Oggi ad Aviation Report siamo con il pilota professionista italiano Dario Costa che ha scritto un nuovo capitolo nella storia dell’aviazione quando ha volato sul suo aereo attraverso due tunnel automobilistici chiusi appena fuori Istanbul. Nella quasi oscurità e circondato dall’arco di cemento delle mura dei tunnel, Dario Costa ha eseguito un decollo difficile all’interno del primo tunnel, ha continuato il suo volo a 304 km/h attraverso il secondo tunnel, volando a 30 cm appena superato l’ingresso del secondo tunnel e poi 70 cm fino all’uscita per un totale di ben 44 secondi di volo! Conosciamolo meglio.
Buongiorno Dario e grazie per averci concesso questa intervista.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Dario partiamo dall’inizio: da dove nasce la tua passione per il volo?
Dario Costa: Nel 1979 la mia famiglia scappa da una rivoluzione e lascia tutto, migrando da paese a paese dove ci fosse lavoro, quindi da casa a casa, e per me l’aeroplano, o meglio il volo, era per forza di cose l’unico luogo o momento in cui mi sentivo a casa, in pace.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Qual è stata la molla che ti ha spinto a realizzare la tua impresa?
Dario Costa: Beh per rispondere a questa domanda ho dovuto scrivere un libro. È un’idea che ho da quando avevo circa 12 anni, quindi dal 1992, che racchiude una vita intera.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Parlaci di quel giorno: quali sensazioni provavi prima di salire nel tuo aereo?
Dario Costa: Mi son svegliato nel camper parcheggiato all’interno del tunnel numero uno a due metri dal mio aereo e così tante sensazioni mi hanno investito che è servito quasi ogni capitolo del mio libro per descriverle tutte. È incredibile come ci si sente quando si è ad un passo dal realizzare un qualcosa che hai sognato per ventinove anni. Incredibile.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Ti va di parlarci descriverci le caratteristiche tecniche dell’aereo con cui hai realizzato la tua impresa?
Dario Costa: Ho usato l’aereo che uso per la mia attività quotidiana di stunt-pilot, che non è altro che un aeroplano pronto gara Air-Race World Championship, ma con circa 150 CV in più. Una macchina pazzesca che uso per fare airshow e tutti i miei progetti. Il tipo di aeroplano più manovrabile che esista al mondo, pensi e lui già ha fatto, guardi e già è andato. Un rollio di oltre 500 gradi al secondo e capace di andare oltre i 12 G positivi e negativi troppo facilmente visto che +/- 12G sono anche i suoi limiti strutturali, ma lui vuole andare oltre e bisogna tenerlo a bada. In questo progetto non ho modificato la macchina, ma solo l’uomo.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Che tipo di preparazione serve per realizzare questo tipo di impresa?
Dario Costa: La preparazione è scientifico-sportiva. Sono molto orgoglioso del fatto che siamo riusciti a pubblicare un articolo scientifico da questo progetto. Nel libro cerco di raccontare i dettagli di come il mio allenamento psico-fisico era dettato dai risultati dei CFD ottenuti dal team di Ingegneri della Bionic Surface Technologies che mi seguivano. Allenamenti che ho sviluppato con il supporto di un team di allenatori fornitomi da Red Bull nei 14 mesi di preparazione per diventare più veloce e più preciso che mai e che ancora oggi continuiamo a sviluppare ogni settimana con grandi soddisfazioni.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Parlaci di quei 43,44 secondi: cosa hai provato in quei momenti?
Dario Costa: Dal momento in cui ho acceso il motore sono entrato nel flow, un flow che non mi ha permesso di ricordare nulla se non tre momenti in cui è accaduto qualcosa di non pianificato nella mia mente e che quindi ha richiesto uscissi per un secondo dal flow per risolvere e poi rientrarci. Anche di questo racconto e spiego nel libro.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Nel tuo libro “Il Tunnel Perfetto” Edizioni Minerva in uscita tu parli di un argomento a me caro, in sogni: cosa sogna Dario Costa e perché credere nei sogni è così importante?
Dario Costa: Credere nei sogni e lavorare per realizzarli è per me il significato della vita.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Dario da sognatore, cosa ti senti di dire ai giovani?
Dario Costa: Non mi sento di dire nulla, non ho mai amato chi suggerisce la strada da prendere, preferisco pensare che ognuno di noi quella strada per realizzare il proprio sogno la deve disegnare da sé, unica e diversa da tutte quelle già percorse, ma posso dire che gli elementi che mi danno ancora oggi la possibilità di realizzare i miei sogni sono il duro lavoro, il sacrificio ed il rispetto.
Emanuele Ferretti / Aviation Report: Quali sfide attendono Dario Costa nel prossimo futuro? Cosa ci puoi anticipare?
Dario Costa: Dopo il 4 Settembre 2021 pensavo che il 2022 sarebbe stato un anno calmo ed invece ho realizzato un sacco di altri progetti speciali come quello a Polignano in onore del grande Modugno con alcuni tuffatori del campionato del mondo di Red Bull Cliff Diving oppure la versione 2.0 del nostro display chiamato “Red Bull Aerobatic Triple” e poi un altro progetto da poco terminato con il mio partner Prada e che verrà svelato a breve e non vedo l’ora. Poi stiamo invece lavorando da alcuni mesi per alcuni progetti per il 2023, ma non posso dire di più, mi dispiace.
Dario, è stato un piacere ed un onore parlare con te, a nome dei lettori di Aviation Report grazie per il tempo che ci hai dedicato. Ti aspettiamo per raccontare le tue prossime imprese.
Intervista a cura di Emanuele “Mané” Ferretti
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Photo credits: Red Bull Content Pool