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114 Combat Wing: i Mirage 2000 della Hellenic Air Force

Con l’introduzione  del Mirage 2000 nel teatro operativo dell’Egeo nel 1988 e proseguendo la legenda del Mirage F1, un altra rivoluzione risvegliò l’Aviazione Greca. Designato esclusivamente per le missione di “Quick Reaction” e intercettazione di minacce nell’intero range di altitudini e velocità con caratteristiche di volo uniche grazie all’ala a Delta che gli conferiscono notevoli vantaggi nel combattimento aereo, il Mirage era è rimane un essenziale fattore deterrente per ogni potenziale minaccia.

La storia del Mirage 2000 nell’aviazione greca vede le sue origini alla fine degli anni ’70, quando il Consiglio Supremo per la Difesa Nazionale richiese l’acquisto di 120 nuovi caccia per sostituire gli F 84F cosi come  gli F 104G e F 5A che iniziavano a presentare limiti nel fronteggiare le nuove tecnologie messe in campo nell’aviazione militare. Nel periodo degli anni ’70-’80 le violazioni dello spazio aereo greco ad opera dei caccia turchi erano molto frequenti, come tuttavia lo sono anche oggi, e questo condusse all’epoca la “Polemiki Aeroporia” a dotarsi di caccia moderni, come il Mirage 2000 e l’ F 16C/D, con lo scopo di interrompere le provocazioni turche. Nell’Agosto 1984 il Consiglio Governativo per gli Affari Esteri e della Difesa decise di acquistare 40 Mirage 2000 e il contratto venne firmato nel Luglio 1985.

Il primo Mirage 2000 atterrò a Tanagra, sede del 114 Combat Wing, il 27 Aprile 1988. Il reparto è composto da due Gruppi di volo, il 331 Mira e il 332 Mira, entrambi equipaggiato col caccia francese, ed entrambi svolgono missioni di difesa aerea e anti-nave.

Il 332 Mira fu costituito l’11 Agosto 1989 e ricevette il suo primo velivolo il 1 Novembre dello stesso anno. Dopo un periodo di intenso addestramento sia per i piloti che per il personale di terra, il gruppo fu valutato nel Novembre 1990 con pieni voti del Tactical Air Command e dichiarato operativo con il principale ruolo ad esso assegnato, ovvero la difesa aerea. Vantando uno dei più moderni caccia, il gruppo prese in carico lo svolgimento di una larga parte delle missioni operative di difesa aera e di difesa dell’integrità nazionale nell’Egeo, operando missioni di intercettazione dalle basi di Tanagra, Skyros e Heraklion.

Nel 1995 il gruppo ricevette il missile aria-aria Super 530D acquisendo capacità BVD (Behind Visual Range) e incorporando il più moderno sistema di auto-difesa, l’ICMS (Integrated Counter Measures System), il Mirage 2000 risultò uno dei caccia più completi. Nel marzo 2007 il Gruppo ricevette il missile aria-superficie AM-39 Exocet e potè cosi acquisire anche le capacità per svolgere missioni TASMO (Tactical Air Support for Maritime Operations).

Antagonismo

Nei primi anni ’90 l’Aeronautica greca istituì un potente arsenale comprendente i più efficienti caccia mono-motore occidentali, il Mirage 2000EG e l’F 16C/D. Questo pose le basi per lo sviluppo di un furioso antagonismo tra i neo-costituiti gruppi di Mirage, il 331 e 332, e i neo-costituiti gruppi di F 16, il 330 e il 346. Dalla gara per primeggiare emersero le migliori performance dei piloti e si potà esplorare a pieno le capacità dei nuovi caccia. Questo ebbe un impatto significativo sugli scontri sopra l’Egeo contro i caccia dell’aviazione turca che invece non aveva la possibilità di esercitare i propri piloti su due tipi differenti di aerei di terza generazione.

Il Comandante del 332 Mira, Col. K. Chalatsis, ci spiega che “l’F 16 nelle versioni Block 30 e 52+ possiede un motore più potente di quello del Mirage 2000-5, ma salendo a quote elevate l’F 16 perde più energia, quindi in combattimento ad alta quota il Mirage è più performante, e grazie all’ala a delta, possiamo virare più stretto e metterci nella migliore condizione di fuoco”, e prosegue “ il Mirage 2000-5 è molto semplice in termini di manutenzione, e grazie a questo la nostra flotta è sempre efficiente, e in caso di scramble siamo in grado di decollare entro 5 minuti dal suono della sirena, e la combinazione tra un caccia affidabile e performante fa di noi un valido deterrente contro i nostri vicini.

Air-to-air

Il Mirage 2000 presente notevoli capacità di reazione rapida nel ruolo di intercettore e una manovrabilità che a mala pena si possono trovare in altri caccia e un sistema di auto-protezione che gli fornisce il vantaggio di poter prendere l’iniziativa nel duello. Con la sua unica capacità di puntare il muso istantaneamente nella direzione voluta (nose authority) e la possibilità di utilizzare armi alle quali difficilmente il nemico può sfuggire, esso si rivela essere il dominatore sopra l’arcipelago delle isole greche.

I piloti del 331 e del 332 Mira utilizzano tutte le doti del Mirage 2000-5 guadagnando cosi la reputazione di essere i più abili nel combattimento manovrato. Una delle capacità del Mirage 2000 è quella di poter decollare in tempi brevissimi, rendendolo perfetto per il ruolo di intercettore, grazie anche all’utilizzo del missile aria-aria R-550 Magic II.

Operazioni anti-nave

Le sole unità dell’Aviazione greca capaci di lanciare missili specializzati nel colpire bersagli in mare sono il 331 e 332 grazie all’utilizzo del missile Aerospatiale AM-39 Exocet Block 2. Esso è l’unica arma anti-nave ad aver provato la sua capacità di affondare unità navali maggiori. In particolare durante la guerra delle Falklands gli Etendard affondarono non solo navi come fregate ma anche quelle di dimensioni maggiori come l’Atlantic Conveyor.

Nella dottrina dell’Aeronautica greca il 331 e 332 Mira guidano le operazioni anti-nave (TASMO e ASuW) montando gli AM-39. Sempre parte delle COMAO (COMposite Air Operations), ovvero pacchetti costituiti da aerei con diversi ruoli, i Mirage 2000 sono incaricati del cruciale ruolo dell’annientamento delle unità navali avversarie, che siano fregate o convogli maggiori. L’Exocet può essere lanciato da distanze che proteggono il Mirage dalla risposta difensiva delle navi nemiche, essendo un missile “fire and forget”.

Nella prima fase dell’attacco, il comandante della missione analizza le foto dei ricognitori e le immagini satellitari e seleziona i bersagli.  Con il missile ancora agganciato al pilone alare vengono forniti i dati del bersaglio al computer dell’Exocet e poi il pilota arma il missile. Una volta lanciato il missile segue una traiettoria in discesa verso il bersaglio. Il percorso a bassa quota a velocità subsonica (0.9 mach) riesce a sfuggire alle difese della nave e ad una determinata distanza dall’obiettivo il radar del missile si attiva per il percorso finale e il missile effettua manovre atte a sfuggire all’eventuale fuoco difensivo della nave e va ad impattare su di essa detonando i suoi 165 Kg di esplosivo.

Ci spiega il Col. K. Chalatsis che “l’Exocet ci permette di rimanere fuori dalla portate dei sistemi anti-aerei della nave nemica , e questo unito al sistema di auto-protezione ICMS del Mirage ed alle sue doti di manovrabilità, rappresentiamo l’arma più letale nell’Egeo. La complessità di una missione TASMO è rappresentata anche dalla necessità di avere informazioni estremamente dettagliate sul bersaglio da colpire, sui suoi sistemi radar e di auto-difesa e sulle sua posizione e sulla situazione attorno ad essa, in quanto non possiamo permetterci di colpire navi civili o navi alleate”.

La Grecia è un paese con difficili relazioni con il suo vicino, la Turchia. A causa di ciò, il Governo Greco addotta la strategia del deterrente, mantenendo una forte e capace linea di caccia intercettori e anti-nave , come il Mirage 2000-5 e il suo missile Exocet, in grado di scoraggiare ogni eventuale cattiva intenzione sopra il Mare Egeo.

Testo e immagini: Andrea Avian

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