Con 150 tecnici, 1800 ore di volo prodotte e 23.000 ore di lavoro il 7° Reggimento AVES “Vega”, anche per il 2020, ha confermato gli obiettivi manutentivi prefissati a inizio anno, nonostante le limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto, che in alcuni momenti ha comportato la riduzione del personale a lavoro in presenza al fine di mitigare la diffusione del contagio da Covid19. L’attività manutentiva non ha subito flessioni riuscendo a garantire la piena efficienza degli elicotteri per soddisfare tutte le esigenze addestrative ed operative del Reparto, ivi incluse la distribuzione di materiale sanitario e di DPI su tutto il territorio nazionale.
L’importante traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno costante profuso da tutto il personale del 7° Vega nei diversi ambiti manutentivi: 150 tecnici, 1800 ore di volo prodotte, 23000 ore di lavoro “dietro le quinte” alla base di un’organizzazione della manutenzione i cui requisiti di ordine gestionale, tecnico ed amministrativo vengono costantemente mantenuti nel tempo (continuing airworthiness) in conformità al Sistema di Gestione della Qualità Manutentiva il cui responsabile è il Comandante di Reggimento.
Nello specifico la manutenzione degli elicotteri presenti al 7° “Vega” è organizzata su due Squadroni di manutenzione (AH129 e NH90) inquadrati nel Gruppo di Sostegno ed è eseguita da personale tecnico altamente qualificato. In particolare, può esprimersi su due livelli tecnici differenti (il 2° livello su delega del reparto di sostegno competente), a seconda dell’accuratezza e dell’invasività degli interventi correttivi da effettuare sugli elicotteri.
In aggiunta, il 7° Vega sin dall’ottobre 2011 si occupa della formazione e dell’aggiornamento degli equipaggi dell’Aviazione dell’Esercito destinati all’impiego su elicottero da trasporto tattico NH90 grazie al Centro Formazione Equipaggi (CFE). Il CFE provvede ogni anno alla conversione (Type Rating) e formazione di piloti, tecnici specialisti (comprensivi dei Tecnici Operatori di Bordo) e mitraglieri di bordo, avvalendosi di un esperto team di piloti istruttori di volo e istruttori di materie tecnico-aeronautiche e di un’aula practical training costituita da reali componenti meccanici di un elicottero NH90.
La bontà del lavoro eseguito in entrambi i settori è stata riconosciuta dalla Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità (D.A.A.A) lo scorso 2 marzo 2018 mediante certificazione di qualità dell’attività manutentiva ai sensi della AER(EP).P-2005e della formazione ai sensi della AER(EP).P-2147. Tali certificazioni assumono ancor maggior rilevanza se si considera l’atipicità dell’Unità, sia per le sue dimensioni nell’ambito dell’aeroporto G.Vassura, sia per il continuo ed ininterrotto impiego nei Teatri Operativi.
Nel corso del corrente anno il reggimento sarà sottoposto a nuova verifica da parte della D.A.A.A. per il rinnovo delle citate certificazioni. Oltre alle peculiarità menzionate sopra, a complicare ulteriormente il mantenimento dell’aeronavigabilità del 7° “VEGA”, si sono aggiunte le difficoltà derivanti dal periodo emergenziale. Ciò malgrado, il Comandante ed il suo Staff, grazie alla costante professionalità dimostrata da tutto il Reparto, finalizzata al miglioramento continuo della gestione della qualità manutentiva, rimangono fiduciosi nel superamento di questa ulteriore sfida.
Il 7° Reggimento AVES Vega
Il 7° Reggimento AVES “Vega”, inquadrato nella Brigata Aeromobile Friuli, si avvale di due distinti Gruppi di Volo: il 25° Gruppo Squadroni “Cigno” equipaggiato con gli elicotteri UH-90 e il 48° Gruppo Squadroni “Pavone” dotato degli elicotteri AH-129 “Mangusta”. Il supporto tecnico e manutentivo degli elicotteri viene invece garantito dal Gruppo di Sostegno.
Dotato di 2 linee volo distinte, il “Vega” vanta la particolarità di essere in grado di assolvere a tutti i compiti che possono essere assegnati a un’unità dell’Aviazione dell’Esercito, anche in diverse configurazioni. Quest’ultime vengono sempre definite di volta in volta in base ad un’attenta valutazione dello scenario operativo d’impiego che può risultare sia in Patria che all’estero.
La sua duplice distinzione permette al Reggimento di poter impiegare i propri aeromobili sia per missioni di trasporto, supporto di fuoco, scorta e ricognizione che per compiti specialistici specifici, come missioni di recupero personale ferito MEDEVAC (Medical Evacuation)/ NEO (Non Combatant Evacuation Operation), oppure rimasto isolato – ISOP (Isolated Personnel).
In particolare il 7° Reggimento “Vega” quale unità aeromobile è idonea, anche in sinergia con la fanteria, a:
- realizzare tempestive concentrazioni di combat power nel tempo e nel luogo desiderati;
- realizzare la sorpresa ingaggiando l’avversario direttamente dall’aria;
- agire in situazioni operative ed ambienti naturali differenziati;
- operare con dispositivi molto flessibili in grado di dispiegarsi, concentrarsi, diradarsi e disperdersi molto rapidamente, riducendo così la propria vulnerabilità, modificando ed estendendo rapidamente la propria Area di Influenza;
- supportare la manovra terrestre e le Forze Speciali;
- riprendere agevolmente il movimento a bordo degli elicotteri anche dopo la presa di terra, al fine di manovrare ulteriormente, proseguire l’azione in profondità, ripiegare sulle basi di partenza, per essere eventualmente disponibili per altre operazioni;
- evacuare connazionali e altri civili (Non combatant Evacuation Operation – NEO);
- condurre azioni di (Joint) Suppression of Enemy Air Defences (SEAD/JSEAD);
- condurre incursioni aeromobili allo scopo di conquistare/negare punti chiave (Facilities, Key Terrain, Bridge Operations, distruzione o demolizione) alle forze ostili, al fine di consentire il successivo sviluppo dell’operazione.
In Patria invece, il Reggimento può fornire il suo supporto alle pubbliche istituzioni su specifica attivazione delle Prefetture, le quali richiedono una particolare assistenza e l’impiego della componente aerea dell’Esercito nei casi di necessità, pubblica calamità o urgenza.
Immagini: Brigata Aeromobile Friuli / 7° Reggimento AVES Vega, Archivio Aviation Report / Stefano Monteleone