61 gruppo volo apr sigonella
@ Aviation Report / Gianni Scuderi

Aeronautica Militare: il 61° Gruppo Volo A.P.R. di Sigonella

Gli A.P.R. sono velivoli a pilotaggio remoto che, controllati da una stazione a terra detta “GCS” (Ground Control System) mediante avanzati data-link e collegamenti satellitari, possono volare a grandi distanze dalla base di partenza, garantendo tempi estesi di permanenza sulle aree di interesse con nessun rischio per il personale impegnato nella gestione della missione ma un elevatissimo contributo  in termini di efficienza operativa ed acquisizioni di informazioni.

Lo stemma di cui si fregia il 61° Gruppo Volo rappresenta il mitologico cavallo alato con il motto “Memento Extollere Animos”  ovvero “ricordatevi di levare in alto gli animi e il coraggio” e da l’idea dell’impegno e dell’importanza rivestita in seno all’Aeronautica Militare.

Struttura e articolazione del 61° Gruppo Volo

Il Gruppo si compone di uomini e donne con competenze specifiche in relazione ai vari settori d’impiego, al cui interno coesistono e cooperano molteplici figure professionali tra cui Piloti e Sensor Operator, coinvolti direttamente nell’attività di volo,  personale che si occupa del settore “Intel”, tecnici e specialisti a cui è demandata la funzione manutentiva, personale sottoposto ad un’intensa attività addestrativa e di formazione professionale anche al di fuori dei confini nazionali. A completamento del “puzzle” concorre il personale che si occupa dell’attività amministrativa e di gestione delle risorse.

Il 61° Gruppo Volo A.P.R. di Sigonella ha le caratteristiche specifiche di un Comando di Corpo e la sua struttura organica prevede le seguenti articolazioni:

  • Sezione Operazioni: il cui compito è quello di pianificare le attività operative e addestrative del Gruppo di Volo;
  • Ufficiale alla Sicurezza Volo: ha il compito di elaborare e aggiornare i piani, i programmi e le disposizioni per la prevenzione degli incidenti, verificandone l’attuazione attraverso periodici controlli;
  • Sezione Comando: ha il compito di provvedere alla trattazione delle pratiche di carattere generale del Gruppo di Volo e di competenza del Comandante, nonché quelle relative al personale;
  • Sezione Mission Monitor e Informazioni Operative: si occupa della parte Intelligence, pianifica la missione in stretto contatto con il personale preposto, Pilota e Sensor Operator, assicurando i collegamenti tra l’equipaggio e gli Enti esterni durante lo svolgimento della stessa;
  • 34^ e 128^ Squadriglia: sono costituite da personale Pilota e Sensor Operator, di fatto gli attori principali dell’attività di volo del velivolo. Il sistema di controllo e gestione remota del MQ-1C Predator A plus è molto complesso con potenzialità di utilizzo ed intervento davvero importanti.

La piattaforma è costituita dall’assetto con i suoi sensori, una  Ground Control Station (GCS) una Exploitation Data Station (EDS) per l’analisi dei dati e la loro trasmissione in tempo reale a terra o ad altri velivoli, oltre alle antenne satellitari di comunicazioni per il controllo ed il pilotaggio dell’assetto.

Nella GCS trovano posto due operatori in due postazioni interscambiabili via software, una per il pilotaggio sempre a cura di un Ufficiale Pilota ed una occupata dal Sensor Operator che si occupa della gestione di tutti i sistemi del velivolo.

Predator MQ-1C-A-plus

Il sistema d’arma  MQ-1C ha due differenti modalità di gestione:

  • Line of Sight (in linea con il velivolo) tramite l’antenna GDT (Ground Data Terminal)
  • Sat (via satellite) tramite il sistema/antenne SETSS (Satellite Earth Terminal SubSystem)

La tipologia di missioni che può svolgere il 61° Gruppo è molto ampia:

  • Improvised Explosive Device Discover
  • Convoy Escort IED Discover
  • Force Protection
  • FAC: Forward Air Control
  • Special Operations
  • ISR: Intelligence, Surveillance e Reconnaissane
  • Supporto alle popolazioni, per il controllo in aree urbane civili clear da potenziali elementi ostili.

Sezione Tecnica

ha il compito di svolgere le attività tecnico-manutentive atte ad assicurare l’efficienza dei velivoli Predator in dotazione al Gruppo di Volo, delle relative installazioni di bordo e di supporto a terra, concorrendo alle attività operative ed addestrative del Reparto.

La gestione tecnico-manutentiva presso il 61° Gruppo Volo APR è espletata dalla Sezione Tecnica. “On site” è garantita una manutenzione di 1° Livello Tecnico, ad eccezione di alcune piccole attività di 2°Livello Tecnico. Le ispezioni ordinarie, solitamente, richiedono da uno a due giorni di fermo macchina. La quasi la totalità degli interventi manutentivi, come premesso, viene effettuata in sede; la manutenzione viene effettuata in ditta, invece, nel caso in cui si verifichi un’avaria non specificata sulla manualistica e qualora sia necessaria una riparazione strutturale.

Attività e operazioni reali svolte dal 61° Gruppo Volo Sigonella

Il 61° Gruppo Volo A.P.R. è spesso impegnato in attività di carattere operativo in cui è richiesta la specificità e la versatilità del sistema d’arma in considerazione anche della funzione che lo stesso assolve. Tali capacità vengono tra l’altro utilizzate anche in attività di controllo del territorio nazionale, sia a supporto della sicurezza dei cittadini che a tutela dell’ambiente, come ha dimostrato l’impiego in supporto alle attività del vertice G7, svoltosi nella città di Taormina nel 2017, garantendo in coordinamento con altri Enti, la sicurezza e la sorveglianza dello spazio aereo, evidenziando in modo concreto e proficuo la possibilità d‘impiego degli APR in supporto alle Forze dell’Ordine.

Gli assetti del 61° Gruppo Volo hanno preso parte, inoltre, alle operazioni “Mare Aperto” e “Mare Nostrum” e continuano a fornire il proprio supporto all’operazione “Mare Sicuro”. Va anche evidenziata la partecipazione all’operazione“Eunavfor MED”, missione svolta sotto l’egida dell’Unione Europea.

Il velivolo: General Atomics MQ-1C “Predator A plus”

In Italia il progetto di acquisizione del sistema d’arma “Predator” prende corpo nel 1997 a seguito di un requisito operativo interforze messo a punto dal Ministero della Difesa e realizzato nel 2004 con la consegna sulla base di Gray Butte in California del primo dei 7 esemplari di MQ-1B  all’Aeronautica Militare, Forza Armata incaricata della gestione operativa dei Predator destinati al 32° Stormo di Amendola. A Giugno 2009 invece ha volato il primo assetto  AV-SA- 0007 denominato MQ-1C “Predator A plus” che imbarcava i nuovi equipaggiamenti e le modifiche strutturali; l’ala a maggiore allungamento, MTS-A  Raytheon  Mission Target System con nuovi sensori elettro-ottici, illuminatore e designatore Laser, nuova suite avionica, nuova stazione di controllo con trasmissione satellitare dei dati, nuovo software di gestione operativa.

L’assetto MQ-1C Predator A plus  è quindi l’aggiornamento del sistema d’arma RQ-1B, concepito per  migliorarne le prestazioni ed eliminare alcune caratteristiche ormai obsolete. Il Predator A plus è un velivolo essenzialmente con compiti di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi e si compone di tre elementi principali:

  • la fusoliera con ala media, impennaggi a V rovesciati;
  • l’unità motrice un Rotax 912 a quattro cilindri da 81 cv con elica spingente;
  • I sensori con capacità e gli equipaggiamenti di comunicazione.

I Predator in forza al 61° Gruppo Volo APR sono equipaggiati con una torretta prodiera giro stabilizzata dotata di sensori EO/IR (ottici ed infrarosso), di IFF, radio VHF e UHF, e comunicano in data link  (line of sight) e in banda  satellitare (beyond line of sight). I sensori EO/IR  e radar posti sotto la fusoliera, permettono capacità di osservazione e di rilevamento uniche, in grado di operare anche di notte. “L’equipaggio”, composto da un Pilota e un Sensor Operator, opera da una GCS (Ground Control Station) basata a terra. Nel mese di maggio 2020 la flotta MQ-1C Predator A plus Aeronautica Militare ha raggiunto il traguardo di 50.000 f/h.

Predator MQ-1C A plus

Caratteristiche tecniche: apertura alare: 14,8 metri, lunghezza 8,2 metri ed un’altezza 1,82 metri. La velocità di crociera è di 73/86 knt, la tangenza operativa max di 25.000 ft, l’autonomia è di 24 ore “on station” a 926 chilometri dalla base di partenza. Il peso massimo al decollo è di 952 Kg. Il carico utile è di  204 Kg . Il carico utile dell’aeromobile è gestito dal Sensor Operator, mediante il Forward Looking InfraRed (FLIR)  che consente anche la conduzione dell’assetto.

Storia del 61° Gruppo

Storicamente il LXI Gruppo O.A. (Osservazione Aerea) viene costituito il 5 aprile 1924 in seno all’allora Regia Aeronautica e, dopo un’intensa operatività ed il conferimento di una medaglia d’Argento al Valor Militare assegnata durante la Campagna in Russia della 2ª Guerra Mondiale, fu sciolto l’8 settembre 1943 a seguito dei noti avvenimenti armistiziali.

Il 61° gruppo O.A. nelle operazioni belliche contro la Francia e Jugoslavia

Nel 1938 il 61° gruppo O.A. con la sola 33ª sq. dotata di IMAM RO37 Bis è stanziato sull’aeroporto di Bresso (MI)…il 31 maggio 1940, 7 velivoli bimotori Caproni Ca.311 da ricognizione sono in carico al 61° gruppo allora operativo nei ranghi del 19° stormo O.A. della Regia Aeronautica mentre il 10 Giugno successivo, data dell’ingresso in Guerra dell’Italia, il gruppo con i Ro.37 bis della 33^ sq. Bis  opera dall’aeroporto di Mondovì (CN) con compiti di Osservazione Aerea nelle operazioni contro la Francia, a supporto del Comando Aviazione Ausiliaria per l’Esercito VI^ Armata, mentre la 34^ sq. armata con  Caproni Ca 311 si trova sull’aeroporto di Parma.

Nell’Aprile del 1941 il 61° Gruppo O.A., basato a Gorizia, con 14 Caproni Ca. 311 distribuiti tra la 34^ sq. e 128^ sq., viene subito mobilitato per la bre­ve campagna contro la Jugoslavia… i velivoli del “sessantunesimo” nonostante notevoli difficoltà meteo e l’impraticabilità dei campi volo dovuta al fango, dal 6 al 15 Aprile,  effettueranno  lanci di manifestini, rilevamenti fo­tografici, ricognizioni su aeroporti nemici, li­nee ferroviarie, colonne motorizzate e concen­tramenti di truppe.

L’occupazione di Lubiana delle provincie di Zara, Spalato, Cattaro e del protettorato del Montenegro, obbligheranno lo S.M. Regio Esercito ad un intenso impiego degli aerei in azioni offensive, di supporto alle truppe a terra e di rifornimento. Il 22 Maggio il 61° gruppo viene dislocato a Mostar da dove opera le sue missioni fino all’inizio di Agosto allorquando viene trasfe­rito sul fronte russo.

L’impiego sul fronte russo del 61° Gruppo

Sul fronte russo, l’Osservazione Aerea in seno al Comando Aviazione Corpo di Spedizione Italiano in Russia è ini­zialmente presente con il 61° gruppo (34^, 119^, 128^ squadriglia) giunto a Tudora il 16 Agosto 1941 con 32 Caproni Ca.311 e due trimotore da trasporto e supporto Savoia Marchetti S.81. A  fine mese, il reparto “avanza” a Krivoj-Rog …  nella seconda metà di ottobre la 128^ sq. si porta a Saporoshje ed il 16 Novem­bre la 119^ sq.  a Stalino.

L’organico del Gruppo è così composto:

Osservazione Aerea (Caproni Ca.311) 61° Gruppo Autonomo O.A. Ten. Col. pil. Bruno G. Ghierini

  • 34ª Squadriglia Cap. pil. Cesare Bonino
  • 119ªSquadriglia Cap. pil. Giovanni Disegna
  • 128ª Squadriglia Cap. pil. Igino Mendini

Sezione Trasporti Medi (Savoia Marchetti S.81)

  • 245ª Squadriglia T.M. Cap. pil. Ernesto Caprioglio
  • 246ª Squadriglia T.M. Cap. pil. Nicola Fattibene

Le modalità d’impiego non si discostano da quelle degli altri settori anche se sono particolarmente gravose per fattori ambientali: dal Dicem­bre 1941 al Febbraio 1942 si ha una quasi totale sospensione dei voli a causa delle severissime condimeteo che rendevano impossibile qualsiasi missione.

Il 22 Marzo successivo , 6 Caproni Ca.311 sganciano 2.000 kg. di bombe su concentramenti di truppe sovie­tiche a nord di Olikovatka…il giorno successivo tre bimo­tori Caproni Ca. 311 della 119ª sq. sono danneggiati seria­mente da un’incursione aerea sull’aero­porto di Stalino.

In Aprile 1942 si conclude l’impiego operativo del 61° Gruppo sul fronte russo ed in circa 8 mesi  sono state effettuate 337 azioni e 686 ore di volo bellico con la per­dita in missione di soli 4 velivoli.

Il 15 giugno 1942 il 61° Gruppo O.A. con la sola 119ªsq., cessa di dipendere dal C.I.S.R. rientra in Italia e si trasferisce nel territorio della 2ª Squadra Aerea passando alle dipendenze del 21° Stormo O.A con base a Gorizia.

Le ultime fasi del conflitto vedono il Gruppo ancora una volta trasformato nel suo assetto organico…nel Marzo 1943 61° Gruppo O.A. composto dalla 25ª sq. e 39ª sq. schierate rispettivamente a Valona e Scutari armate con IMAM  Ro.37 e Caproni Ca.311 compiono missioni di Ricognizione, Osservazione Aerea e supporto alle truppe di terra… in Agosto tutto il 61° Gruppo O.A.  si porta intera­mente a Scutari ove è colto dagli eventi armistiziali con 5 Caproni Ca.311 ed alcuni più prestanti Caproni Ca.314, e successivamente sciolto.

Dai Caproni ai Predator

Dopo ben 74 anni dal suo scioglimento il 10 luglio 2017 sul sedime aeroportuale di Sigonella AB l’Aeronautica Militare ricostituisce il 61° Gruppo Volo che gestisce i velivoli A.P.R. General Atomics MQ-1C “Predator A plus” e le sue capacità operative con l’obiettivo primario di consolidare e rafforzare il dispositivo di sicurezza nazionale potenziando le capacità di sorveglianza sul fianco meridionale e nell’area del Mediterraneo, scenario geopolitico strategico ed in costante cambiamento. Il 61° Gruppo Volo, che riceve il supporto logistico dal Comando Aeroporto di Sigonella, dipende dal 32° Stormo di Amendola (FG), la cui linea di dipendenza gerarchica riconduce al Comando delle Forze da Combattimento di Milano e all’Alto Comando di riferimento che si identifica con il Comando della Squadra Aerea di Roma.

La scelta di Sigonella come sede non è casuale, infatti la base, sede del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare, è l’aeroporto di partenza per gran parte delle operazioni che si svolgono nel Mare Nostrum. Tra le altre cose la base etnea è anche la base madre dell’Alliance Ground Surveillance, il più importante asset della NATO per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (Joint Intelligence, Surveillance e Reconnaissance – JISR).

In realtà la presenza degli APR dell’Aeronautica Militare a Sigonella non è una novità poiché già dal Marzo 2014, hanno operato dalla base siciliana i Predator, del 28° Gruppo Volo, effettuando più di 1.000 ore volate in varie attività sia sul Mediterraneo che nei teatri operativi in cui l’Italia è presente, facendo registrare un rilevante e costante incremento annuale delle attività operative ed addestrative.

Le peculiari e consolidate capacità ISTAR (Intelligence, Surveillance Target Acquisition e Reconnaissance) del sistema d’arma Predator lo rendono uno degli assetti dell’Aeronautica Militare più all’avanguardia ed efficienti in operazioni a favore della collettività, come in occasione dei grandi eventi, di pubblica calamità e di protezione civile a cui si aggiungono anche attività di monitoraggio per la tutela ambientale. Insomma un vero e proprio occhio dal cielo che volando a quote elevate e a distanza dall’area di interesse trasmette e condivide in tempo reale, con i foto-interpreti, l’intelligence, i dati registrati.

Abbiamo concluso la nostra visita ad uno dei reparti più affascinanti della nostra Aeronautica Militare … mai come in questo caso, affascinante è un termine che ben si addice alla missione assegnata agli uomini e donne del 61° Gruppo Volo, missione tanto affascinate quanto impegnativa in termini di impegno professionale e di contenuti tecnologici. Si tratta di un impiego innovativo della Forza Armata a supporto della collettività, possibile grazie al continuo e caparbio addestramento del personale del 61° Gruppo Volo APR per mantenere elevati e migliorare continuamente mantenere gli standard professionali atti a garantire i compiti istituzionali in patria e all’estero … e pare proprio che la caparbietà è una qualità del 61° Gruppo Volo APR Sigonella.

Leggi l’intervista al comandante del 61° Gruppo Volo APR

 

61° Gruppo Volo APR Sigonella

L’autore ed Aviation Report esprimono il loro ringraziamento per la disponibilità e fattiva collaborazione a: SMA Ufficio Pubblica Informazione ROMA,  Col. AArnn  Pil. Gianluca Chiratti Comandante Sigonella AB e 41° Stormo, Magg. AArnn Pil. Antonio F. attuale Comandante il 61° Gruppo Volo APR Sigonella, al Magg. Daniele Trifance e Ltg M. Potenza dell’ufficio Comunicazione Istituzionale del 32° Stormo , Ltg C. Savoca dell’Ufficio Comunicazione Istituzionale del 41° Stormo, reparto Sicurezza Volo del 41° Stormo.

Un particolare ringraziamento al M.llo Stefano Giaffreda  PAO del 61° Gruppo Volo e nostro simpatico e paziente  “anfitrione” per la squisita accoglienza, l’infinita disponibilità e il costante supporto durante la visita che hanno permesso la realizzazione del reportage. In ultimo, ma non questo ultimi, un grazie a tutto il personale del 61° Gruppo Volo APR per la collaborazione e gentilezza dimostrata durante la nostra permanenza.

Nota: Servizio svolto prima dell’emergenza sanitaria Covid-19

Testo e foto: Gianni Scuderi
Foto Storiche: Archivio Storico Aeronautica Militare, A. Leproni, A.Vigna