Il 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara nasce il 1° gennaio 2017 a seguito dell’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. In conseguenza degli accordi raggiunti, il Servizio Aereo dell’Arma è stato rivisitato, ridefinendone le competenze territoriali dei Nuclei Elicotteri, così da migliorarne l’operatività e i tempi di intervento.
Il territorio di competenza del 5° NEC si estende lungo la costa adriatica per una lunghezza di circa 150 miglia nautiche, all’interno di 3 regioni amministrative: la Regione Marche ad esclusione della Provincia di Pesaro e Urbino, la Regione Abruzzo tranne la Provincia dell’Aquila e la Regione Molise con la sola Provincia di Campobasso, un territorio molto complesso, vasto e variegato, dove in pochi chilometri si passa dalle frastagliate coste del vastese alle imponenti montagne dell’Appennino su cui svetta il Gran Sasso d’Italia con i suoi 2.912 metri di altezza.
Abbiamo visto che il 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara opera in uno scenario molto variegato e complesso, uno scenario in grado di far passare notti insonni al team più coeso e preparato, ma cosa fa esattamente e quali compiti l’Arma ha affidato a questo gruppo elicotteristico?
- Supporto all’organizzazione Territoriale e alle altre organizzazioni dell’Arma sia d’iniziativa che a richiesta, per attività di P.G (Polizia Giudiziaria)
- Monitoraggio, controllo e rilievi video-fotografici dei siti archeologici censiti dalle Sovrintendenze dei Beni Culturali.
- Monitoraggio e controllo integrità dei rifugi Appenninici.
- Supporti aerei ad ampio raggio finalizzati all’individuazione delle piantagioni di canapa indiana.
- Supporti aerei effettuati su tutto il litorale Adriatico finalizzato al monitoraggio del dissesto idro geologico delle coste, al contrasto del fenomeno dell’abusivismo edilizio, all’individuazione di sostanze inquinanti e al controllo delle attività nautiche nel rispetto del codice della navigazione.
- Supporto al personale del NOE, finalizzato all’individuazione di discariche abusive, depuratori non a norma ed attività inquinanti di falde acquifere, fiumi e laghi.
- Supporto aereo al Comando Carabinieri Forestali impegnati in attività di controllo, prevenzione e contrasto di attività illecite posti in essere all’interno dei Parchi Nazionali nel quadro della normativa ambientale e venatoria.
- Ricognizioni video-fotografiche effettuate su richiesta dell’Autorità Giudiziaria
- Trasporto di giornalisti, periti, tecnici, ed altro personale civile autorizzato dal Comando Generale, impegnato in attività di cooperazione operativa con l’Arma.
- Supporto aereo a favore del personale dell’ispettorato del Lavoro, finalizzato al controllo e contrasto dei reati inerenti il caporalato e la sicurezza dei luoghi di lavoro.
- Ricognizioni e monitoraggio aereo, finalizzati alla prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.
- Supporto aereo nelle attività di gravi eventi e disastri ambientali (frane, alluvioni, terremoti, incendi), in soccorso alle popolazioni colpite.
- Attività AIB (Antincendio boschivo) su richiesta del COAU (Protezione Civile) nel piano d’emergenza Nazionale al contrasto degli incendi sul territorio Nazionale.
Abbiamo accompagnato gli uomini del 5°NEC durante una missione di monitoraggio di un sito archeologico nelle Marche, una missione che, per una nazione che detiene il 70 % del patrimonio artistico mondiale, è considerata di importanza primaria per il paese oltre che essere motivo di orgoglio per gli uomini dell’Arma dei Carabinieri.
Il volo con l’NH500 del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara
La nostra missione è stata quella di sorvolare il Parco Archeologico Naturalistico “Civita” Foro Romano di Cupra Marittima (AP) per controllare che non ci siano stati degli scavi abusivi da parte di tombaroli o altri malintenzionati. L’area del parco si estende a nord della città attuale per una superficie di circa 32 ettari; in essa si trovano evidenti tracce dell’impianto urbanistico della città romana di Cupra Marittima.
Appena al di fuori della città, sono visibili le strutture di una villa frequentata fino al IV sec. d.C. con un ninfeo con vasca centrale, pareti decorate da nicchioni e affrescate, ed esedra centrale anch’essa affrescata con scene marine. L’area del Foro è posta su un ampio pianoro in località “Civita” ove gli scavi hanno riportato alla luce i resti di un tempio a pianta rettangolare e due archi onorari.
Proprio quest’area archeologica era stata la protagonista di un altro racconto in volo, stavolta in paramotore. E’ emozionante ritornare qui, anche se allora ero in volo per puro divertimento, mentre questa volta sarò in volo per un volo istituzionale.
Ci spostiamo in hangar, dove il personale di terra ha approntato l’NH500D per il volo e dove ricevo le ultime informazioni sulla sicurezza e sulla missione che andremo a fare: un breve volo di trasferimento fino al comune di Cupra Marittima (AP) e un sorvolo dell’area archeologica per controllare che non ci siano stati degli scavi abusivi nell’area, al ritorno controlleremo una discarica.
Decolliamo e puntiamo verso nord, sorvolando le intorpidite spiagge dell’Adriatico, costeggiamo la maestosa Torre di Cerrano, una torre in mattoni risalente al XVI secolo una delle più antiche torri costiere del Regno di Napoli, e proseguiamo sorvolando le maestose spiagge di Alba Adriatica e San Benedetto del Tronto.
Gli uomini del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara osservano attenti ogni singolo dettaglio del paesaggio sotto di loro, alla ricerca di una discarica, di una piantagione di marijuana, di qualsiasi cosa che possa mettere a repentaglio la sicurezza del cittadino e dell’ambiente che lo circonda, un lavoro difficile che richiede una lunga preparazione ed una grande esperienza.
Raggiungiamo il Parco Archeologico Naturalistico “Civita” Foro Romano di Cupra Marittima (AP), su cui effettuiamo alcuni sorvoli, anche qui l’occhio attento e preparato del personale dei Carabinieri fa la differenza, e dopo aver constatato che non vi siano situazioni anomale, dirigiamo verso la provincia di Teramo per svolgere la seconda missione della giornata, il controllo di una discarica.
Il “500” vola sicuro sulle colline del Piceno, in fondo questa è casa sua essendo stato costruito proprio qui dall’allora Breda-Nardi Costruzioni Aeronautiche di Monteprandone (AP) circa trent’anni fa. Superiamo il fiume Tronto e in pochi minuti siamo a Villa Zaccheo, un giro veloce sulla discarica con gli uomini del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri sempre attenti ad ogni dettaglio, poi si torna alla base seguiti da vicino dal Gran Sasso d’Italia che si staglia maestoso ed imponente alla nostra destra, circondato dalle verdi e sinuose colline del teramano.
Come sempre mi spiace tornare a terra, ma stavolta il motivo è diverso, in questo volo ho imparato tanto, da come interpretare correttamente le previsioni meteo a come riconoscere delle situazioni di pericolo, in aria come a terra, ho imparato che dietro una divisa non si celano dei solo dei militari, ma degli uomini, uomini con una profonda passione per il proprio lavoro e per la missione che ogni giorno l’arma gli assegna, una missione che va oltre i compiti istituzionali e che fa degli uomini e delle donne dell´Arma dei Carabinieri, delle persone davvero speciali.
In questo volo ho imparato che anche un elicottero con più di 30 anni di volo alle spalle può essere un mezzo altamente efficace se ai comandi ci sono uomini preparati, competenti e con una profonda passione per il proprio lavoro.
L’NH500D
L’MD-500 è stato prodotto in Italia su licenza dalla allora Breda Nardi (acquisita dalla Agusta nel 1989) come NH-500. Con una velocità massima 278 km/h (150 kn), una autonomia di 450 km e un peso a vuoto di 1.340Kg, il “500” è un elicottero da ricognizione e attacco noto per la sua estrema maneggevolezza, semplicità e bassi costi manutentivi. Il Servizio aereo della Guardia di Finanza ordinò 50 NH-500 nelle versioni MC e MD, che entrarono in servizio tra il 1977 e il 1986.
Nel 1987 iniziò la produzione per la fornitura di 50 esemplari all’Aeronautica Militare. Le consegne iniziarono nel 1989 presso il 72º Stormo con due NH-500D, seguiti nel maggio 1990 dagli NH-500E che andarono progressivamente a sostituire la flotta di AB-47 nei compiti di velivoli scuola per gli elicotteristi di tutte le forze armate, forze di polizia, per i Vigili del Fuoco e per i frequentatori stranieri di altre nazioni.
Tuttavia, oltre a tale fondamentale compito addestrativo, questi velivoli ad ala rotante, sono capaci di svolgere nei limiti delle loro dimensioni, anche altri ruoli. La strumentazione comprende 2 radio VHF-AM ART-151 e VHF-AM/FM SRT-651 HQ, un ADF ARG 80, un VOR-ILS-MB ANV 141, un DME 42, una girobussola AN/ASN-75 e un radar altimetro PA 5411. Inoltre, è presente un interfonico AG-06 e un IFF SIT 421A.
Il motore è un Allison 250 C20B da 420 shp, diminuiti a 375 per aumentare la vita utile e diminuire le sollecitazioni alla trasmissione con rotore principale a 5 pale. Il carrello d’atterraggio è dotato di un sistema per l’assorbimento delle sollecitazioni con un ammortizzatore idraulico e un sistema a bracci oscillanti che consente di migliorare le possibilità di sopravvivenza in caso di atterraggi pesanti.
La dotazione di carburante è costituita da 2 serbatoi flessibili ed auto-stagnanti antiurto sotto il vano di carico per un totale di 234 litri, ma è possibile installare nel comparto di carico un altro serbatoio da 190 litri. L’autonomia è di 2 ore, pari a circa 450 km, quasi raddoppiabili con il terzo serbatoio. La velocità arriva a 278 km/h (150 nodi) e la tangenza a 5280 m. La capacità di trasporto è di 4 persone che si dispongono 2 avanti e 2 dietro, con portelli di entrata apribili sottovento e sganciabili in emergenza. Una paratia tagliafuoco separa l’abitacolo dal comparto motore, che è sistemato dietro ed è dotato di filtri anti-polvere e impianto anti-stallo.
Tra i numerosi accessori presenti vi sono: benne di carico per il trasporto di 500 litri d’acqua in missione antincendio, un verricello capace di sollevare 136 kg alla velocità di 18 metri al minuto per il salvataggio (una sola persona per volta), 2 barelle interne, abbinate a speciali portelli bombati, per il trasporto sanitario.
Il carrello può essere dotato di ruote di manovra, oppure pattini da neve o infine galleggianti, per rendere la macchina anfibia. È possibile sistemare anche 2 lanciarazzi da 51 mm ai lati della fusoliera, con 28 ordigni complessivi e una mitragliatrice leggera da 5,56 mm in cabina. Le mitragliatrici vennero realmente montate in Somalia, quando queste macchine vennero inviate a sostegno dell’Operazione “Restore Hope”.
L’NH500D in uso ai Carabinieri fa parte del lotto di 12 unità (tra versione C e D) acquisiti dall’allora Corpo Forestale dello Stato e sono confluiti nei ranghi dell’Arma a seguito dello scorporo del Corpo Forestale nel 2017; ad oggi rimangono in servizio solo gli NH500D.
Aviation Report e gli autori desiderano ringraziare per cortesia, disponibilità e supporto il Tenete Colonnello Riccardo Genco, e tutti gli uomini del 5° NEC di Pescara
Testo: Emanuele Ferretti
Immagini: Aviation Report / Gianluca Vannicelli, 5° NEC di Pescara