Ho finito giusto ora di sfoltire le foto dell’airshow del 2 e 3 Luglio, tenutosi all’Aeroporto Torino-Aeritalia. Sono stati due giorni intensi e particolari, che realmente capitano una volta nella vita: il prossimo centenario verrà visto, forse, da qualche mio discendente…
La manifestazione, organizzata per celebrare i 100 anni dell’Aeroporto, è stata patrocinata da ENAC, Aeroclub D’Italia, Aeronautica Militare, Lions International, Historical Aircraft Group, Associazione Nazionale Carabinieri, Confindustria, Unione Industriale, Camera di Commercio di Torino, Regione Piemonte, Città di Torino e Città di Collegno, avendo come sponsor nomi del calibro di Leonardo, Thales Alenia, UTC Aerospace, e Friuli-Venezia Giulia.
Uno spettacolo veramente ben riuscito, con una presenza di pubblico da record: più di 125.000 persone solo nella zona riservata, al campo volo, più altre 25.000 in ogni angolo disponibile della città di Collegno, che hanno riempito completamente.
Intenso lo sforzo logistico per gestirle, da parte dei volontari di Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Nazionale Vigilanza Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Associazioni di volontariato per le disabilità dell’Ospedale Regina Margherita e di Collegno.
Il primo giorno, il 2 Luglio, si è tenuta la cerimonia di apertura della manifestazione, col taglio del nastro da parte del sindaco di Collegno, Francesco Casciano, alla presenza del Presidente dell’Aero Club Torino Angelo Moriondo, del Ministero della Difesa, dell’Arma dei Carabinieri e dell’Assessore regionale Silvana Accossato: terminate le formalità sono iniziate le prove per il giorno dopo. Il tempo non era molto promettente, ma ha comunque retto, regalando a più di 20.000 persone uno spettacolo unico.
Il giorno dopo, sotto lo sguardo di una folla di persone, si è tenuta la manifestazione ufficiale, conclusasi con lo spettacolo delle Frecce Tricolori.
Gli altri partecipanti sono stati tra i pesi massimi della scena aeronautica italiana ed europea: innanzitutto la pattuglia WeFly Team, l’unica al mondo nella quale due piloti su tre sono disabili, che ha dato prova di una coordinazione ed una professionalità uniche, dimostrando che “Sì, volare si può!”, come è scritto sul loro sito.
Le altre pattuglie erano i CAPTENS, con una coppia di CAP10, i Blu Circe, i cui piloti sono tutti ultrasettantenni, il Pioneer Team, la cui particolarità è stato lo spettacolare lancio di flares al culmine dell’esibizione, ed i P3 Flyers, pattuglia svizzera su Pilatus ex ordinanza elvetica.
Una pattuglia particolare, lo Sky Dream Center, diversa perchè dotata non di aerei ma di paracadute, si è esibita in un lancio perfettamente coordinato, con tanto di fumogeni e tricolore.
Il fantastico Boeing Stearman di Emiliano del Buono, poi, ha regalato un emozionante spettacolo d’altri tempi, con la sua acrobata sull’ala; ed era sempre di Del Buono l’Extra 300.
I solisti sono stati lo Zlin di Guido Racioppoli, il deltaplano “Frecce azzurre” di Marco Balocco, l’aliante acrobatico di Pietro Filippini, campione italiano, e Luca Bertossio, campione mondiale, per passare ad un momento dedicato ai bambini, con il volo dell’Aerogallo, che, “abbattuto” da un cacciatore armato di doppietta (ovviamente a salve, e parte dello spettacolo), si è lasciato dietro una scia di coriandoli.
Anche l’aeromodellismo ha avuto il suo momento, con le esibizioni di un MB339 in livrea Frecce Tricolori ed un Viper Jet.
Anche la parte relativa al soccorso aereo e all’antincendio ha avuto la sua rilevanza: infatti la AirGreen, storica azienda del settore, ha dato una interessantissima dimostrazione di recupero di un ferito, e, in coordinazione con la A.I.B., di spegnimento di un incendio, simboleggiato da un fumogeno, mediante il lancio di acqua.
Imponente la presenza dell’Aeronautica Militare: il 15° Stormo S.A.R. Dell’Aeronautica Militare, ha dato spettacolo con la simulazione del recupero di un pilota abbattuto, e la mostra statica, con stand, simulatore di volo e conferenza in diretta sul palco, mentre sulla pista sonnecchiava il bellissimo MC-27J Spartan, in una particolare livrea nera e riportante l’immatricolazione da aereo sperimentale.
A terra, di fianco alla pista, una interessantissima mostra statica di velivoli e mezzi di terra, in prevalenza dell’Associazione nazionale Carabinieri, che hanno esposto vari veicoli d’epoca, assieme alle auto storiche di vari collezionisti.
Gli stand non erano immensi, ma erano comunque ben forniti e di vario genere: si andava da quello dell’esercito fino a quello della Thales, che esponeva il suo IXV, ovvero il veicolo di rientro sperimentale che, lanciato da un vettore Vega, ha compiuto un volo suborbitale, fornendo una marea di dati indispensabili per la progettazione dei futuri veicoli europei. Verso la fine dello spettacolo, poi, si è assistito al decollo di aerei che hanno fatto la storia dell’aviazione, come il Bird Dog in livrea USAF della guerra del Vietnam, ed un Piaggio P-166 totalmente restaurato, oltre ad un pezzo di storia italiana: un bellissimo Fiat G-46.
Lo show più atteso, ovviamente, è stato quello delle Frecce Tricolori, che hanno dato una prova ulteriore delle loro capacità, in uno scenario critico come quello dell’Aeroporto, molto vicino al centro abitato ed all’aeroporto di Caselle, col relativo traffico in avvicinamento.
I passeggeri dei velivoli in rotta verso Caselle avranno magari avuto l’opportunità di vedere una fumata tricolore da una prospettiva diversa…
Frecce che, tra l’altro, hanno dedicato il loro spettacolo alle vittime del vigliacco attentato in Bangladesh, nove nostri connazionali trucidati selvaggiamente da un branco di terroristi islamici, per la “gravissima” motivazione di non aver saputo recitare il Corano.
Il passaggio finale, infatti, non è stato accompagnato dall’Inno nazionale, ma dal silenzio, chiesto dalla regia, di tutto il pubblico.
Voglio riportare qua i loro nomi, come mio piccolo contributo perchè non vengano dimenticati.
-Nadia Benedetti;
-Claudia D’antona;
-Adele Puglisi;
-Simona Monti;
-Cristian Rossi;
-Marco Tondat;
-Vincenzo D’Allestro;
-Mario Riboli;
-Claudio Cappelli.
Un piccolo contributo, che ritengo doveroso come Italiano, come cittadino di uno Stato che ho giurato di difendere, e come reporter, il cui dovere, se vogliamo chiamarlo tale, è quello di dare la debita evidenza anche ai fatti più gravi e tristi.
E sinceramente, ritengo che la sera prima sarebbe stato meglio, da parte di tanti italiani, non piangere per dei rigori di una partita. Invece la notizia di questo barbaro assassinio, la sera prima, era già stata affogata dalla foga calcistica. L’ho trovato triste.
Questo spettacolo è destinato a rimanere negli annali della storia aeronautica, perchè ha contrassegnato sia il centenario dell’Aeroporto, sia il ritorno in Piemonte, dopo 34 anni, delle Frecce tricolori.
E questo mio articolo viene dedicato non solo agli appassionati di aeronautica, ma anche e soprattutto ai nostri connazionali, nella speranza che simili tragedie non abbiano più la possibilità di ripetersi.
Qua le gallerie complete su FB:
e la manifestazione del 3 luglio.
Kurtz Rommel, registered G.N.S. reporter