Pechino continua a fare pressione su Taipei con intrusioni quasi quotidiane che coinvolgono gli aerei da guerra cinesi tra cui caccia, bombardieri, aerei di supporto e velivoli senza pilota (UAV). Dall’inizio di agosto, la Cina ha effettuato oltre 1.000 sortite aeree nella zona di identificazione della difesa aerea (ADIZ) di Taiwan, secondo i dati pubblicati dal Ministero della difesa nazionale di Taiwan.
I dati di Taiwan mostrano che tra gli aerei da guerra cinesi il velivolo più utilizzato da Pechino per le incursioni nell’ADIZ di Taipei è lo Shenyang J-16, responsabile di circa 291 incursioni dal 1° agosto, seguito dal Sukhoi Su-30 (227), dal J-11 (181) e dal Chengdu J-10 (93). Agosto è stato un mese importante per le incursioni nell’ADIZ, con 446 missioni, a seguito della visita a Taipei del presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, visita che, come abbiamo scritto più volte, ha fatto infuriare la Cina che ha eseguito decine di esercitazioni militari intorno a Taiwan e che hanno coinvolto aerei, droni, navi e missili balistici.
Curiosamente assente da qualsiasi dato sulle incursioni dell’ADIZ di Taiwan è il caccia più avanzato tra gli aerei da guerra cinesi, il J-20 che dovrebbe essere in servizio in ben oltre 100 esemplari. L’apparente assenza di questo aereo da attività legate a Taiwan può essere un dato importante. Allo stesso modo, il nuovo tanker per il rifornimento in volo Y-20U ha fatto solo due apparizioni, una il 6 agosto e un’altra durante le incursioni del 21-22 dicembre. Pechino considera questo aereo essenziale per estendere la portata della potenza aerea cinese oltre la cosiddetta “Prima catena di isole” che racchiude la costa orientale della Cina.
Ma le esercitazioni congiunte dell’Esercito popolare cinese di liberazione (PLA) intorno all’isola di Taiwan di questo mese sono state da record, superando persino il numero massimo osservato nelle esercitazioni su larga scala tenutesi ad agosto. Tra il 25 e il 26 dicembre le forze armate dell’isola di Taiwan sono state in grado di rilevare 71 aerei da guerra cinesi intorno all’isola, secondo un comunicato stampa rilasciato lunedì dall’autorità di difesa dell’isola.
Circa 47 degli aerei rilevati hanno attraversato la cosiddetta linea mediana dello Stretto di Taiwan ed sono entrati nell’autoproclamata “zona di identificazione della difesa aerea sudoccidentale” dell’isola, inclusi 12 caccia J-11, sei caccia Su-30, un drone da ricognizione armata CH-4, sei caccia J-10, 18 caccia J-16, un aereo da guerra elettronica Y-8, un aereo da guerra antisommergibile Y-8, un KJ-500 e un drone da ricognizione WZ-7. Ciò ha segnato un numero record in termini di velivoli cinesi rilevati nella regione, hanno affermato i media sull’isola rispetto anche ai 68 aerei rilevati il 5 agosto e ai 66 del 7 agosto scorso. I caccia di Taipei hanno monitorato tutte le attività di quelli cinesi.
71 PLA aircraft and 7 PLAN vessels around Taiwan were detected in our surrounding region by 6 a.m.(UTC+8) today. R.O.C. Armed Forces have monitored the situation and tasked CAP aircraft, Navy vessels, and land-based missile systems to respond these activities. pic.twitter.com/DagRhnN69F
— 國防部 Ministry of National Defense, R.O.C. 🇹🇼 (@MoNDefense) December 26, 2022
Secondo molti analisti internazionali ciò dimostra che la Cina sarebbe in grado di organizzare tali esercitazioni su larga scala ripetutamente e in qualsiasi momento e trasformarle in azioni reali quando necessario e di poter condurre contemporaneamente più attività militari in più regioni, oltre a circondare l’isola di Taiwan da più direzioni. E’ importante ricordare che queste ultime incursioni vicino a Taiwan hanno coinciso anche con molte altre importanti attività cinesi, comprese le esercitazioni del gruppo della portaerei Liaoning nel Pacifico occidentale e l’esercitazione navale congiunta Cina-Russia nel Mar Cinese orientale.
La Casa Bianca ha affermato che gli Stati Uniti sono preoccupati per l’attività militare della Cina vicino a Taiwan, che ha definito “provocatoria” e “destabilizzante“, aggiungendo che rischia di fare errori di calcolo e di minare la stabilità regionale. Taipei, che respinge fermamente le rivendicazioni di sovranità della Cina, ha affermato che le esercitazioni dimostrano che Pechino vuole distruggere la pace regionale e di intimidire il popolo di Taiwan.
Negli ultimi anni la Cina ha intensificato la pressione diplomatica, militare ed economica sull’isola autogovernata affinché accetti il governo di Pechino. Il governo di Taiwan afferma di volere la pace ma si difenderà se attaccato.
Da parte loro, Giappone e Stati Uniti, che potrebbero essere entrambi coinvolti in un eventuale conflitto che coinvolga Taiwan, continuano a condurre esercitazioni finalizzate alla deterrenza. Ieri 27 dicembre, il Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti afferma che una coppia di bombardieri strategici B-52H Stratofortress è arrivata sulla base aerea Andersen di Guam per attività addestrative con gli F-22A Raptor con sede nella regione, così come con i rifornitori KC-46A Pegasus.
“Questo è stato anche il primo volo di lunga durata integrato come parte di una missione di una task force di bombardieri per il nuovo aereo KC-46A Pegasus dell’Air Mobility Command, che ha volato per oltre 42 ore totali a sostegno di questa missione“, ha detto il comando americano dell’Indo-Pacifico. Dicembre ha visto anche la Japan Air Self-Defense Force (JASDF) annunciare diverse attività di addestramento con gli Stati Uniti. Il 21 dicembre, ad esempio, tre F-35A giapponesi hanno lavorato con quattordici F-16 della US Air Force e due EA-18G della US Navy.