Punta di diamante dell’Aeronautica Militare, il 4° Stormo Caccia incarna da sempre tutti i valori basilari della Forza Armata: spirito di dedizione, professionalità e coesione. Sono passati ormai più di 80 anni dalla nascita di questo glorioso reparto, fondato nel 1932, che può vantare tra le proprie fila la presenza dei maggiori assi della caccia di tutta la storia dell’Aeronautica Militare Italiana. Ricordiamo tra loro Francesco Baracca, Pier Ruggero Piccio e Fulco Ruffo di Calabria. Gli anni sono passati e i velivoli sono cambiati ma lo spirito che guida tutti i giorni gli uomini e le donne dello Stormo è rimasto immutato.
Il 4° Stormo “Amedeo d’Aosta” ha sede sull’aeroporto militare “Corrado Baccarini” di Grosseto e dipende dal C.F.C. Comando Forze da Combattimento e dal C.S.A. Comando Squadra Aerea. Ha alle sue dipendenze 2 gruppi di volo, il IX Gruppo e il 20° Gruppo AO/OCU. Negli ultimi decenni la storia del reparto è stata caratterizzata da molti eventi, ma soprattutto dal velivolo che per antonomasia ha avuto la responsabilità della protezione dei cieli italiani, l’F-104 Starfighter. Questo aereo, in varie versioni ed aggiornamenti, ha traghettato la Forza Armata e quindi anche il 4° Stormo nell’era “supersonica ” dal 1963 al 2002 anno in cui ha avuto l’inizio la dismissione dello Starfighter a favore del nuovo Eurofighter F-2000 Typhoon.
Data storica per il 4° Stormo è quella del 16 marzo 2004, quando dall’aeroporto di Torino Caselle decolla il primo F-2000 biposto destinato all’aeroporto grossetano, che diventa così il primo reparto dell’Aeronautica Militare ad utilizzare il nuovo aereo ma anche il primo a livello Europeo, il quale a partire dal 2005, con l’arrivo del primo velivolo monoposto, ha consentito il conseguimento della “prontezza al combattimento” ai primi piloti di Eurofighter.
La mission primaria del 4° Stormo ieri come oggi è quella di concorrere alla difesa e sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale e l’addestramento/conversione operativa dei piloti della Forza Armata destinati ad impiegare la linea Eurofighter. Inoltre garantisce anche l’addestramento di tutto il personale tecnico manutentivo sempre destinato ad operare su questo velivolo.
Tutto questo serve a perseguire il massimo grado di efficienza ed efficacia sia in termini di impiego operativo del velivolo, che in termini di manutenzione dello stesso ma anche in termini di formazione ai massimi livelli di eccellenza di tutto il personale dello Stormo e di quello di altri enti che operano ed opereranno con l’Eurofighter.
Abbiamo avuto la possibilità di capire meglio i compiti e l’attività operativa del 4° Stormo grazie al suo attuale comandante il Colonnello Luca Spuntoni che ha preso la guida dello Stormo il 26 Giugno 2012.
Le tre componenti operative principali dello Stormo dice il Col. Spuntoni sono il IX Gruppo Volo che è uno dei 5 gruppi che assicurano la S.S.S.A (Servizio Sorveglianza Spazio Aereo), il 20° Gruppo Volo che supporta il IX nella S.S.S.A. e che provvede all’addestramento operativo di tutti i piloti che dovranno operare con il velivolo Eurofighter, e il 904° G.E.A. (Gruppo Efficienza Aeromobili) che provvede alla manutenzione e all’efficienza dei velivoli in dotazione, all’addestramento del personale tecnico e alla manutenzione cross-service per gli aerei di passaggio a Grosseto.
Già dalle prime parole del Comandante emerge l’orgoglio e la passione del pilota. Grazie alle sue capacità comunicative che rendono semplici concetti difficili il Col. Spuntoni spiega le doti prestazionali e di utilizzo dell’F-2000 iniziando con una frase che per noi può sembrare una normalità ma che forse alla cittadinanza può sembrare strana, e che invece racchiude tutto quello che è il motivo di orgoglio e sacrificio dell’Arma Azzurra: “Il 4° Stormo assicura la difesa aerea dei cieli italiani 24 ore su 24 in ogni condizioni di tempo di giorno come di notte, questa è la nostra missione e la nostra ragion d’essere, e per fare questo ci addestriamo tutti i giorni. Abbiamo un team di allarme composto da piloti e specialisti che a turno assicurano la prontezza operativa di due velivoli pronti allo scramble (decollo su allarme) per intervenire su ordine del COA (Comando Operazioni Aeree) di Ferrara e del CAOC 5 di Poggio Renatico su tutto il territorio nazionale e, se serve, anche oltre ”. Chiediamo al Col. Spuntoni cosa significa “oltre” e ci viene spiegato che tramite particolari accordi dei paesi facenti parte della NATO i nostri velivoli intercettori potrebbero intervenire anche nello spazio aereo di un paese alleato confinante.
Visitiamo il 20° Gruppo A.O. (Addestramento Operativo) e chiediamo al Col. Spuntoni qual è l’iter addestrativo di un pilota che arriva allo Stormo e l’importanza dell’utilizzo del simulatore. Col. Spuntoni: ”Abbiamo due diversi tipi di corsi, uno per i piloti già combat ready su altri velivoli e che vengono per la conversione che dura circa 5 mesi ed uno per i giovani piloti che escono dalla scuola di volo che dura circa 8 mesi. La prima fase importantissima è di studio teorico del velivolo dopodiché inizia la fase fondamentale al simulatore che porterà il pilota più avanti ai primi voli reali sul caccia. Il simulatore rispecchia al 100% le prestazioni del velivolo e può digitalmente riprodurre sia l’ambiente esterno in cui si opera che tutti i possibili scenari operativi volando anche in formazione; questa simulazione permette non solo un elevato livello di realismo ma anche la possibilità di addestrarsi con tutte le funzionalità del velivolo e in ogni situazione operativa oppure testare le emergenze o le reazioni del velivolo in inviluppi di volo particolari, permettendo così un’ottimizzazione delle risorse, dei costi e delle ore di volo.”
Grazie al Col. Spuntoni abbiamo potuto provare in prima persona a volare con il Cockpit Trainer (CT) dell’Eurofighter testando effettivamente le potenzialità del sistema e alcune caratteristiche che il velivolo reale avrebbe in volo. Il CT potremmo definirlo come la versione semplificata dell’FMS (Full Mission Simulator) e compone insieme a quest’ultimo, e con altri ausili addestrativi, il più complesso sistema di simulazione ASTA (Aircrew Synthetic Training Aids).
Sempre parlando di addestramento chiediamo al Col. Spuntoni se ci sono dei piloti del 4° inseriti in programmi di Pilot Exchange con l’estero. Col. Spuntoni: “Abbiamo un accordo con altre nazioni utilizzatrici del Typhoon nell’ambito dell’EAG (European Air Group) quali la Germania, l’Austria, la Spagna e il Regno Unito che prevede di mandare settimanalmente alcuni piloti presso le basi e i reparti di queste nazioni. Questa tipologia di Exchange permette di avere il massimo scambio di informazioni ed esperienze ed avere il punto di vista degli altri utilizzatori dell’aereo per permetterci di costruire un bagaglio di esperienze notevole.”
Ci dirigiamo verso gli hangar del 904° G.E.A. (Gruppo Efficienza Aeromobili) che ha in carico l’intera flotta di Typhoon dello Stormo. Attraverso i propri tecnici il G.E.A. si occupa della manutenzione ed efficienza dei velivoli e garantisce l’attività operativa dei due gruppi di volo. Chiediamo al Col. Spuntoni in che maniera l’elettronica presente nei nuovi aerei facilita le operazioni di manutenzione. Col. Spuntoni: “Come potete vedere anche voi, a differenza dei vecchi F-104, oggi la manutenzione avviene quasi sempre via computer e non c’è più ad esempio l’olio sparso sui pavimenti o carrelli ricolmi di attrezzi di lavoro. Molta dell’attività tecnica viene svolta collegando un computer agli apparati elettronici del velivolo, attraverso i quali possiamo scaricare tutta la configurazione ed ogni singola missione di volo che viene puntualmente registrata ed analizzata dai nostri tecnici per verificare eventuali anomalie o problemi; il tutto è facilitato anche dal fatto che i velivoli mono e bi-posto hanno le stesse caratteristiche tecniche.
La filosofia di costruzione degli apparati elettronici ed informatici, che sono tutti ridondanti a bordo del velivolo è, insieme ai materiali d’avanguardia con in quali è costruito l’aereo che garantiscono finezze aerodinamiche di altissimo livello, uno dei punti di forza che hanno fatto dell’EFA un successo industriale mondiale e un orgoglio europeo ed italiano.”
Le parole del Comandante Spuntoni lasciano trasparire il particolare legame che si è creato tra il pilota e il suo aereo. Gli chiediamo se paragonando in qualche modo l’F-104 all’EFA c’è qualcosa che dello Starfighter che vorrebbe avere sull’EFA e/o viceversa. Col. Spuntoni: “Sull’EFA c’è tutto quello che un pilota da caccia desidera ed ogni giorno scopre funzionalità nuove ed interessanti. L’F-104 è un velivolo progettato del 1952 che ha effettuato il primo volo nel 1954 ed era prettamente un sistema meccanico/idraulico, un aereo costruito intorno al suo motore. L’EFA è costruito intorno al suo pilota ed il suo vantaggio competitivo è dato dalla consistente applicazione dell’elettronica e dell’informatica per la gestione della notevole massa d’informazioni. Ad esempio cambiando il settaggio del software si possono cambiare in modo radicale anche le prestazioni del velivolo. Per semplificare è possibile paragonare questa capacità a quella di moderni cellulari nei quali installo e disinstallo le applicazioni per avere sempre un software diverso. Sul 104 il pilota si doveva preoccupare della condotta basica dell’aeroplano e della navigazione, sul Typhoon tutto è progettato per facilitare il pilota che può dedicare il massimo delle sue capacità alla parte operativa del volo e alla gestione del sistema d’arma.”
Congedandoci rivolgiamo al Col. Spuntoni un’ultima domanda sul momento di crisi che sta vivendo l’Italia e gli chiediamo se questo ha inciso in qualche maniera sull’attività dello Stormo. Col. Spuntoni: “Siamo sempre attenti al risparmio delle risorse ma soprattutto all’ottimizzazione di queste, cercando di utilizzarle nel migliore dei modi per non compromettere l’attività operativa. La mia precedente esperienza allo Stato Maggiore Aeronautica in ambito finanziario mi è sicuramente d’aiuto nel guidare secondo criteri di efficacia e di efficienza questo reparto ricco di grande storia e tradizione.”

Oltre alle abilitazioni di volo il Col. Spuntoni consegue numerose qualifiche operative nell’ambito della Difesa Aerea quali le prontezze al combattimento come pilota Caccia Intercettore Ognitempo, Istruttore di Tattiche Operative e Force Protection Leader, Istruttore ed Esaminatore Qualified Checking Officer su Tornado ADV presso la RAF inglese e la qualifica operativa presso il TLP-Tactical Leadership Programme a Florennes in Belgio.
Partecipa a numerose missioni belliche in varie operazioni multinazionali conseguendo anche il distintivo d’Oro per le operazioni belliche nella specialità della caccia.
Inizialmente svolge la propria attività operativa presso il 21° Gruppo Caccia dal 1992 al 1999 sulla base di Cameri e poi su quella di Gioia del Colle fino al 2006 presso il XII Gruppo Caccia come pilota e poi come Comandante del gruppo volo. Promosso Colonnello nel 2008 si occupa, presso lo SMA a Roma, di programmazione economico-finanziaria e di bilancio fino al settembre 2011 quando gli viene assegnato il comando della Task Force Air Al Bateen negli EAU fino ad aprile 2012. A seguire diventa l’attuale Comandante del 4° Stormo di Grosseto.
Il programma di consegna prosegue come pianificato.
Ad oggi sono stati consegnati circa il 70% dei 96 velivoli commissionati. Le consegne continueranno con un ritmo di 6 velivoli l’anno fino al 2017. I velivoli sono suddivisi in 3 tranches, i primi velivoli di tranche 3 arriveranno il prossimo anno.
Per quanto riguarda il sistema casco-visore HMSS (Helmet Mounted Symbology System), questo, è già in dotazione dei Reparti ed i piloti lo impiegano da circa due anni. L’HMSS è un ausilio estremamente utile che amplifica notevolmente le capacità del velivolo, e che esprimerà appieno tutte le sue potenzialità in un prossimo futuro poiché ancora in una fase di sviluppo.
E’ ormai noto come l’Eurofighter sia uno dei migliori aerei di 4°/5° generazione attualmente in circolazione con delle caratteristiche di volo e potenzialità veramente eccezionali, senza ombra di dubbio adatto al ruolo per cui è impiegato. Le ultime esperienze operative come l’Operazione Unified Protector per la Libia lo scorso anno e l’impiego quotidiano per la protezione dello spazio aereo nazionale hanno dimostrato doti di affidabilità e capacità di tutto rilievo. Durante le grandi esercitazioni internazionali, del calibro della Red Flag, i risultati conseguiti dall’Eurofighter, sia italiani che di UK, GE, SP, sono stati di grande pregio. Le caratteristiche aerodinamiche, il Flight Control System, i motori e la leggerezza della cellula lo rendono un velivolo con prestazioni notevoli; questo è un grande punto di forza perché rappresenta la parte che non viene sviluppata nel tempo (a meno di piccole migliorie trascurabili). L’avionica, invece, completamente digitale già oggi molto efficace, continua a ricevere aggiornamenti per incrementare sempre più le capacità operative del sistema d’arma.
Gli autori ed Aviation Report desiderano ringraziare il Comandante del 4° Stormo Col. L. Spuntoni, l’Ufficiale Pubblica Informazione del 4° Stormo Cap. D. Corbi, il Cap. S. Testa dell’Ufficio Pubblica Informazione SMA e tutto il personale dello Stormo per l’ospitalità, la cordialità e la professionalità con le quali ci hanno accolti.
Testo: Stefano Monteleone e Chiara Rosati
Immagini: Stefano Monteleone