Il 37° Stormo nato come reparto da Bombardamento Terrestre, è attualmente unità di punta C.I.O. dell’Aeronautica Militare, schierato a difesa del settore Sud della penisola e dell’Alleanza Atlantica.
La storia dello Stormo ci fa tornare indietro nel tempo al 1° Aprile 1939 anno della sua costituzione sulla base pugliese di Lecce, composto dai gruppi volo 54° e 55° armato con Savoia Marchetti S81, dove il neonato “Trentasettesimo” inizia una intensa attività addestrativa per il raggiungimento della condizione operativa. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale il reparto riceve il battesimo del fuoco, partecipando alle missioni contro la flotta inglese in quella che passerà alla storia come “battaglia Aeronavale di Punta Stilo” del 10 Luglio 1940.
Alla fine dello stesso mese il 54° gruppo si stacca dallo stormo, diventa autonomo e viene trasferito in Africa Settentrionale operando dalle basi in Africa Settentrionale di Ain El Gazala, Barce e Maturba. Durante queste fasi di guerra nell’allora Africa Italiana al reparto viene assegnata la medaglia d’Argento al V.M. di cui è tuttora fregiata la sua bandiera di combattimento consegnata il 23 Giugno 1941.
Integrato nei ranghi dal 116° gruppo e trasferito nel settore Balcanico, lo stormo della “Cicogna” opera missioni di bombardamento sulla Grecia e Yugoslavia, ed effettua crociere di scorta a copertura delle operazioni per l’occupazione di Corfù e Cefalonia.
Rientrato in patria nell’Ottobre ’41 nello stesso mese il comando Stormo e i gruppi volo si rischierano a Gerbini all’ombra dell’Etna, per avvicendare il 43° Stormo nelle operazioni aeree contro l’isola di Malta (in vista dell’imminente “Operazione C2”), operazioni che verranno condotte anche dopo il trasferimento del gruppo a Castelvetrano, con grandi sacrifici e perdite tra equipa+gi e macchine… proprio durante una sortita sull’isola mediterranea perde la vita il Maggiore pilota Cesare Toschi. Nel luglio 1942 lo stormo rientra a Lecce il 116° gruppo effettua la transizione sui trimotori Cant.Z 1007 mentre il 55° gruppo con i suoi FIAT BR.20-M viene rischierato a Milis e da li a Decimomannu, sempre in Sardegna, dove il 18 Maggio 1943 con i suoi “nuovi” Cant.Z 1007-Bis effettua l’ultima missione di guerra per essere disciolto dieci giorno dopo.
Il 116° gruppo invece dopo aver peregrinato da Lecce a Reggio Emilia, Littoria ed infine a Cameri il 15 Giugno ‘43 viene posto anch’esso in posizione quadro.
Ricostituzione
Nell’Italia del primo dopoguerra ai vertici della neonata A.M. fu subito chiaro che bisognava rinforzare il fianco nord-orientale più esposto al temuto primo massiccio impatto delle forze del patto di Varsavia. Anche se tale situazione rimase praticamente immutata per circa un trentennio, sul finire degli anni ’50 lo SMA ravvisò l’esigenza di disporre di una base aerea nel settore Sud della penisola, dove poter rischierare reparti volo in grado di fronteggiare un’ eventuale minaccia proveniente dal Mediterraneo Orientale o dal Canale di Sicilia. La zona identificata fu quella nel territorio compreso tra Trapani e Marsala, in posizione geo-strategica tale da consentire ai velivoli della difesa aerea di portarsi sull’ipotetico “target” in pochi minuti di volo.
Il 21 Novembre 1961, con cerimonia solenne, venne inaugurata e resa “disponibile” la base di Trapani Birgi intitolata al pilota Trapanese Livio Bassi M.O.V.M. Nel corso degli anni successivi, il proliferare di basi militari estranee alla NATO portò ad una tensione nei rapporti politici con alcune nazioni del bacino Mediterraneo che le ospitavano.
A buttar benzina sul fuoco contribuì l’accaduto del 21 Settembre 1973 allorquando un velivolo militare libico attaccò a colpi di cannoncini la corvetta De Cristofaro della Marina Militare al limite delle acque territoriali in missione di sorveglianza pesca; l’attacco che causò tre feriti tra l’equipaggio dell’unità italiana, portò ad una inevitabile grossa crisi politica Italo-Libica, inducendo lo S.M.A. a prendere in seria considerazione la costituzione di un nuovo reparto da stanziare in maniera permanente sulla base di Birgi.
Nel frattempo già la mattina successiva l’episodio, a rafforzare la difesa aerea in quel settore sensibile, venne inviata una “cellula” composta da due F-104S del 36° Stormo che inaugurava quella che sarebbe stata una lunga serie di rischieramenti sulla base di Trapani-Birgi…queste “cellule” di intercettori F104S, passate alla storia col nome di “Trinacrie”, per anni rinforzarono quel settore da troppo tempo scoperto.
Il 6 Luglio 1982 sulla base siciliana viene ricostituito e stanziato l’82° gruppo del 15° Stormo S.A.R. armato con gli elicotteri HH-3F Alpha, reparto ancor oggi operativo sulla base con i nuovi HH-139.
La rinascita del 37° stormo è strettamente legata alla storia “recente” del 18° gruppo infatti con MSG.SMA. 133-202/G4-3/54 il 1° Settembre 1983 venne costituito il N.O.D.A. acronimo di Nucleo Operativo Difesa Aerea con primo ed unico Comandante il T.Col. pil. Giuseppe Vigna. Nonostante sin dalla sua costituzione il “Nucleo” fosse pre-destinato a Trapani Birgi per dar vita al 18° gruppo, l’ “assemblaggio” iniziale del reparto avvenne sulla base di Gioia del Colle sede del 36° Stormo da cui dipendeva. In queste sede infatti giunsero 8 piloti provenienti direttamente dall’Accademia ed altri ancora dai gruppi C.I.O. e C.B. e l’unità venne equipaggiata con tutti i caccia bisonici F104-S Starfigther ceduti dal 156° gruppo già convertito su MRCA Panavia Tornado IDS.
Il giorno stesso della costituzione ufficiale, una coppia di F-104S con ai comandi il T.Col. Vigna e Ten. Milani effettuarono il primo volo sfoggiando le nuove quanto insolite insegne di reparto, con codici ottici ed araldica inusuale; vennero obliterate le prime due cifre relative allo stormo versante rimanendo solo quelle identificative del velivolo, lo stemma con i tre “strali” stilizzati inscritti in cerchio posto sulla presa d’aria e la scritta NODA in rosso sul piano di coda.
Il 13 Ottobre una formazione NODA composta dal T.Col. Vigna, Magg. Sigulin e Ten. Medda a bordo dei soliti Spilloni effettua il primo volo notturno. L’addestramento del reparto continua fino a Giugno del 1984 allorquando il NODA, ora ricostituito come 18° gruppo con le squadriglie 75^ 82^ ed 83^, si trasferisce sulla base siciliana di Trapani Birgi e da qui il 20 Giugno 1984 i suoi Starfighters effettuano la prima missione addestrativa sui cieli siciliani. Un elemento che rese unico per molti anni il 18° gruppo dagli altri in seno all’AM, era il doppio profilo di missione C.I.O. e C.B., che mantenne per molti anni a venire, e l’assegnazione di ben 18/20 velivoli che gli valsero l’appellativo di “Supergruppo”.
A distanza di soli 4 mesi, il 1° Ottobre 1984 sullo stesso sedime aeroportuale viene ufficialmente ricostituito, dopo 41 anni dal suo scioglimento, anche il 37° Stormo al comando del Col pil. Pinto, intitolato alla M.O.V.M. pilota Cesare Toschi, scomparso in azione di guerra nel 1941. Il 28 Marzo 1985 viene consegnata la bandiera di combattimento già decorata di M.A.V.M. e conclusa la fase di ricostruzione lo Stormo inizia l’attività addestrativa nel settore del bacino Mediterraneo, ed i “Brandy” del “Diciottesimo” contribuiscono, unitamente agli altri reparti C.I.O., alla difesa dello spazio aereo nazionale mantenendo H24 365 giorni l’anno, una coppia di F-104S Starfighter in allarme “pronti in 5”.
La struttura del 37° è quella tipica dei reparti di prima linea AM del periodo ovvero:
- Ufficio Comando
- Ufficio Operazioni
- 18° gruppo volo (3 squadriglie)
- 37° M. (Centro Manutenzione).
- 437° STO (Servizi Tecnici Operativi).
- 537° SLO (Servizi Logistici Operativi).
- 637^ Squadriglia Collegamenti.
- 737° gruppo Difesa (sistema Spada)
- Reparto Amministrativo.
Nel biennio ‘85/86 nuovi episodi generarono ancora tensioni e crisi nelle relazioni Italo-Libiche; quella relativa al lancio di missili SS-1C SCUD contro l’isola di Lampedusa, attacco immediatamente rivendicato dal governo libico come rappresaglia al raid aereo USA “El Dorado Canyon” contro la capitaleTripoli, portò alla prima operazione “reale” per gli Starfigthers del Trentasettesimo impiegati senza risparmio in missioni di scorta ai velivoli civili diretti alle isole minori e alla protezione del traffico navale ,mercantile e militare, in quell’area critica.
Nei mesi seguenti il reparto si addestra duramente per affrontare la sua prima Valutazione Tattica NATO e, nel Dicembre 1987 al comando del Col. pil. Mollicone ottiene la qualifica “Combat Ready” nel ruolo Difesa Aerea.
Il 1988 vede il reparto della Cicogna impegnato per mesi sulla base aerea di Beauvechain in Belgio per uno Squadron Exchange e rientrato a Trapani Birgi a Settembre dello stesso anno il reparto festeggia il 50° Anniversario della costituzione con una cerimonia solenne presenziata dalle alte cariche Militari. L’inizio degli anni ’90 l’aerobase siciliana fu oggetto di ammodernamento con la costruzione di nuove strutture ed il miglioramento di quelle già esistenti ed a Settembre del 1994, per lavori da effettuare alle piste, il 18° gruppo viene rischierato per 4 mesi sulla base etnea di Sigonella Catania da dove il reparto continua la propria attività operativa.
Gli anni ’90 vedono lo Stormo impegnato in intense attività addestrative sia nazionali che in ambito NATO spesso ospitate in “casa”; Dragon Hammer, TLP (Tactical Leadership Program), Display Determination, Ample Train 95, Odax 96, Ardente, Mothia e Tridente sono solo alcune di queste. Numerosi anche gli Squadron Exchange con reparti dell’Alleanza Atlantica che comportano sforzi non indifferenti alla logistica. Altri cicli esercitativi con munizionamento sia da esercitazione che reale nel poligono di Salto di Quirra, riguardano il non trascurato ruolo secondario di C.B. assegnato al reparto.



In quegli anni oltre ai sempre più frequenti rischiaramenti di assetti AM e stranieri, sulla base siciliana è operativa anche una “stazione” MAFFS (Modular Airborne Fire Figthing System) che provvede a rifornire di liquidi ritardanti, acqua ed aria compressa i quadrimotori C130-H ed i bimotori G222 e Canadair “ospiti” assidui durante il periodo estivo che assicurano gli allarmi antincendio.
Dal 1986 un’altra presenza costante a Trapani Birgi è quella dei Boeing E3-A AWACS della NATO F.O.B. (Forward Operatine Base); i “Magic”, con il loro caratteristico “padellone” rotante contenente il radar di sorveglianza ad apertura sintetica, riescono a coprire e controllare un’area di circa 350 miglia di diametro individuando oggetti in volo delle dimensioni di un piccolo Drone.
La fine del millennio vede ancora una volta gli immortali F104-S ASAM Starfighter con il simbolo della “Cicogna”, impegnati nel servizio d’allarme in seno all’ operazione “Allied Force” durante il conflitto del 1999 in Kosovo.
Brandy e Viper
Il 2003 è un anno importante per il reparto infatti, dopo due lustri di onorato servizio, l’ultimo Lochkeed /Aeritalia F104-S ASAM Starfigther lascia il posto ad un nuovo “cacciatore”… il 17 Luglio di quell’anno il 37° Stormo è il primo reparto AM ad effettuare il passaggio macchina sull’ F-16A ADF Block 15 “Fighting Falcon” ricondizionati dalla Lockheed Martin e ceduti in leasing all’AM nell’ambito del programma “Peace Cesar”. Il salto di qualità offerto dal nuovo assetto, rinvigorisce lo spirito degli uomini del Trentasettesimo che affrontano le nuove sfide e l’addestramento specifico con la solita immutata e caparbia volontà di dare il massimo.
A seguito delle profonde ristrutturazioni dei reparti AM nei primi anni 2000 il 37° è oggetto di “rivisitazioni” che portano a raddoppiare i gruppi volo in organico, così il 28 Luglio 2006 giungono a Trapani Birgi gli F16-A del X° gruppo di Grazzanise, che affiancheranno lo storico ”Diciottesimo” nell’attività di sorveglianza dello spazio aereo nazionale fino al 30 giugno 2010 anno in cui, il gruppo del “Cavallino Rampante” viene trasferito e posto alle dipendenze del 36° Stormo.
A seguito dell’acquisizione del nuovo sistema d’arma, anche il 37° C.M. (Centro Manutenzione) viene trasformato in G.E.A. (Gruppo Efficienza Aeromobili) preposto in toto all’attività manutentiva, preparazione al volo e supporto logistico dei velivoli F16-A ADF, mentre invece la 637^ Squadriglia Collegamenti, con i suoi SIAI 208-M e MB-339A, viene sciolta e posta in posizione quadro così come fatto precedentemente con il 737° gruppo difesa.
Con l’arrivo dei Viper riprendono le normali attività operative e il reparto viene impiegato in occasione dei grandi eventi svolti in Italia ovvero durante l’inaugurazione del pontificato di Benedetto XVI (Operazione Jupiter 2005), in occasione delle olimpiadi invernali di Torino 2006 e durante l’operazione militare interforze “Giotto” per il dispositivo di sicurezza del summit G8 tenutosi a L’Aquila nel 2009.
Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 nuove “nubi minacciose” si profilano nel settore Mediterraneo: l’effetto domino causato da sommosse all’interno di molti paesi Arabi, in Libia sfociarono in una guerra civile che porterà al rovesciamento del regime e uccisione del Col. M’Ammar Gheddafi.
A tutela delle popolazioni civili coinvolte loro malgrado nel conflitto tra “lealisti” al regime e rivoluzionari, il Consiglio di Sicurezza ONU forte della risoluzione 1973 stabilisce una “no fly zone” e, il 19 Marzo inizia una operazione aerea di sorveglianza denominata “Odyssey Dawn”; il 25 dello stesso mese il precipitare degli eventi porta a dare il via all’operazione “Unified Protector” stavolta a guida NATO.
Ancora una volta il 37° Stormo, è in prima linea e l’importanza geo-strategica della base di Trapani-Birgi è stata estremamente rilevante; infatti con le due piste presenti sulla base, gli ampi spazi per le strutture e il decentramento dei velivoli, le condimeteo sempre ottimali il reparto nei sette mesi delle operazioni in Libia, trascorsi tra l’avvio dell’operazione Odissey Dawn e la conclusione di Unified Protector, ha fornito un supporto essenziale ed insostituibile al ciclo delle missioni aeree sia sotto il profilo di supporto tecnico che logistico dimostrando una maturanda flessibilità nella gestione di assetti nazionali ed esteri estremamente diversificati , ed un’elevata capacità operativa continuativa H24 7 giorni su 7.
In quell’occasione a rafforzare le difese antiaere di punto, sulla base venne rischierata una batteria AA Spada proveniente dal 2° Stormo mentre i “Viper” del 18° gruppo vennero impiegati massicciamente in missioni CAP (Combat Air Patrol) per assicurare l’inviolabilità della “no fly zone”, SEAD (Suppression Enemy Air Defense), OCA (Offensive Counter Aia), SMI (Slow Mover Interceptor) per ricerca e intercettazione di aerei lenti ed elicotteri, consentendo ai piloti del 18° di acquisire un know-how ed un feeling con la macchina in condizioni operative reali.
Concluse le operazioni NATO e rientrato nella normale attività in tempo di pace il 37° Stormo il 1° Giugno 2012 riconsegna l’ultimo F-16-A ADF presso AFB Davis Monthan in Arizona… dopo nove anni trascorsi sotto “le ali della Cicogna” i Viper concludono la loro attività operativa nelle file dell’AM.
Il Trentasettesimo oggi
Con la fine del programma “Peace Cesar” e la conseguente dismissione degli F-16 ADF le sorti del 37° stormo e della base di Trapani di Birgi sembravano destinati il primo allo scioglimento e/o riassetto in seno ad altri reparti, e la seconda ad una drastica contrazione delle proprie attività a causa delle sempre più esigue finanze necessarie al mantenimento.
Invece i vertici SMA decidono di non disperdere ma di mettere a frutto quell’esperienza maturata durante la crisi libica del 2011, fatta anche di “lesson identified e lesson learned”, che ha generato una profonda riflessione innescando un processo quasi ineluttabile di adeguamento e rimodulazione delle sue procedure sia in esercitazioni complesse e dedicate quali le “Joint e Combined” nazionali e NATO, che negli scenari internazionali in cui la forza Armata è sempre più spesso chiamata ad operare… in questa nuova sfida il 37° Stormo e AFB Trapani Birgi diventano ancora protagonisti.
Il 18 Ottobre 2012 dopo quasi cinque mesi di inattività, con la consegna dei primi nuovi Eurofighter F2000 il 37° ed i “brandy” del 18° gruppo volo tornano ad operare iniziando un capitolo tutto da scrivere nella storia del reparto, che nella sua evoluzione darà luogo ad una nuova e più moderna versatilità e flessibilità operativa in grado di fornire oltre la quotidiana attività di un gruppo di difesa aerea anche quella “multimodale” consentendo così ad assetti aerei nazionali ed alleati di poter essere rischierati in tempi estremamente ridotti.
In tale prospettiva la struttura del il 37° stormo viene adeguata ai nuovi parametri operativi: l’attività di “task manutentiva” degli assetti F2000 Eurofigther del reparto non è più supportata da un GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) ma da una STR (Sezione Tecnica Rinforzata) e per darle una cornice adeguata è stato creato un GMSA (Gruppo Mobile di Supporto Aeromobili) strutturato con personale multi-skill.
Il supporto logistico per le attività del nuovo sistema d’arma verrà assicurato dalla copertura con enti già presenti nella forza armata: troviamo quindi la “integrated supply chain management system” per il supporto materiale e la “national support organization” per gli aspetti di tipo ingegneristico, tutti strumenti concepiti per avere la necessaria flessibilità per rispondere alle nuove e mutate esigenze operative che il 37° stormo dovrà affrontare.
Oggi il reparto ha una struttura decisamente più “light” rispetto gli anni passati:
- Ufficio Comando
- Ufficio Operazioni
- 18° gruppo C.I.O .
- 537° Gruppo SLO
- 437° Gruppo STO
- Gruppo Tecnico Rinforzato
- Gruppo GPF (Gruppo Protezione delle Forze)
- Servizio Amministrativo
Completata l’acquisizione della nuova macchina e conseguita la FOC (Final Operational Capability) con l’F-2000, il 37° stormo inizia le attività operativo-addestrative integrandosi nel “sistema operativo Eurofigther”; a Maggio del 2013 Trapani Birgi è una delle due “host bases” dell’esercitazione Star Vega 2013 a cui i gli F2000 Eurofigther del 18° gruppo partecipano garantendo il profilo missione C.I.O.
Questa esercitazione ha costituito il primo vero banco di prova delle nuove “procedure” messe a punto dall’AM, simulando uno scenario che prevedeva la partecipazione dell’AM ad un’operazione “Joint e Combined” su mandato ONU in risposta ad una situazione di crisi internazionale in atto. In tale contesto, secondo una sequenza di eventi pre-pianificata dai vertici e non nota al personale in addestramento, sono stati “normati” tutti quegli scenari operativi nell’ambito dei quali viene richiesto il contributo della componente aerea in un’operazione complessa prendendo spunto da quella condotta in Libia nel 2011.



Infatti l’ambizioso traguardo che il 37° stormo si prefigge e per cui tutti lavorano, è di conseguire una capacità definita “expeditionary”, ovvero la possibilità “multimodale” di rischierare operativamente assetti aerei di diversa tipologia in aree lontane ognuno con una specifica logistica e supporto tecnico: il 37° Stormo con il 18° Gruppo dovrà raggiungere e mantenere la capacità di supporto per tutti i velivoli da combattimento della Forza Armata e di quelle appartenenti alla NATO, come già dimostrato nel 2011 durante le operazioni sulla Libia.
La possibilità di verificare le nuove “procedure e capacità operative” si presenta nel Giugno 2013 quando assetti Eurofighter e relativo personale navigante e specialista del 37° stormo, unitamente a quelli del 4° e 36° stormo, decollano alla volta dell’aeroporto di Keflavik in Islanda, dando il via all’operazione “Cieli Ghiacciati”. Scopo della missione, nata a seguito del ritiro degli assetti aerei USA permanentemente stanziati in Islanda in considerazione del fatto che la stessa non possiede Forze Armate, è quello di assicurare il servizio di “Air Policing” dello spazio aereo islandese.
Ad Ottobre 2013 gli Eurofigther del 37° sono presenti ad Albacete in Spagna al “Tactical Leadership Program” (TLP). Nel 2014 partecipano ad esercitazioni ACMI sul territorio nazionale, campagne di guerra elettronica presso il Multi-National Aircrew Electronic Warfare Tactics Facility (MAEWTF) in Germania.
Ormai inserita a pieno titolo nel sistema di difesa aerea integrata della NATO, l’AM si fa carico insieme alle altre aeronautiche di tutti gli altri membri dell’Alleanza, di garantire la sorveglianza dello spazio aereo di quei Paesi che non dispongono di componenti pilotate, mediante le operazioni definite “Interim Air Policing” (IAP).
Come già avvenuto due anni prima per l’Islanda da Gennaio ad Agosto del 2015 assetti Eurofigther e personale del 37°, 4° e 36° stormo vengono rischierati in Lituania in seno all’operazione NATO “Baltic Air Patrol”(BAP). A Ottobre dello stesso anno Trapani Birgi ed il 37° stormo sono impegnati ad ospitare e partecipare alla più massiccia esercitazione NATO dalla fine della guerra fredda : la Trident Juncture 15. Durante questa grande esercitazione lo stormo dimostra di avere raggiunto la piena maturità operativa in un contesto “multimodale”.
E siamo a poche settimane fa… Febbraio 2016 personale del 37° stormo, unitamente ad assetti del 4° e 36° stormo, si rischiera a Nellis AFB (Nevada, Usa) per prendere parte all’esercitazione “Red Flag” 2016. Obiettivo principale dell’esercitazione è ancora una volta testare e mettere a punto capacità “multithread” ed “expeditionary”. La “Red Flag” e’ un esercitazione aerea nella quale i piloti consolidano le capacita d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e la validita’ delle rispettive tattiche, mediante l’organizzazione ed il coordinamento di “fly pak” costituiti da un elevato numero di velivoli con più missioni distribuite nell’arco della giornata.
Per completezza d’informazione dal Comandante il 37° Stormo dipendono anche:
- Distaccamenti Aeroportuali di Palermo Boccadifalco e Pantelleria.
- 35° Gruppo Radar AM Marsala
- 6° telegruppo AM Palermo Boccadilco
- 4° Sq. Analisi Operazioni Speciali Lampedusa
- Centro Radar Lampedusa
Durante la nostra visita a Trapani Birgi siamo stati “ricevuti” dal Col pil. Luca Capasso attuale Comandante il reparto e la base, con cui ci siamo intrattenuti scambiando quattro “chiacchiere” … il resoconto di questo incontro insieme ad una cronistoria sul 18° gruppo volo completeranno il nostro reportage sul 37° Stormo.
L’autore ed Aviation Report ringraziano per la disponibilità e fattiva collaborazione: SMA Ufficio Pubblica informazione; Col. pil. Luca Capasso C.te Trapani Birgi AFB e 37° Stormo; T.Col. pil. Mario A. Capo Uff. Operazioni 37° Stormo; T.Col. pil. “James” Salvatore Florio C.te 18° Gruppo; Un sincero e particolare ringraziamento al Cap. Cristian Angelillo Uff. Pubblica Informazione 37° Stormo, nostro insostituibile referente ed “accompagnatore” durante la visita al reparto; Magg. pil. Daniele O. Grano Comandante 82° CSAR; Cap. pil. Angelo Mosca 82° CSAR. Per ultimo, ma non per questo ultimo, tutto il personale dello Stormo per l’accoglienza, disponibilità e cortesia dimostrata durante la nostra visita.
Un pensiero particolare in ricordo di tutti gli uomini “che non sono più”, che hanno servito con dedizione sotto l’insegna della “Cicogna” e rimangono sempre vivi nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di conoscerli e godere della loro amicizia.
Testo di Gianni Scuderi
Immagini di Gianni Scuderi , Alessandro Palantrani, e Archivio S. Bottaro – G. Scuderi