AB-212ICO 9° Stormo grazzanise

Il 9° Stormo Aeronautica Militare: una realtà in evoluzione

CENNI STORICI
Il 9° Stormo nasce il 26 Febbraio 1934 a Ciampino quale reparto da bombardamento ed ha il battesimo del fuoco nel 1936 combattendo in Somalia. La Bandiera di Guerra riceve la Medaglia d’Argento al Valor Militare per la partecipazione del Reparto alle operazioni in Nord Africa durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il 9° rimane in posizione “quadro” fino al settembre 1967, quando viene ricostituito quale Stormo Caccia Intercettori sull’Aeroporto “Carlo Romagnoli” di Grazzanise (Caserta); il 1° gennaio 1969 viene intitolato all’asso della 1ª Guerra Mondiale Francesco Baracca assumendone, insieme al 10º Gruppo Caccia, il “Cavallino Rampante” nero quale emblema.

Negli anni 90, durante la crisi del Kosovo, il Reparto partecipa alla difesa aerea nel settore adriatico sia direttamente che supportando distaccamenti NATO; il tutto continuando a fornire il proprio apporto al servizio SAR nazionale tramite la 609ª Squadriglia Collegamenti e Soccorso per il cui cospicuo contributo negli aiuti alle popolazioni colpite dal sisma del 1980, la Bandiera di Guerra è insignita della Medaglia di Bronzo al Valor Civile.

Anche durante le catastrofiche alluvioni abbattutesi nel maggio del 1998 sui Comuni di Sarno e Quindici, la 609ª interviene prontamente salvando circa 240 vite. Nel contesto strategico conseguente l’11 Settembre 2001, il Reparto contribuisce alla difesa aerea nazionale tramite il X Gruppo montato sull’ormai obsoleto F-104 che, il 31 Ottobre 2004, cede il passo all’F-16; effettuata la transizione sul Viper, il X continua ad operare sempre sotto l’egida del Cavallino ma presso il 37° Stormo di Trapani di cui diviene a tutti gli effetti parte integrante il 1° Marzo 2006.

Costituito in Macedonia il 25 maggio 1918 con la 73ª e la 111ª Squadriglia, il 21° Gruppo viene sciolto il 25 agosto 1919 venendo ricostituito nel 1939 a Ciampino montato su velivoli FIAT G-50 prima ed MC-200 poi; da Capodichino, dove era stato trasferito, dopo aver partecipato alla difesa di Roma e Napoli, il Reparto viene inviato sul fronte russo ove opera dal 42 al 43. Nei ranghi dell’Aeronautica del Sud, dopo l’armistizio, il 21° ha in dotazione velivoli MC-202 ed RE-2001; al termine della Seconda Guerra Mondiale, (montato in sequenza su Spitfire, P-47, F-84G ed F-86K) in organico al 51° Stormo, opera su diversi aeroporti del settentrione fino alla definitiva collocazione ad Istrana nel 1954.

Nel 1963 il 21° transita sull’F-104G e viene trasferito a Cameri ove, nel 1967, è in organico al 53° Stormo quale Gruppo Caccia Intercettori Ognitempo; nel 1968 entra nel NATO TIGER Club, associazione di Reparti Alleati aventi per emblema la tigre. Nel 1971, il Reparto riceve il primo F-104S accumulando su di esso 82.000 ore volo tra il 1989 ed il 1996; tra il 1996 ed il 1997 effettua la transizione sul Tornado ADV, macchina sulla quale nel 1998, durante il Tiger Meet di Lechfeld, si aggiudica il “Silver Tiger Trophy”.

Da ottobre 1998 a luglio 1999, il Gruppo si rischiera a Gioia del Colle per le operazioni NATO “Deliberate Force” sulla Bosnia e “Allied Force” in Kosovo; nell’ambito di quest’ultima, il 21° effettua un elevato numero di sortite a protezione delle Forze dell’Alleanza impegnate contro la Serbia.

Il 29 luglio 1999 il Reparto é trasferito a Gioia del Colle in organico al 36° Stormo; dal 1° marzo 2001, transita in posizione quadro venendo ricostituito a Grazzanise il 23 marzo 2006 in organico al 9° Stormo.
Dotato di elicotteri AB-212 ICO, nuovo compito del 21° è assicurare il supporto aereo a Forze Speciali, o ad operazioni di Forze Speciali, fuori area e svolgere missioni di Personnel Recovery. Dal 2007 riprende la partecipazione al NATO Tiger Meet in Norvegia.

Da aprile 2006, un Distaccamento del Reparto è impiegato nella missione “ISAF (International Security Assistance Force) IX” ad Herat rientrando in Patria il 3 Agosto 2006; da maggio 2007, nell’ambito della missione “ISAF X”, il Gruppo è a Kabul.

9 stormo aeronautica militare fucilieri dell'aria aeronautica militare

9 stormo aeronautica militare kabul 9 stormo am afghanistan

LO STORMO OGGI
Precedentemente inserito nell’organico del Comando Forze Aerotattiche della Difesa Aerea, dal 1° Luglio 2007 il 9° Stormo dipende gerarchicamente dalla 1ª Brigata Aerea “Operazioni Speciali” di Padova, a sua volta sottoposta al Comando Squadra Aerea di Centocelle (RM), che sovrintende all’attività addestrativo-operativa a livello nazionale e non dei Reparti sottoposti. L’Ente, con i suoi 870 dipendenti circa, rappresenta un’importante realtà a livello locale anche dal punto di vista socio-economico continuando ad essere un riferimento significativo per le varie associazioni, tra cui l’UALSI (Unione Amici di Lourdes e Santuari Italiani), e le numerose scolaresche che ogni anno vengono in visita.

Il GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) dello Stormo accentra la manutenzione di 1° e 2° Livello Tecnico di tutti gli AB-212 dell’Aeronautica Militare. L’Aeroporto è inoltre base alternata per velivoli della difesa aerea, cui garantisce atterraggio e decollo assistito nonché supporto tecnico-logistico di ogni genere; al momento, inoltre, è in avanzata fase di realizzazione un tracciato in terra battuta (parallelo alla pista in asfalto) che consentirà a C-27 e C-130J della 46ª Brigata Aerea di addestrarsi ad operazioni su piste semipreparate evitando di utilizzare, come ora accade, il prato dell’Aeroporto Civile di Capua con tutti i disagi che la cosa comporta.

Il 9° ha anche contribuito alle Operazioni:
– “Strade pulite”, nell’ambito di una emergenza ambientale in Campania
– “Strade sicure”, nel contesto di una rivolta di clandestini a Lampedusa

Inoltre, sempre riguardo l’emergenza ambientale sopra citata, l’Aeroporto di Grazzanise ha ospitato i compattatori del Consorzio Unico Campania garantendone la sicurezza dopo i ripetuti atti di sabotaggio di cui erano stati oggetto nei depositi degli ex Consorzi Ce2 e Ce4. Lo Stormo ha poi tenuto corsi di formazione ad altri soggetti istituzionali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro e, tramite il suo Servizio dedicato, sulle tecniche Antincendio.

IL 21° GRUPPO NEL CONTESTO OPERATIVO ATTUALE
Nel 2009, gli equipaggi del 21° hanno svolto missioni SAR e MEDEVAC a favore delle popolazioni colpite dal tragico sisma d’Abruzzo ad aprile e dall’alluvione di Messina ad ottobre. Durante il fermo macchina dell’HH-3F, il 21° ha garantito lo stato di allarme (prontezza operativa in 120 minuti) di uomini e mezzi prima presso l’84° Centro CSAR di Brindisi, poi presso lo stesso aeroporto di Grazzanise; negli ultimi tre anni, sono 14 le persone tratte in salvo dagli AB-212 di cui le ultime 2 lo scorso giugno in un tratto di costa non lontano da Grazzanise.

Numerose le esercitazioni che hanno visto il Gruppo, che il 26 Aprile 2008 ha celebrato i 90 anni, operare con Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo, Incursori del 17° Stormo e Gruppi elicotteri di altre Forze Armate come quelle del ciclo “Incocca-Tende-Scaglia” in cui gli Stormi 9°, 16° e 17° hanno operato simultaneamente in scenari complessi.

Nell’ambito della Missione ISAF, l’Aeronautica Militare schiera la Task Force “Tigre” i cui velivoli si alternano ad AB-212 ed AW-101 ASH della Task Force “Pantera” dispiegata dalla Marina Militare sul territorio. Per le oltre 2000 ore volo svolte diuturnamente in circa 1000 missioni CASEVAC/MEDEVAC (anche a favore della popolazione locale), di ricognizione, di supporto movimentazione convogli ed operazioni speciali compiute sin dal 2006 nel teatro afghano (tra Kabul ed Herat), nel 2008 lo Stormo ha ricevuto la “Targa Città di Loreto”.

Uno dei compiti principali, in linea con la mission primaria del Reparto, è proprio il supporto ai reparti speciali italiani inquadrati nella Task Force 45, unità interforze composta da:
– 17° Stormo Incursori (AM)
– Gruppo Intervento Speciale (CC)
– 9° Reggimento Col Moschin (EI)
– Gruppo Operativo Incursori (MM)

Le attività della TF45 sono altamente classificate e poco trapela sulle effettive operazioni svolte
, sta di fatto che, nel giro di pochi anni, piloti e specialisti del 21° hanno accumulato un’esperienza invidiabile nel delicato settore delle special operations, bagaglio preziosissimo per il futuro sviluppo del Reparto.
L’HH-212 ICO (secondo la nuova designazione NATO), macchina “ruvida” ma affidabile, è ormai al top delle prestazioni il che permetterà di apprezzare maggiormente il netto salto di qualità consentito da una mezzo allo stato dell’arte quale l’AW-101 di prossima adozione.

fucilieri aeronautica militare fucilieri dell'aria aeronautica militare

IL GRUPPO FUCILIERI DELL’ARIA
Dal 2009 il 9° Stormo dispone anche di un Gruppo Fucilieri dell’Aria che svolge attività di:
– controllo del territorio
– difesa terrestre di obiettivi sensibili tra cui il sedime aeroportuale
– difesa NBC
– EOR/EOD (riconoscimento e disattivazione ordigni esplosivi)
– perlustrazione aree e disposizione check-point

Sul territorio nazionale l’attività di difesa terrestre dei Fucilieri si espleta all’interno del perimetro aeroportuale mentre fuori area essi devono assicurare la protezione delle forze oltre il tale perimetro operando in contesti PSO (Peace Support Operations) attuando il concetto di “cornice di sicurezza allargata”, inteso come un insieme concentrico di anelli intorno all’installazione di interesse, e fornire supporto ad azioni CSAR ed operazioni speciali (garantendo ad esempio la copertura durante un’ azione condotta da personale incursore), protezione di personalità a rischio, ecc.

Il Reparto, comandato dal Ten. Col. Michele Tafuri,
si assesta attualmente sulle cento unità (che a breve diverranno circa centocinquanta) ed interagisce strettamente con il 21° Gruppo portando ai massimi livelli le sinergie operative, essenziali viste missioni e scenari in cui entrambi sono destinati ad operare. La qualifica di “Fuciliere dell’Aria” viene conseguita presso il 16° Stormo di Martina Franca al termine di un intenso iter addestrativo volto a favorire la preparazione del personale destinato ad operare in scenari complessi e per tempi prolungati.

L’equipaggiamento del Reparto è all’altezza dei compiti assegnati: il mezzo di trasporto per eccellenza è il VTLM Lince, armato di mitragliatrice pesante Browning cal. 12,7mm o leggera Minimi in 5,56, molto apprezzato per le ottime doti di protezione nei confronti di IED (ordigni esplosivi improvvisati) e la mobilità su terreni accidentati.

Per ciò che concerne le armi leggere, lo standard è il fucile d’assalto Beretta SCP 70/90 in cal. 5,56mm (dotato di ottica di puntamento Aimpoint) che a breve verrà sostituito dal Beretta ARX160, equipaggiato di lanciagranate GLX160 da 40mm, visto durante la parata del 2 Giugno u.s. ai Fori Imperiali. Sono in dotazione anche fucili a pompa Benelli M4, Franchi SPAS 12 e 15 nonché la pistola mitragliatrice M-12S (anch’essa dotate di ottica red dot) ed il fucile di precisione Sako TGR42 in cal. 338 Lapua Magnum.

Attualmente il Reparto è schierato in Afghanistan dove garantisce la protezione della Forward Support Base Herat; impegnati in pattugliamenti e ricognizioni attorno alla struttura, considerata la costante minaccia incombente, i Fucilieri si spingono spesso anche a diversi chilometri di distanza per garantirne al meglio la sicurezza.

NOTE: “Con le innovazioni nella base campana c’è spazio anche per la tradizione legata, in particolare, alla figura epica di Francesco Baracca. In aeroporto, infatti, vi sono alcuni cimeli appartenuti all’asso della prima guerra mondiale che, grazie all’intervento del Col. Francavilla, ora godono della giusta collocazione e visibilità nell’ufficio del Comandante. Si tratta in particolare di un’uniforme completa, di alcuni caschi in cuoio nonché di appunti di strategia militare redatti proprio da Baracca, ma anche di proiettili estratti dal corpo di un pilota austriaco abbattuto.”

Le caratteristiche generali del velivolo in dotazione sono:
Dimensioni
diametro rotore 14,60 m
lunghezza (con rotore in moto) 17,40 m
altezza 4,40 m
superfice disco rotore 168,06 m2
Prestazioni
velocità massima 240 km/h
tangenza 5.180 m
autonomia 750 km
Motorizzazione
complesso Twin Pac 2 P&W PT6T-3D (1.193 sHP)
Pesi
a vuoto: 2.676 kg
max al decollo: 5.080 kg
Equipaggio
piloti 2
specialisti polivalenti 1
aerosoccoritori 1
21° GRUPPO
Categorie Personale Imbarcato
– Aerosoccorritori
– Operatori di Bordo/Specialisti Polivalenti
– Tecnici Specializzati voli prova
– Personale Sanitario qualificato EAV (Equipaggi Ausiliari di Volo), imbarco
all’occorrenzaTipologia Missioni
– Air Marshalling,
protezione aerea di personale, materiale e mezzi su aeroporti non sicuri
– CASEVAC/MEDEVAC
sgombero feriti
– CSAR/Personnel Recovery
ricerca, soccorso e recupero di personale in ambiente ostile e non permissivo
– elisbarco
rilascio a terra, a rotore in moto, di team Fucilieri
– fast-rope,
discesa con canapone di team Fucilieri
– Heli-Sniping
imbarco tiratori scelti
– NEO,
sgombro civili da aree pericolose
– ricognizione
– supporto di fuoco
tiro d’interdizione con le armi di bordo a favore di forze di superficie
– trasporto tattico
infiltrazione ed esfiltrazione team special forcesEsercitazioni Svolte
– Force Integration Training
– Notte Oscura
– Spring Flag
– Starex
– Tactical Leadership Programme
– Trial Imperial Hammer

9 stormo missioni sar search and rescue aeronautica militare

EVENTO SAR REALE
Alle ore 13:00 circa di lunedì 13 Giugno 2011, al largo di un tratto di costa compreso tra la foce del Garigliano e Mondragone (CE), circa 20 miglia da Grazzanise, gli equipaggi di due elicotteri operanti in zona proprio per un’esercitazione di ricerca e soccorso in mare, avvistato del fumo arancione e recatisi sul posto per una ricognizione (prima ancora che pervenisse loro la richiesta di intervento dalla SOR del Gruppo a sua volta allertata dalla locale Capitaneria di Porto), prelevavano due naufraghi, di cui uno in evidente stato confusionale, a bordo di una scialuppa di salvataggio.

I due, entrambi del napoletano, partiti dall’isolotto di Nisida (NA) alla volta di Terracina, erano costretti a calarsi in acqua appena prima che la loro imbarcazione affondasse rapidamente a causa dell’impatto contro un ostacolo di natura non precisata. Direttisi a Formia, i due AB-212 atterravano presso il campo sportivo del CONI dove i due malcapitati venivano presi in cura dal personale delle autoambulanze nel frattempo sopraggiunte per il trasporto alla vicina Azienda Ospedaliera.

Gli equipaggi protagonisti del recupero erano:
Cap. Ernesto Esposito, Capo Equipaggio
Cap. Stefano D’Imperia, Secondo Pilota
M.llo Carlo Scolastico, Operatore di Bordo
M.llo Armando Marra, Aerosoccorritore
Cap. Giacomo Andreotti, Capo Equipaggio
Ten. Francesco Monetti, Secondo Pilota
M.llo Domenico Lamberti, Operatore di Bordo
M.llo Carlo Marra, Aerosoccorritore

Il Nato Tiger Meet

Fra la numerosa e multiforme fauna che caratterizza l’araldica aeronautica, il grande felino asiatico è uno dei soggetti più diffusi in quanto simbolo per eccellenza di agilità, forza, e velocità.
In ambito NATO, il “Tiger Club”, associazione di reparti volo aventi per emblema la tigre, organizza annualmente l’ormai tradizionale “Tiger Meet ” che si tiene, a rotazione, sulle basi di ciascun Paese membro.
In realtà, anche se l’inizio fu spontaneo e basato sul comune emblema, origini e finalità dei “Tiger Meet” sono molto più operative e meno folcloristiche di ciò che sembra.
Le origini, infatti, risalgono al 1960 quando due reparti “Tigre”, il 79th Tactical Fighter Squadron dell’USAF ed il 74th Squadron della RAF, entrambi di stanza in Gran Bretagna il primo a RAF Woodbridge e il secondo a RAF Coltishall, si riunirono a Woodbridge prendendo spunto dall’emblema comune per scambiarsi informazioni e discutere le rispettive tattiche operative.


Nello stesso anno il Ministero della Difesa francese aveva suggerito all’omologo Ente statunitense di incentivare la cooperazione militare franco-americana attraverso incontri e scambi fra reparti volo per cui l’incontro di RAF Woodbridge ebbe seguito nel 1961 allargando la partecipazione al 1/12 Escadron “Cambresis” dell’Armée de l’Air, dislocato a Cambrai; tale incontro a tre fu il primo “Tiger Meet” vero e proprio che vide contestualmente, allo scopo di migliorare la reciproca conoscenza, rinsaldare la mutua amicizia e promuovere scambi di informazioni ed esperienze circa i criteri di addestramento e le tattiche di combattimento, la nascita del “Tiger Club”.
Da allora nel corso degli anni il numero dei reparti aderenti al Club è divenuto considerevole includendo, il 21° Gruppo di Cameri che vi entrò nel 1968; da allora Cameri ha ospitato due edizioni del “Tiger Meet”, la tredicesima, nel 1973, e la ventesima, nel 1980.
Aggiudicatasi il prestigioso “Silver Tiger Trophy” nel 1998, l’Italia é oggi una delle Nazioni dalla tradizione più longeva dopo Inghilterra, Francia e Stati Uniti.
Fino ad oggi il Tiger Meet si è tenuto a prescindere dalle esigenze operative dei Reparti.
L’aspetto goliardico ha un’importanza notevole, chiarificatore a tal proposito l ’episodio di un capitano belga costretto a bere un boccale di birra tutto in un sorso, gridando “Tiger” una volte finito, inginocchiato in balia di gavettoni di birra dei colleghi di altre nazioni!
Da sempre il “Tiger Meet” rappresenta un’ottima opportunità per incrementare professionalità, solidarietà ed interoperabilità tra nazioni NATO e partner all’interno di scenari realistici con missioni complesse “joint” e “combined”, quali le COMAO (COMposite Air Operations), con oltre 30 aeromobili in volo.

Nell’edizione di ques’anno, particolare attenzione è stata rivolta all’utilizzo del sistema di comunicazione “Link 16” tra assetti AWACS (Airborne Warning and Control System), GBAD (Ground Based Air Defence) ed AAR (Air to Air Refuelling).
Il “Tiger Meet” è tradizionalmente organizzato dal Gruppo Volo ospitante, nel 2011 per il cinquantesimo anniversario dell’evento, l’anfitrione è tornato ad essere l’Escadron de Chasse 01.012 di Cambrai, base prossima alla dismissione. L’anno prossimo, il raduno, inizialmente previsto in Portogallo, si terrà invece in Norvegia.

Comandante Col. Pil. Marino Francavilla

L’attuale Comandante del 9° Stormo, Colonnello Marino Francavilla, è nato a Chieti il 9 Aprile 1965. Entrato in Accademia nel 1984, Corso Drago IV, è nominato Sottotenente nel dicembre del 1986. Ha conseguito il BPM su velivolo MB-339. Ottenuto il BPE presso la Scuola di Volo di Frosinone, viene assegnato al 15° Stormo. Il 21 aprile 1990, trasferito presso l’85° Gruppo SAR di Ciampino, assolve incarichi di: Capo Nucleo Voli , Comandante della 288ª Squadriglia SAR, Capo Nucleo Equipaggi Fissi Di Volo d’Allarme.

com. col.pil. marino francavilla

Il 2 settembre 1997, trasferito presso l’82° Centro SAR di Trapani, svolge incarichi di: Capo Nucleo Operazioni Equipaggi Fissi di Volo della 139ª squadriglia, Capo Nucleo Addestramento, Capo Sezione Operazioni, Capo Sala Operativa, Comandante.
Il 29 luglio 2003, trasferito presso la DIPMA a Roma, assolve incarichi di: Capo 1ª Sezione 2° Ufficio, Vice Capo 2° Ufficio, Vice Capo 1° Ufficio.
Trasferito il 3 Marzo 2008 presso il Comando Squadra Aerea a Roma, riveste l’incarico di Capo del 1° Ufficio dello Stato Maggiore. Ha ricoperto incarichi anche in ambito interforze e/o internazionale quali:
– Pilota Gruppo Volo CSAR presso il Reparto Volo Autonomo di Mogadiscio (Somalia, 29 aprile 1993 -l 26 Maggio 1993)
– Capo Air/Aviation Branch presso la Cellula J3 dell’Italian Joint Task Force nell’ambito dell’operazione “Antica Babilonia” (Iraq, 15 settembre 2004- 5 gennaio 2005)
E’ abilitato ed ha all’attivo circa 2.400 ore di volo sulle seguenti macchine: SF-260, MB-339, AB-47G2, AB-212, HH-3F.
E’ insignito delle seguenti decorazioni: Medaglia Militare Aeronautica di Lunga Navigazione Aerea (2° grado, argento), Benemerenze acquisite con la partecipazione alle operazioni in Somalia, Medaglia NATO per i servizi resi in Kosovo, Medaglia NATO per i servizi resi nella ex Jugoslavia.

Clicca per ingrandire l’araldica del 9° Stormo
araldica 9 stormo aeronautica militare

Gli autori ringraziano per cortesia e disponibilità dimostrate il Col. Pil. Marino Francavilla, C.te il 9° Stormo ed il T.Col. Tafuri, C.te del Gruppo Fucilieri.

Testo: Raffaele Fusilli e Giuliano Ranieri
Immagini: Raffaele Fusilli, David Cenciotti e 16° Stormo, X e 21° Gruppo Aeronautica Militare