Aeroporto di Sigonella di poter agire in serenità e totale sicurezza, così da assicurare i compiti istituzionali previsti dalla “mission” del Reparto. 

AvRep: Colonnello siamo certi che fattore determinante è stata, e continua ad essere, la messa in sicurezza del personale militare e civile operante in una grande base come Sigonella che ospita così tanti reparti operativi nazionali, USA e NATO; può descriverci che tipo di prevenzioni avete e continuate ad adottare sia per il personale che le strutture ed eventuale “accoglienza”?

Sin dalle prime avvisaglie di emergenza, abbiamo adottato una serie di misure incrementali e modulari, in linea con la normativa nazionale e regionali per fronteggiare la possibile diffusione del virus. In sintesi, abbiamo introdotto azioni di contenimento del rischio, adeguando le nostre procedure operative al fine di garantire comunque l’attività operativa richiesta. 

La rilevazione della temperatura corporea prima di entrare in Aeroporto, la chiusura di alcune aree comuni non essenziali, la distribuzione di adeguati DPI sono solo alcune delle misure adottate. Inoltre, abbiamo tempestivamente costituito una Task Force locale che si è occupata di valutare costantemente la situazione, individuare soluzioni attagliate al nostro contesto e monitorare continuamente che le misure adottate fossero implementate perfettamente. Particolarmente nel periodo del lock-down, gli ingressi in Base erano ridotti all’essenziale, sempre per motivi strettamente di servizio ed operativi.

AvRep: Per quali tipologia di missione è “taskato” il 41° Stormo?

Colonnello Chiriatti: Il Reparto si occupa principalmente di pattugliamento, ricognizione, ricerca e soccorso in ambito marittimo. Il velivolo P-72A possiede una suite di sensori di ultima generazioni che ci consentono di svolgere le nostre attività con estrema precisione ed efficienza; le caratteristiche tecniche e la professionalità degli equipaggi consentono lo svolgimento di altre tipologie di missioni, quali ISR anche a supporto di altri dicasteri. 

AvRep:Cosa prevede la “fase 2” per il 41° Stormo e Sigonella AB?

Colonnello Chiriatti: Noi, come tutta la Forza Armata, abbiano dovuto continuare ad operare adeguandoci in itinere, e di fatto non abbiamo mai vissuto una reale chiusura di ‘’fase 1’’. 

L’attività operativa ha mantenuto livelli elevati anche in piena emergenza sanitaria, pertanto, attualmente, non abbiamo pensato di “allentare” le misure precauzionali, ma piuttosto di adeguarle con attenzione e tempestività alle mutate condizioni. Siamo e saremo sempre allineati con le direttive nazionali e regionali, alla luce della “mission” da garantire: l’augurio è di tornare progressivamente a quella vita lavorativa e familiare che conosciamo come normalità.

AvRep: Comandante professionalmente cosa le resterà di questa esperienza in emergenza che ha interessato lei e Suo Reparto?

Colonnello Chiriatti: La consapevolezza di svolgere un lavoro fondamentale per il Paese, anche e soprattutto in momenti di grande difficoltà. E la soddisfazione di essere il Comandante di donne e uomini che, proprio nella difficoltà collettiva, hanno dato il massimo per offrire il loro contributo quotidiano, con passione e discrezione.  

AvRep: Lei oltre ad essere militare è anche marito e papà; come concilia la sua vita professionale in piena emergenza COVID-19  con la vita familiare? Ha mai avuto timore per la sua famiglia?

Colonnello Chiriatti: Gestire una realtà complessa come Sigonella richiede una dedizione completa: il comandante è il cardine a cui tutti guardano e deve essere sempre presente, anche se non sempre fisicamente. Nei periodi di emergenza, tale prospettiva è ancora più sentita, poiché le situazioni che affiorano vanno gestite in modo dinamico: occorre ascoltare i collaboratori, decidere ed agire con pragmatismo. Ho la fortuna di avere una famiglia meravigliosa, che ha pazientemente condiviso questa mia scelta di vita.  Onestamente ho ed abbiamo avuto grande rispetto per il rischio intrinseco della situazione, ma non il timore di affrontarla.

AvRep: Colonnello come siete riusciti a coniugare il binomio sicurezza/operatività degli equipaggi coinvolti in queste missioni, “costretti” ad operare in spazi limitati come quelli della carlinga di un velivolo militare; può descriverci che tipo di prevenzioni avete e continuate ad adottare “on board”?

Colonnello Chiriatti: Il velivolo P-72A in assetto operativo è formato da un equipaggio di 9 persone (Piloti, Mission System Operators ed On-Board Technicians) ed inevitabilmente non è possibile mantenere le distanze sociali previste per limitare la diffusione del virus. Tuttavia, l’attività operativa non può fermarsi e la Forza Armata ci ha fornito tempestivamente mascherine, gel igienizzante e guanti monouso per poter operare in totale sicurezza sanitaria.

AvRep: La scelta di essere pilota in AM è già di per sé una scelta importante di vita, ma in questo momento storico assume un’importanza ed una valenza davvero impegnativa; cosa significa per lei volare in emergenza COVID-19?

Colonnello Chiriatti: Quando la maggior parte della popolazione italiana rimaneva in casa per limitare la diffusione del virus noi, come ogni giorno, ci recavamo a lavoro con lo stesso spirito e la stessa tenacia di sempre, consapevoli di svolgere un’attività utile al Paese… Ciò mi reso ancora più consapevole dell’importanza del lavoro che svolgiamo.

AvRep: Colonnello cosa si prova a fine turno, dopo una lunga giornata volata in piena emergenza?!

Colonnello Chiriatti: Normalmente un volo operativo di oltre 6 ore ha un discreto carico di stress, ma l’esperienza acquisita e l’addestramento continuo ci consentono di gestirlo e renderlo di fatto una risorsa: aumenta il livello di attenzione nell’affrontare e gestire il rischio.  In piena emergenza sanitaria vi era un fattore in più di stress, il pensiero della possibile contrazione e propagazione del virus, ma grazie alle misure di sicurezza adottate, sia in volo che a terra, unite alla professionalità del personale ha sempre portato alla corretta riuscita della missione assegnata.

AvRep: Colonnello può descriverci un momento, o una missione, estremamente difficile durante questa lunga ed impegnativa emergenza?

Colonnello Chiriatti: Un ricordo particolarmente intenso è legato al pomeriggio del 29 Aprile; durante una missione di pattugliamento marittimo nel settore sud della Sicilia ci è stato ordinato di dirigere rapidamente a largo di Crotone per prendere parte alle operazioni SAR mirate alla localizzazione dei membri dell’equipaggio di un assetto ad ala rotante della Marina Militare Canadese, purtroppo da poco precipitato.

Il nostro P-72A è ottimizzato per affrontare missioni del genere grazie alle attrezzature specifiche che imbarca, quali zattere autogonfiabili di salvataggio, fumogeni ed altro, ma la procedura per lo sgancio delle attrezzature prevede l’apertura del portellone con conseguente depressurizzazione dell’assetto. In tali condizioni, la concomitanza della forte carica emotiva dovuta alla reale condizione operativa con colleghi in pericolo di vita, la lunga durata della missione di ricerca, la condizione operativa del velivolo non condizionato e l’operare con i DPI indossati, ha reso la missione particolarmente impegnativa; se a ciò si aggiunge che tutta l’operazione si è svolta attuando sempre le norme di sicurezza sia proprie della missione che sanitarie, il quadro risulta decisamente particolare.

In queste circostanze la preparazione e il l’affiatamento tra tutti i membri dell’equipaggio è il fattore determinate che ti consente di portare a termine la missione assegnata. 

AvRep: Colonnello, ha mai avuto paura di contrarre l’infezione durante le missioni svolte in emergenza sanitaria?

Colonnello Chiriatti: No paura no, rispetto sì. Un pilota militare è addestrato ad operare identificando, valutandoe e gestendo il rischio: indubbiamente, il rischio è intrinsicamente collegato all’attività di volo. normalmente con il timore. E si è sempre consapevoli che, per quanto la missione sia curata nel minimo dettaglio, esiste sempre un coefficiente di rischio incognito. La preparazione, l’addestramento e l’esperienza sicuramente hanno il compito di abbassare la percentuale del coefficiente di rischio, anche se a volte il fato ha posto degli ostacoli aggiuntivi, no pianificabili.

Durante l’emergenza sanitaria abbiamo usato la stessa prospettiva, integrando nella gestione del rischio questo ostacolo certamente non pianificato e dai contorni incogniti: abbiamo fatto del nostro meglio, con la consapevolezza di poter contrarre il virus nonostante le misure precauzionali, ma sempre sicuri della corretta riuscita della missione – indispensabile per la sicurezza del Paese.

Colonnello A.A.r.n.n. Pilota Gianluca CHIRIATTI

Arruolato in Aeronautica nel 1990, con il Corso Marte IV, ha conseguito il brevetto di pilota militare nel 1995 presso l’Euro-NATO Joint Jet Pilot Training (ENJJPT) della Sheppard Air Force Base – Texas (USA). Assegnato al 51° Stormo di Istrana (TV) su velivolo AM-X, ha ricoperto diversi incarichi tra i quali Addetto al Nucleo Tattiche Operative del 103° Gruppo Volo e Comandante della 210ª Squadriglia dello stesso 103° Gruppo.

Durante la sua permanenza al 51° Stormo ha preso parte alle operazioni sui cieli della Ex-Jugoslavia, prestando servizio come Ufficiale FAC presso la Brigata Multinazionale a Sarajevo, e all’operazione “Allied Force” sul Kosovo. Nel 2000, dopo aver frequentato il Corso Normale presso la Scuola di Guerra Aerea di Firenze, è stato inviato presso l’ENJJPT di Sheppard AFB (Texas) dove ha svolto l’incarico di Istruttore Volo e di Valutatore STAN/EVAL su velivolo T-38A.

Nel 2003, è stato assegnato al 32° Stormo di Amendola (FG) – su velivolo AM-X/XT del 101° Gruppo Volo OCU – ricoprendo inizialmente l’incarico di Capo Sezione Conversione Operativa e, dal 2006 al 2008, di Comandante. All’esperienza operativa sono seguiti l’incarico di Capo della Sezione “velivoli attacco al suolo” del 4° Reparto Logistica dello Stato Maggiore Aeronautica a Roma e, nel 2009, l’assegnazione presso il Joint Strike Fighter Program Office (JSFPO) di Arlington, Virginia (USA), con l’incarico di Assistant National Deputy per l’Italia, fino al 30 agosto 2012.

Rientrato in Italia a settembre 2012, ha assunto l’incarico di Direttore del Centro d’Eccellenza per Aeromobili a Pilotaggio Remoto, posto alle dipendenze dello SMA PIANI, con sede ad Amendola (Foggia) e dal 2015 a Roma presso lo SMA LOG, ha ricoperto l’incarico di Vice Capo del 3° Ufficio, “Programmi e Tecnologie UAS”, frequentando nel contempo il 128° Senior Course presso il NATO Defence College.

Nel 2017, ha comandato l’Italian National Contingent Command Air Kuwait presso la Base Aerea di Ali Al Salem – contingente aereo italiano impegnato nell’operazione Inherent Resolve in teatro iracheno e a marzo 2018, è stato trasferito al Comando Squadra Aerea dove si è occupato del programma “Trasformazione in Quinta Generazione”.

Da 13 novembre 2018 al 29 settembre 2020, è stato Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella. Dall’ottobre 2020, è ritornato a Roma allo Stato Maggiore del Comando Squadra Aerea.

Col. Gianluca Chiriatti

Il Col. Chiriatti ha all’attivo oltre 3000 ore di volo, di cui 1500 su AM-X/XT.  E’ abilitato al pilotaggio dei veivoli Twin Astir, SF260, MB339A, T-37, T-38, AM-X/XT, P-72A e ha le seguenti qualifiche: Istruttore di Volo e Valutatore sul veivolo T-38A, Istruttore Tattiche Operative, Capo Formazione, Chase su veivolo AM-X/XT, Package Commander.

E’ insignito delle seguenti onorificenze:

  • Croce d’Oro per Anzianità di Servizio;
  • Medaglia Aeronautica di lunga navigazione aerea (Oro);
  • Croce commemorativa per la missione militare di pace in Bosnia;
  • Medaglie NATO per le operazioni in Ex-Jugoslavia;
  • Medaglie NATO per le operazioni in Kosovo;
  • Distintivo per il personale di volo che ha partecipato ad azioni belliche (Argento),
  • Nastrino di merito per il servizio svolto presso lo Stato Maggiore Aeronauitca;
  • Meritoriuos Service Meadal conferita dal Presidente degli USA per il servizio presso il JSFPO di Arlington;
  • Air Force Achievement Medal dell’USAF per il servizio n teatro per l’operazione Inherent Resolve;
  • Medaglie UE per la partecipazione all’operazione EUNAVFORMED ”SOPHIA” (support e operation);
  • Medaglie UE per la partecipazione all’operazione EUNAVFORMED ”IRINI” (support e operation);
  • Medaglia Militare al Merito di Lungo Comando (Bronzo).

L’autore ed Aviation Report esprimono il loro ringraziamento per la disponibilità e fattiva collaborazione a SMA Ufficio Pubblica Informazione ROMA. Col. AArnn  Pil. Gianluca Chiratti Comandante Sigonella AB e 41° Stormo, per la disponibilità e squisita cortesia nel rispondere alle nostre domande. Al Ltg Carmelo Savoca dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale del 41° Stormo nostro insostituibile anfitrione. Un particolare grazie a tutto il personale del 41° Stormo  per la collaborazione e gentilezza dimostrata durante la nostra permanenza.

Intervista: Gianni Scuderi
Immagini: Gianni Scuderi, Ufficio Pubblica Informazione Aeronautica Militare