La storia dell’aeroporto di Lecce è forse quella più ricca ed importante della Forza Armata, basti pensare che di fatto l’Aeronautica dopo l’8 Settembre del 1943 è rinata proprio qui a Galatina, aeroporto costituito il 31 marzo 1931 come “Campo di Fortuna” ed intitolato al “Tenente Pilota Fortunato Cesari”.
Nel dopoguerra viene destinato a Scuola di Volo e la storia più recente vede negli anni sessanta la denominazione in “Scuola Volo Periodo Basico Iniziale” e la sostituzione degli anziani T6 Texan con il nuovo velivolo a getto MB-326 per iniziare una nuova dottrina di addestramento chiamata “jet ab-initio” che porterà ad un cambio di denominazione della scuola in “Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti”. Dopo 20 anni e 400.000 ore di volo questo velivolo viene sostituito con il più moderno T-339A/MLU attualmente in servizio insieme alla sua versione aggiornata ed avanzata FT-339CD II.
Nel 1986 la scuola assume la denominazione di 61ª Brigata Aerea, mentre nel dicembre del 1996 quella attuale di 61° Stormo “Sotto Tenente Carlo Negri”.
Per sottolineare la grande attività operativa diamo solo alcuni numeri fondamentali che riguardano lo Stormo che dal 1945 ad oggi ha totalizzato circa 1.112.305 ore d volo totali, delle quali circa 729.507 effettuate con la serie di velivoli Aermacchi MB-326, 339A/MLU, 339CD II. Solo nel 2011 sono state volate circa 5.500 ore suddivise in 2.000 ore per il 339A/MLU, 2.500 per il 339CD II e 1000 ore svolte ai simulatori. Sono stati addestrati circa 7.945 tra allievi ed istruttori italiani e 267 allievi ed istruttori stranieri.
Siamo stati ospiti dello Stormo per un’intera giornata, per capire i processi formativi e l’attuale composizione del reparto. La missione primaria è quella di provvedere alla formazione del personale navigante su aviogetti per il conseguimento del BPM, il Brevetto di Pilota Militare e le tanto sognate Ali, l’Aquila Turrita, simbolo dei piloti militari dell’Aeronautica.
La fase addestrativa per conseguire il BPM è piuttosto lunga ed articolata, nonché faticosa. E’ composta sostanzialmente da 4 fasi, che iniziano già a Latina alla scuola di volo sugli SF-260D (Fase I e Fase II). Gli allievi piloti che giungono a Galatina devono affrontare, per il conseguimento delle Ali, la Fase III e successivamente la Fase IV che è un corso pre-operativo frequentato da piloti e navigatori destinati all’impiego su velivoli aerotattici. Inoltre a Galatina vengono svolti anche i corsi per diventare istruttori di volo su MB-339.
Il 61° Stormo è composto da tre gruppi di volo, il 212° gruppo, il 213° Gruppo e il 214° Gruppo nonché da tutti gli altri enti/reparti standard che normalmente compongono uno Stormo con alcune eccellenze. La scuola di volo di Galatina offre la possibilità di formazione e conseguimento del brevetto anche a forze aeree alleate e negli ultimi anni si sta imponendo proprio in tal senso come un centro formativo a livello internazionale. Attualmente sono impegnati nel percorso addestrativo studenti di Singapore, della Grecia ed Austriaci, e proprio in questa ottica i servizi logistici come la mensa, gli alloggi e l’infermeria, dovendosi adeguare a realtà, problematiche e tradizioni culturali diverse dalla nostra, sono diventate un’eccellenza. Degna di nota è anche la palestra della base, tenuta da 3 esperti istruttori militari tra i quali il Maresciallo Rocco Raino allenatore della squadra nazionale militare femminile di pallavolo.
Molto importante, sempre nell’ambito dell’internazionalità della scuola, è il contributo estero alla componente degli istruttori di volo, attualmente presenti Greci, Francesi, Austriaci ed Argentini.
IL G.E.A. E IL 10° R.M.V.
Sulla base di Lecce sono presenti sia il G.E.A. (Gruppo Efficienza Aeromobili) che il 10° R.M.V. (Reparto Manutenzione Velivoli).
Il GEA svolge le funzioni di manutenzione di I livello tecnico e gestione della flotta di velivoli dello Stormo durante la normale attività operativa, ed è l’unico GEA della Forza Armata ad avere il certificato di qualità ISO 9001-08, mentre il 10° RMV effettua la manutenzione per i velivoli della linea MB-339 (A/MLU, CD II e PAN) di tutta l’Aeronautica, coadiuvato anche dal supporto dei tecnici dell’Aermacchi Team, presenti a Galatina. Questa attività riguarda interventi di II e III livello tecnico sul velivolo ed il motore. Un altro compito molto particolare e di nicchia al quale assolve il 10° RMV, di importanza determinante per la sicurezza del volo, è l’installazione e la manutenzione di tutte le barriere di arresto a cavo (Bliss Bak) ed a rete (SafeLand) presenti sulle piste di tutti gli aeroporti militari italiani.
I GRUPPI DI VOLO DEL 61° STORMO
Come già detto i gruppi di volo del 61° sono 3 ed ognuno assolve compiti ben precisi.
Il 213° Gruppo, attraverso le sue 3 squadriglie: la 404, la 405 e la 425, ha come missione principale far conseguire il BPM agli allievi piloti (Fase III) attraverso un corso della durata di 10 mesi ; durante questi mesi gli allievi svolgono un’attività di volo, affiancata a momenti di studio teorico, sul velivolo T-339A/MLU che si estrinseca in un percorso che li porterà dalla familiarizzazione con l’aereo fino all’ultimo volo da solista tramite tutte le fasi di addestramento quali: la navigazione a diverse quote, i voli a vista e strumentali, voli in formazioni basica, le acrobazie o i voli in formazione tattica.
La fase prettamente in volo è alternata allo studio teorico della navigazione e del velivolo nonché a momenti molto importanti dedicati al simulatore di volo, che permette agli allievi di provare manovre, effettuare comunicazioni con gli enti del traffico aereo e simulare emergenze ottimizzando l’addestramento sia in termini di ore di volo che di sicurezza. Tramite il simulatore possono anche essere inserite dall’istruttore varianti alla missione proprio per rendere tutto il più reale possibile.
Il 212° Gruppo si occupa dell’addestramento LIFT (Lead In Fighter Training) pre-operativo dei piloti (Fase IV) brevettati ed idonei alle linee aerotattiche dell’Aeronautica Militare, sostanzialmente reparti con velivoli AMX, Tornado ed EFA. Il velivolo utilizzato è l’FT-339CD II dotato di glass cockpit aggiornato per poter iniziare a prendere confidenza con la strumentazione, tipo gli MFD (Multi Function Display) e l’HUD
(Head up display), che poi gli allievi troveranno sui velivoli menzionati. Attraverso questo corso di addestramento si intende dare delle basi ai piloti sulle manovre e le dottrine che poi vedranno applicate una volta giunti al reparto di assegnazione.
Il 212° Gruppo inoltre, tramite un’aliquota di istruttori abilitati ed addestrati, concorre alla Difesa Aerea Nazionale in un ambito molto particolare che è quello dell’intercettazione di velivoli che si muovono a bassa velocità e bassa quota, S.M.I. Slow Mover Interceptor. Dopo gli eventi dell’11 Settembre 2001, si rese necessario lo sviluppo di questa nuova capacità che fosse in grado di contrastare la minaccia terroristica portata da aerei piccoli e/o lenti che potessero sfuggire alla normale catena di controllo dello spazio aereo.
In questo ambito operativo questi istruttori partecipano ad eventi addestrativi od operativi nazionali ed esteri proprio per mantenere le capacità operative previste, come ad esempio è successo in occasione del vertice del G8, o per i funerali di Papa Giovanni Paolo II.
Il 214° Gruppo Istruzione Professionale si occupa della preparazione a terra di tutti i frequentatori dei corsi e forma gli istruttori di volo dello Stormo che provengono tutti dalle linee aerotattiche dell’Aeronautica con un background di molte ore di volo; attualmente gli istruttori in carico allo Stormo sono circa quaranta, e non tutti sono Italiani, troviamo infatti anche Greci, Francesi, Argentini ed Austriaci. Quindi il gruppo si occupa prevalentemente di istruzione e può utilizzare indistintamente i velivoli T-339A e FT-339CD. Il Gruppo effettua corsi su tutti gli aspetti del volo e su tutti gli aspetti peculiari della scuola di volo come ad esempio il CIV (Corso Istruttori di Volo) o il corso LIFT per gli istruttori del pre-operativo, e si occupa di redigere ed aggiornare tutto il materiale didattico e la manualistica in uso, il tutto in lingua inglese.
Altri ausili didattici molto importanti sono i simulatori di volo, e il sistema RES. A Galatina sono presenti 3 simulatori di volo, due per il velivolo Alfa, impiegati sempre durante la Fase III del corso di volo, ed uno per il velivolo Charlie Delta impiegato durante la Fase IV. Il sistema RES (Representation and Elaboration System) invece è un sistema che registra su supporto solido tutte le fasi di una missione per poi poterla rivedere e discutere in sede di de-briefing, esattamente come fa il più blasonato sistema ACMI. Il RES viene impiegato solo dal 212° Gruppo poiché può essere installato solo sulla versione CD dell’MB-339.
Stiamo per incontrare un istruttore del 61° Stormo ed un allievo del corso piloti, mentre attendiamo guardiamo ammirati le tante foto e le aquile turrite che adornano i corridoi della base, qui tutto comunica la passione per il volo, il rispetto per l’aria e la voglia di superare i propri limiti. Una ferrea disciplina ed un’attenzione meticolosa ai particolari sono solo due delle tante qualità che i piloti militari devono avere per poter essere i padroni di mezzi tanto potenti e, nel caso degli MB-339, versatili.
Iniziamo l’intervista rivolgendo alcune domande al Tenente Andrea Panzi.
AVRep: Come le è nata la passione per il volo?
Mio padre è pilota e fin da piccolo ho respirato questa aria, si può dire che sono stato contagiato da questa passione.
AVRep: Suo padre è stato uno stimolo per lei?
Sul piano motivazionale certamente si, nei momenti in cui affrontavo le prime difficoltà mi ha sempre detto di non scoraggiarmi, di andare avanti ed io, in effetti, via, via, ho tirato fuori grinta e determinazione e, nonostante i tanti sacrifici che la vita militare impone, grazie alla mia passione, sono riuscito a superare le difficoltà e qualche momento critico senza troppi problemi.
AVRep: Quali sono le qualità che un pilota deve avere?
Flessibilità mentale, essere reattivi rispetto alle circostanze, saper prendere decisioni veloci, avere una ottima preparazione a terra, e, ultima cosa ma non meno importante, avere un’ottima preparazione fisica.
Quale è stato il momento di maggior soddisfazione per lei durante questo percorso?
Il primo distacco da terra con l’istruttore e poi il mio primo volo da solista: un’emozione unica.
In quel momento si realizza concretamente di avere le capacità di guidare un aereo.
AVRep: Quali sono le sue aspirazioni per il futuro?
Il mio obiettivo è quello di poter essere assegnato ad un reparto di volo con velivoli ad alte prestazioni come il Tornado o l’AMX. Ho una predilezione per il volo a bassa quota e trovo più stimolante stare nell’azione.
Facciamo ora alcune domande all’istruttore di volo Capitano Antonio Leucci.
AVRep: Capitano Leucci come si fa a diventare istruttori?
Non c’è un manuale, è la passione ad indirizzarmi, la voglia di trasmettere le mie esperienze e ciò che ho acquisito a mia volta.
AVRep: Qual è la qualità più significativa di un istruttore di volo?
Direi che è la capacità di saper entrare fin da subito in sintonia con i propri allievi. Qui non facciamo selezione, la selezione è stata fatta prima in Accademia, qui, durante il corso piloti, dobbiamo tirar fuori il meglio da ogni singolo allievo e per far questo dobbiamo riuscire a dialogare nel modo giusto con le persone che seguiamo. Questo significa che dobbiamo riuscire il prima possibile a capire la psicologia di ogni singolo allievo in modo da adattare la comunicazione ad ognuno di loro, ottenere la sua massima concentrazione e ridurre quel minimo di ansia da prestazione che accompagna le prime uscite.
AVRep: Quali sono, invece, a suo avviso, le caratteristiche di un buon pilota?
Un buon pilota deve essere razionale, non deve essere impulsivo, deve saper essere versatile e flessibile, sapersi adattare alla vita di gruppo, qui da noi il primo periodo è molto duro, ci sono molte regole da rispettare bisogna avere la capacità di essere subordinati .
AVRep: Come riesce ad aiutare un allievo in difficoltà?
La difficoltà più frequente che riscontro è l’ansia da prestazione, se mi accorgo che un allievo è sotto stress perché non è ancora sicuro delle sue possibilità lo tranquillizzo, aumento le ore al simulatore, faccio in modo che possa volare tutti i giorni in modo da prendere più confidenza col mezzo e con se stesso. L’unico modo per superare le paure è affrontarle. Ovviamente uso modi diversi in funzione dell’allievo: c’è chi necessità di un po’ più di durezza per essere stimolato, chi di un atteggiamento più soft perché altrimenti risponde con maggiore stress. Seguo il mio istinto e la mia esperienza e le soddisfazioni non mancano.
AVRep: Meglio i piloti di ieri o quelli di oggi?
Non ci sono differenze, i ragazzi che vengono qui sono tutti molto motivati e mostrano un forte attaccamento alla Patria, i tempi cambiano ma l’impegno e l’entusiasmo rimangono alti.
di Chiara Rosati
Ringraziamo il Capitano Leucci di 30 anni ed il Tenente Panzi di 25 anni, fa piacere potere vedere uomini così giovani ma molto impegnati e motivati nello svolgimento del loro lavoro.
Aviation-report.com e gli autori desiderano ringraziare sentitamente lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, l’Ufficio Pubblica Informazione dell’Aeronautica, il Cap. S. Testa e il Ten. M. Bevilacqua dell’Ufficio Pubblica Informazione SMA, il Comandante del 61° Stormo Col. M. Colonna, il Capo Ufficio Operazioni Magg. F. Nannelli, il Capo Ufficio Comando Magg. M. Zaccardi, il Cap. M. Alligri, il Cap. A. Guerrieri, e tutto il personale dello Stormo per la disponibilità, la professionalità e la cordialità con cui ci hanno accolto.
Testo: Stefano Monteleone e Chiara Rosati
Immagini: Raffaele Fusilli e Stefano Monteleone