Determinato dalla decisione dell’allora Ministro della Marina Mercantile, On. Carlo Vizzini, di intervenire a seguito dei danni ambientali ed economici nei settori pesca e turismo seguiti alla comparsa di consistenti aggregati di mucillagine in Adriatico Centro-settentrionale, l’incarico di effettuare uno studio accurato del fenomeno fu affidato, all’inizio degli anni 90, sia ad una Commissione Ad Acta appositamente istituita che a Telespazio (agenzia all’avanguardia nel campo delle ricerche satellitari, con sede al Fùcino-AQ).
La conseguente esigenza di comparare i dati satellitari con quelli acquisiti entro l’atmosfera, comportò l’interessamento della Guardia Costiera stante la disponibilità del sistema Daedalus AA 2000 e 1268 multispettrale operante su 12 canali e 2 sensori CZCS/ATM (uno degli apparati di telerilevamento, più avanzati allora disponibili in Europa) in dotazione ai suoi P-166DL-3/SEM1.
Ad effettuare quotidianamente i monitoraggi furono, in un primo tempo, i velivoli del 1° Nucleo Aereo (all’epoca di base a Guidonia), in seguito, costituito il 2° Nucleo Aereo di Catania nel giugno 1989, allo scopo di non oberare eccessivamente il carico di lavoro dei primi due ma anche per meglio fronteggiare il flusso migratorio alimentato dagli sbarchi clandestini di profughi di origine albanese che tentavano di raggiungere le coste adriatiche (emergenza che raggiunse il suo picco negli anni 1991 e 1997), il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, in virtù della posizione centrale sull’Adriatico, ritenne opportuna l’istituzione di un terzo reparto a Pescara.
Al proposito, bisogna considerare i concetti ispiratori alla base della creazione della componente aerea del Corpo:
Tra il 1 luglio e l’agosto 1990 sull’aeroporto abruzzese, ancorché privo di una sede propria essendo gli uffici distaccati presso la Capitaneria di Porto, al comando del Capitano di Fregata (CP) Vitale Bellomo e dipendente dalla Direzione Marittima di Pescara (competente per Abruzzo e Molise), si formò l’embrione del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera montato su due macchine e costituito da personale proveniente da Guidonia ancora fresco di brevetto ivi conseguito presso il 303° Gruppo Volo Autonomo dell’Aeronautica Militare:
piloti
specialisti
operatori di volo
ufficiale tecnico
ufficiale
Entusiasmo e spirito pionieristico furono, in quel periodo, alla base dell’attività di telerilevamento per mesi svolta quotidianamente secondo le stesse modalità:
Esperienza molto importante nella formazione del personale, la collaborazione con Telespazio ebbe termine nel 1993. Stanti i disagi conseguenti la distanza dei propri uffici dal sedime aeroportuale, dopo qualche tempo, il Reparto ottenne strutture prefabbricate e container in prossimità degli aeromobili potendo così operare in condizioni più agiate; nei pressi dell’attuale terminal commerciale venne realizzato un hangar per il ricovero dei velivoli (ancor oggi esistente ma utilizzato dagli elicotteri dell’elisoccorso).
Fu solo il 12 Febbraio 1999, con l’ultimazione dei lavori di costruzione dell’aeroporto civile, che il 3° NAGC prese possesso della sede attuale, l’ex base dell’Aeronautica Militare “Pasquale Liberi”.
Qui, attraverso un’autotassazione, il personale ben presto allestì anche il circolo “Gianluca Acquaro“, in memoria del giovane collega scomparso nell’agosto 97.
Dopo oltre un decennio di onorato servizio, le prestazioni degli “Orca”, iniziarono a rivelarsi inadeguate per cui il Comando Generale delle Capitanerie ritenne indispensabile l’acquisizione di un velivolo più performante individuato nell’ATR-42 MP (Multi-Purpose) Surveyor, un aereo concepito per trasporto regionale ma che, con l’installazione di sistemi di missione idonei allo svolgimento dei compiti istituzionali propri della Guardia Costiera, in un secondo momento ha acquisito la certificazione militare.
Tre esemplari del velivolo giunsero quindi al reparto:
Conseguentemente, dei tre “Piaggioni” in dotazione, nel 2004 due vennero assegnati al 2° NAGC di Catania.
Sempre nel 2004 in luglio, presso il 3° NAGC venne istituito l’Ufficio Sviluppo Linea Volo ATR-42MP (USLV con dipendenza funzionale e gerarchica dalla Direzione Marittima di Pescara) poi Nucleo Addestramento Ala Fissa (NAAF) dipendente dal 4° Reparto Ufficio Mezzi Aerei del Comando Generale e, dal 1 marzo 2011, responsabile dell’addestramento del personale (piloti, operatori di volo, specialisti).
Il terzo “Piaggione”, una volta dismesso, venne donato al Comune di Pescara come riconoscimento all’Autorità Civile per l’ospitalità offerta alla Guardia Costiera; collocato su di un piedistallo quale monumento “Dedicato alle genti d’Abruzzo eredi del poeta aviatore”, come recita la targa commemorativa posta sulla rotonda adiacente la base, venne inaugurato il 20 luglio 2008 nell’ambito delle celebrazioni per il ventennale della Componente Aerea della Guardia Costiera tenutesi presso il Reparto il giorno prima.
Nel novembre 2009 il reparto raggiunse il traguardo delle 10.000 hv sul “Manta” superando le 15.000 nel 2013. Dello stesso anno è l’istituzione della figura di aerosoccorritore marittimo nei ranghi del Corpo, a Pescara attualmente sono presenti 5 esponenti di tale categoria in grado di operare in condizioni meteomarine avverse e di notte disponendo di NVG (Night Vision Goggles).
Nel 2015, alla vigilia del 150° anniversario del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, il 3° NAGC ha festeggiato i venticinque anni dall’istituzione. Nel biennio 2015-2016, anche in prospettiva dell’arrivo degli elicotteri, è stata effettuata una serie di lavori di adeguamento delle infrastrutture:
in attesa dell’ampliamento dell’apron Guardia Costiera, per 3 mesi i velivoli sono stati riposizionati sul piazzale antistante l’hangar ex AirOne.
Il 21 Gennaio 2016, alla presenza dell’Ammiraglio Nicola Carlone, Capo del 3° Reparto “Piani e Operazioni” del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, e del Direttore Marittimo di Abruzzo e Molise, Capitano di Vascello Enrico Moretti, è stata istituita la 3ª Sezione Volo Elicotteri.
La base pescarese, stante la presenza costante di almeno due AW-139 è così in grado di assicurare le attività di ricerca e soccorso, vigilanza ambientale e trasporto sanitario urgente con assistenza medica a bordo grazie ad un accordo con il locale SUEM 118 il cui personale sanitario ha effettuato una prima formazione con piloti ed aerosoccorritori del 3° NAGC.
L’8 Luglio 2016 sono stati inaugurati il secondo hangar completo di officine ed un nuovo piazzale aeromobili; un terzo hangar, ultimato a fine 2017, ha completato l’assetto logistico del Reparto. Un quarto P-166DL3SEM è stato radiato il 15.06.17.
Attualmente presso la base di Pescara, al comando del Capitano di Fregata (CP) Tc/Eli Luigi Amitrano (primo ufficiale tecnico al vertice di un Reparto Volo Guardia Costiera), sono schierati:
le cui missioni sono:
Il 3° NAGC, al comando del quale si sono succeduti i seguenti Ufficiali:
si suddivide nei seguenti Servizi:
Comando, provvede alla trattazione di pratiche quali quelle di carattere generale, relative agli Ufficiali e di competenza del Comandante;
Generali, provvede alla trattazione delle pratiche di carattere generale relative ai Sottufficiali ed al personale di Truppa dipendente;
Operazioni, sovrintende, pianifica e coordina le attività addestrativo/operative;
Addestramento, provvede a garantire il mantenimento delle qualifiche operative degli equipaggi di volo mentre dell’addestramento di piloti, operatori di volo e specialisti appena rientrati dalle rispettive scuole di formazione ed al rilascio di abilitazioni e qualifiche operative successive si occupa il Nucleo Addestramento Ala Fissa della Direzione Marittima di Pescara, provvede;
Sicurezza Volo,
Tecnico, provvede alla manutenzione dei velivoli al fine di garantire la continua aeronavigabilità;
Telerilevamento Ambientale, acquisisce, mediante missioni di monitoraggio e pattugliamento, dati relativi a fenomeni ambientali naturali e non decodificandoli ed inviandoli allo STAI (Servizio Telerilevamento Ambientale Istituzionale) di Roma per la successiva elaborazione ed interpretazione;
Logistico Amministrativo, si occupa della gestione dei fondi di bilancio accreditati a favore del Funzionario Delegato (Comandante), ne cura spesa e relativa rendicontazione, si occupa della gestione di beni mobili ed immobili, di tenuta e aggiornamento delle relative scritture contabili, dell’acquisto di materiali e di gestione scorte;
Tecnico di Base, Provvede alla gestione ed al mantenimento delle infrastrutture del Reparto.
Lo STAI (Servizio Telerilevamento Ambientale Istituzionale), dipendente dal 3° Reparto di MARICOGECAP, nasce nel 1995 nell’ambito del Servizio Aereo della Guardia Costiera; Pescara-Fontanelle ne ospita la Sezione distaccata che costituisce il tramite fra i Reparti Volo e l’Ente centrale; questo provvede ad emanare le direttive circa pianificazione delle missioni e relativi obbiettivi oggetto di monitoraggio, nonché ad interpretare ed elaborare i dati ottenuti e renderli fruibili a Regioni, enti locali, enti scientifici, Procure, ecc.
Scopo del telerilevamento è acquisire, utilizzando sia onde elettromagnetiche nel campo del visibile (luce bianca) che del non visibile (infrarosso, ultravioletto, radar), informazioni sull’ambiente terrestre a mezzo tecniche e strumenti interpretativi, analogici e digitali, atti ad estendere e migliorare la capacità percettive dell’occhio umano al fine di produrre una mappa del territorio inerente tanto informazioni climatiche quanto danni ambientali; il tutto sfruttando le proprietà di ciascuna materia di riflettere od emettere le radiazioni elettromagnetiche in funzione dell’interazione tra la materia e l’energia elettromagnetica fornendo una vera propria “firma spettrale”.
I dati provenienti da tale attività vengono estratti dall’apparato in formato digitale ed inviati allo STAI.
Le applicazioni relative all’acqua sono:
Quelle relative al suolo sono:
A titolo di esempio, per ciò che concerne gli incendi boschivi, da evidenziare come i sensori siano in grado di individuare (di giorno come di notte) i focolai penetrando il fumo denso, mentre, per quanto riguarda l’emergenza ecologica in Campania, il monitoraggio di coste e fiumi è servito a controllare se i rifiuti si fossero dispersi nelle acque allo scopo intervenire sollecitamente ove necessario.
Le performance di cui l’ATR-42 si è rivelato capace tanto nel corso di saloni aeronautici (come quello di Singapore 2002) quanto durante esercitazioni internazionali (quali la CEPCO 03 NORTH, incentrata sul contrasto all’inquinamento marino sul Mar Baltico) ben presto calamitarono l’attenzione di enti internazionali preposti alla lotta degli inquinamenti marini il che comportò richieste di interventi in vari contesti:
1991
2002
2006
Terra dei Fuochi
M/N “Norman Atlantic”
M/N “Concordia”, arrivo a Genova
Negli ultimi anni, con l’introduzione in linea degli AW-139CP, il 3° NAGC ha operato negli ambiti:
“Poseidon Intervention Operation”
Emergenza Abruzzo
Numerose le missioni condotte dal 3° NAGC nell’ambito di convenzioni stipulate con Enti sul territorio nazionale, tali attività favoriscono sia un costante aggiornamento professionale che una più efficace azione di contrasto all’ecocriminalità; determinate attività di telerilevamento, infatti, ampliano la possibilità di scoperta di discariche abusive e materiali solidi tombati al suolo.
Di seguito, gli Enti con cui il Reparto ha collaborato:
Aviation Report e gli autori ringraziano per cortesia, disponibilità, spirito collaborativo e supporto tutto il personale del 3° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara ed in particolare: CF (CP) Tc/Eli Luigi Amitrano, Comandante; CF (CP) Pil. Andrea Chenda, Istruttore di Specialità/Responsabile Addestramento Piloti e Operatori Ala Fissa; TV (CP) Pil. Giacomo Pacci, Capo Servizio Telerilevamento Ambientale; Lgt Giuseppe Patané, Capo Segreteria Dettaglio; 1° M.llo Gilberto Mastronuzzi, operatore di volo; C° 2ª Cl Np/Ov Fabio Tiralongo, Ufficio Standardizzazione – Ufficio Relazioni Esterne/AGDO.
Testo: Raffaele Fusilli
Immagini: 3° NAGC, Pierino Di Nicola, Raffaele Fusilli
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