Un comandante di un reparto aereo della Marina mi ha detto qualche giorno fa: “grazie di raccontare la nostra famiglia”. E l’Aviazione Navale della Marina è proprio così, una piccola ma efficiente ed efficace famiglia della quale spesso siamo onorati di far parte quando ci accoglie per i nostri reportage. Il 2013 segna un traguardo importante nella storia dell’Aviazione Navale della Marina Militare Italiana che compie quest’anno i suoi primi 100 anni di attività.
Sulla MARISTAER Grottaglie nel weekend del 28-29 Giugno 2013 si è svolta la sobria cerimonia, sempre in linea con i dettami dell’attuale “spending review”, per celebrare l’importante raggiungimento del CENTENARIO DELL’AVIAZIONE NAVALE.
Alla presenza del CSM della Marina Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, del Comandante della Squadra Navale Ammiraglio di Squadra Filippo Maria Foffi e del Comandante delle Forze Aeree Ammiraglio di Divisione Paolo Treu e di molte altre autorità civili e militari, la cerimonia del Centenario si è svolta all’interno dell’Hangar del 4° GRUPELICOT (Gruppo Elicotteri).
Nell’ambito di questa celebrazione è stato inaugurato anche il Monumento Commemorativo a tutti i caduti dell’Aviazione Navale, intitolato l’edificio della sala del Simulatore AV-8B Harrier al Tenente Severino Fallucchi ed intitolata la Sala Convegni al 1° Maresciallo Paolo di Giuseppe.
“Sufficit Animus” questo è il motto riportato nel logo preso come simbolo del Centenario, dove le ali richiamano l’era moderna mentre lo storico emblema della Prima Squadriglia Navale sono il richiamo alla storia passata. Il motto ”Basta il Coraggio” coniato da Gabriele D’Annunzio è l’essenziale per rappresentare quello che erano e quello che sono tutt’ora gli uomini e le donne che fanno parte delle Forze Aeree della Marina. Il Coraggio quello cosciente quello che spinge tutti i giorni nell’acquisizione di sempre maggiore professionalità, efficacia e capacità, di spirito di sacrificio e di abnegazione nello svolgere il proprio dovere anche nelle difficoltà.
L’Ammiraglio Treu nel suo discorso d’apertura della cerimonia ha voluto ricordare i precursori e i pionieri della moderna Forza Aerea della Marina e tutti i suoi caduti: “In noi è forte il senso di responsabilità lasciataci in eredità dai nostri avi e che abbiamo il dovere etico ma anche operativo di valorizzare e preservare per il bene della Marina e del paese. Rendo deferente omaggio alla bandiera di guerra delle Forze Aeree della Marina simbolo dei nostri valori identitari e della nostra unione ove splende la medaglia d’oro al Valor di Marina recentemente concessa dal Presidente della Repubblica cui va la nostra unanime gratitudine. Rivolgo un commosso e corale abbraccio ai caduti dell’Aviazione Navale. Nei nostri cuori arderà sempre la loro immortalità.” L’Ammiraglio Treu ha continuato ringraziando il CSM primo comandante delle Forze Aeree dalla riorganizzazione del 2000 e l’Ammiraglio Foffi per il supporto continuo della Squadra Navale: “Ringrazio le autorità intervenute ed in particolare il CSM della Marina la cui presenza colma di significato questa cerimonia non solo per il prestigio della sua carica. Ammiraglio De Giorgi in lei il personale delle Forze Aeree riconosce un leader dalla ineguagliabile passione per la professione con l’aquila piantata nel petto e l’Aviazione Navale nel cuore capace di osare l’inosabile e di audere sempre. Dal 1 Gennaio 2000 in qualità di primo comandante delle rinnovate Forze Aeree lei mise in opera un’ambiziosa ed epocale riorganizzazione del settore aereo della forza armata. Da quel momento alla flotta fu assicurato il prodotto migliore al miglior prezzo in termini di componenti aeree imbarcate competenti, efficienti ed efficaci. Ammiraglio De Giorgi lei assicurò la massima spinta per catapultare l’aviazione navale in una nuova era e di questo le siamo tutti per sempre infinitamente grati. Al Comandante in Capo della Squadra Navale va il nostro apprezzamento per l’attenzione riservata alle componenti aeree imbarcate ed in particolare all’enfasi rivolta alle capacità dell’aeromobile nella trasformazione net-centrica per un utilizzo condiviso e sinergico delle informazioni e delle capacità operative aspetto cruciale per assicurare il successo nei moderni teatri operativi. Ammiraglio Foffi la sua presenza è per noi tutti un chiaro ed apprezzatissimo segno della vicinanza della Squadra Navale al personale delle Forze Aeree in questa memorabile occasione.” Concludendo il discorso l‘Ammiraglio Treu ha sottolineato che “nel mare dei cambiamenti e dell’evoluzione la rotta dell’Aviazione Navale è sempre rimasta invariata puntata sui tradizionali astri di riferimento Amor di Patria, Coraggio, Professionalità, Spirito di abnegazione, lealtà e prontezza all’estremo sacrificio quando il dovere chiama. Un ultimo e sincero ringraziamento va al Comandante e maestro Barbagallo che volle cogliere con grande entusiasmo e coinvolgimento la sfida di comporre il nostro inno esprimendo nell’universale e penetrante linguaggio della musica lo spirito e l’identità più veri dell’Aviazione Navale. Ammiraglio De Giorgi confidando nella duplice forza della nostra doppia vocazione che ci unisce al mare e al cielo rinnoviamo di fronte a lei il nostro impegno a lanciare il Cuore oltre l’Ostacolo per spingerci più alto e più oltre cogliendo quel messaggio dell’esortazione agli aviatori di D’Annunzio. W l’Aviazione Navale, W La Marina.”
Ha preso la parola poi l’Ammiraglio Foffi che ha sottolineato come il personale, uomini e donne, dell’Aviazione Navale rappresentino un esempio di eccellenza, di efficienza e di passione: “La Squadra Navale è qui tutta rappresentata per celebrare il primo secolo di vita della più innovativa delle sue articolazioni operative: L’Aviazione Navale. Una compagine quella degli aviatori navali che è sin dalla sua nascita parte integrante della Squadra Navale, un vero force multiplier. Nei miei oltre 40 anni trascorsi al servizio della Forza Armata ho sempre apprezzato nel personale della componente aeromobile l’audacia, la forte determinazione, l’ammirevole slancio e la totale disponibilità che cent’anni orsono caratterizzarono l’azione dei padri fondatori”.
L’Ammiraglio Foffi ha poi ricordato come da metà degli anni ‘50 in avanti gli elicotteri sono stati senza soluzione di continuità parte integrante delle unità navali della squadra. “I loro equipaggi e il personale della componente di volo sono parte fondamentale degli equipaggi delle unità navali con capacità e potenzialità d’intervento di proiezione dal mare e sul mare divenute nel tempo sempre più significative”. Concludendo il suo intervento l’Ammiraglio Foffi ha voluto ricordare gli interventi dell’Aviazione Navale durante le ultime crisi internazionali in ambienti ostili assicurando alla Squadra Navale, sia dal mare che da terra, uno strumento estremamente flessibile, affidabile e pronto; una componente essenziale se non protagonista in ogni intervento della Marina sia in tempo di pace che di guerra, per la sicurezza e la salvaguardia della nazione.
Per finire l’atteso intervento del CSM Ammiraglio De Giorgi che come prima cosa ha voluto ricordare alcune imprese belliche dei piloti di Marina durante le due guerre mondiali e dei pionieri del dopoguerra che fecero rinascere la componente aerea tra molte difficoltà. “La componente ha conseguito negli anni dei risultati assolutamente incredibili rispetto alla risorse economiche disponibili e rispetto al numero delle persone. Noi siamo in tutto 2200 uomini e donne distribuiti in tre basi che portano avanti una componente che è di circa 70 mezzi volanti e quindi questi numeri di per se, unitamente allo standard elevatissimo di sicurezza del volo ed allo standard elevatissimo di efficienza operativa e di efficacia operativa della componente, parlano meglio di qualunque discorso. Siamo pochi, siamo coesi, abbiamo una passione fortissima siamo dei marinai del cielo. Abbiamo i valori del marinaio che si uniscono a quelli dell’aviatore e insieme a mio avviso danno vita ad un risultato straordinario.”
L’Ammiraglio De Giorgi ha voluto sottolineare, nonostante i tanti successi e traguardi raggiunti, da tutti riconosciuti, il difficile momento che sta vivendo la Marina e quindi anche la componente aerea che grazie ad un vero miracolo è riuscita a fare così tanto con così poche risorse. “Ma è evidente che così non si può continuare, parliamo di aerei, di elicotteri, parliamo del personale senza il quale non potremmo fare quello che abbiamo fatto; si è perso molto a partire dalle retribuzioni, agli alloggi, agli arruolamenti e allo status in genere dei marinai, degli ufficiali e dei sottufficiali. Su questo io mi impegno a portare avanti un confronto serrato con tutti coloro che devono decidere per il miglioramento”. Un altro argomento, che desta grande preoccupazione, sul quale si è soffermato il CSM della Marina è il futuro della flotta. “Senza la flotta non ci sono gli aerei e gli elicotteri, senza la flotta non c’è l’Aviazione di Marina. Noi siamo il sistema d’arma principale della Marina, siamo la Marina oltre l’orizzonte”. L’Ammiraglio De Giorgi ha aggiunto che “avendo un bilancio così ridotto per così lungo tempo noi abbiamo di fronte una perdita drammatica di capacità per il paese, perché abbiamo davanti la scomparsa di più di 50 navi in 10 anni. 30 di queste radiazioni avverranno nei prossimi 5 anni, contro solo 11 navi che entreranno in servizio. Una flotta residua di 20 navi non è una flotta, se consideriamo le manutenzioni e le avarie noi rischiamo di diventare assolutamente irrilevanti come componente operativa del paese. Proprio quando lo scenario globale è assolutamente ed inequivocabilmente marittimo e questo non solo perché da sempre l’Italia vive grazie al mare e la sua sicurezza dipende da quello che accade sul mare, ma perché la prosperità stessa della nazione si basa soprattutto sulla possibilità di avvalersi del mare per l’arrivo dei materiali, per le nostre esportazioni e non solo il mediterraneo ma anche i mari lontani che apparentemente non ci riguardano. Poi però non dobbiamo lasciarci scoraggiare dall’apparente impossibilità di risolvere questo problema così come non si scoraggiarono i nostri ammiragli che ci hanno preceduto negli anni passati”. A conclusione del suo discorso il CSM ha detto: “La situazione è simile perché dopo 40 anni stiamo subendo lo stesso tipo di condizione. Negli ultimi 10, 20 anni venti navi sono andate via e dieci sono entrate e quindi siccome la nazione non può accettare di non avere una Marina io sono certo che il popolo italiano e il Parlamento vorranno assolutamente salvare non solo la Marina ma le capacità strategiche marittime nazionali che sono composte anche dai cantieri e da tutte le industrie dell’indotto. Noi abbiamo il dovere di lottare, di lottare non per una corporazione, di lottare per una forza armata ma direi di lottare perché la nostra nazione disponga di ciò che le è indispensabile per la sua sicurezza.”
La nostra riflessione finale è che non possiamo che essere d’accordo su tutta la linea tenuta dall’Ammiraglio De Giorgi. Facendo brevemente due conti nell’arco del prossimo decennio la Flotta si contrarrà dalle attuali 60 unità a sole 22, arrivando a circa un valore medio di 10-13 calcolando le unità non disponibili per le manutenzioni programmate. In sintesi, entro il prossimo decennio la Marina perderà la capacità di operare con continuità nella maggioranza delle missioni e di assolvere i compiti d’istituto, cosa che una nazione come l’Italia non può permettersi. Per approfondire l’argomento consigliamo di scaricare e leggere il documento programmatico presentato a Camera e Senato dall’Ammiraglio De Giorgi il 19 Giugno 2013.
A corollario delle celebrazioni sul piazzale antistante l’hangar era presente una linea di volo con tutti i mezzi in servizio con le Forze Aeree della Marina e con i “cugini” della Guardia Costiera – Capitanerie di Porto. Abbiamo potuto ammirare un esemplare di Harrier, tutti i modelli dell’EH-101 e dell’AB-212 armati con siluri e/o razziere e mitragliatrici a seconda delle versioni, gli SH-3D, un P-180, un ATR-42MP, un AB-412 e un P-166DL3; questi ultimi tre della Guardia Costiera.
Guest Star della mostra statica l’elicottero SH-3D Sea King (6-01) in livrea Special Color dipinto per commemorare il Farewell, l’uscita definitiva dal servizio attivo, di questo elicottero che dal 1968 è stato l’elicottero più importante della Forza Armata. Il Sea King, ormai solo in versione NLA-Eliassalto per il supporto al Reggimento San Marco, ha terminato la sua vita operativa con il 4° Gruppo Elicotteri ed ha effettuato l’ultimo volo operativo proprio a fine Giugno 2013.
Inoltre una interessantissima mostra storica allestita e coordinata dal Comandante CF Arlotta (pilota di EH-101) era presente nei locali della base. Un percorso storico dall’inizio dell’era pioneristica fino ai giorni nostri con immagini, notizie, modelli e materiali originali raccolti negli anni che racconta le gesta eroiche degli uomini della Marina e l’ammodernamento tecnologico avvenuto in questi primi 100 anni di storia.
BREVE STORIA DELL’AVIAZIONE NAVALE
Le origini lontane risalgono agli inizi del secolo scorso quando i primi audaci pionieri iniziarono ad ipotizzare l’uso del mezzo aereo per l’impiego bellico a sostegno della flotta navale. Nel 1913 l’Ammiraglio Paolo Thaon di Revel il 27 Giugno costituì la 3° Sezione – Aeronautica presso il Reparto Mobilitazione dello Stato Maggiore ed istituì così il “Servizio Aeronautico della Regia Marina”. Già qualche anno prima però l’Ufficiale di Marina STV Mario Calderara, precisamente nel 1910, ottenne il primo Brevetto di Volo nazionale diventando il vero pioniere dell’Aviazione Navale.
Nel 1916 fu costituita, presso lo Stato Maggiore, l’Ispettorato dei Sommergibili e dell’Aviazione e nel 1917 fu creata la Prima Squadriglia Navale di Siluranti Aeree al comando dal 1918 di Gabriele D’Annunzio che ne coniò anche il motto: “Sufficit Animus”.
Durante le due Guerre Mondiali i mezzi e gli aviatori/osservatori di Marina compirono innumerevoli azioni belliche conquistandosi un posto d’onore nella storia dell’aviazione militare in Italia.
I due più grandi successi a nostro avviso furono però:
1) Nel 1975 il passaggio della legge N.57 promossa dall’allora CSM Ammiraglio Gino De Giorgi (padre dell’attuale CSM Ammiraglio Giuseppe De Giorgi) che prevedeva l’ammodernamento della flotta navale e che portò alla realizzazione dell’incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi, unità che consentì alla Marina un salto in avanti in termini di capacità di proiezione delle forze e di versatilità epocale.
2) Nel 1989 l’approvazione della legge N.36 che consentì alla Marina Militare di dotarsi di una componente aerotattica multiruolo ad ala fissa imbarcata da costituire presso la base aerea di Grottaglie la quale divenne così MARISTAER e che accolse agli inizi degli anni 90 i primi velivoli a decollo ed atterraggio verticale V/STOL AV-8B Harrier II+ presi in carico dal neo-costituito GRUPAER (Gruppo Aerei Imbarcati).
Già nel 1995 gli aerei imbarcati della Marina presero parte ad una missione in teatro bellico in Somalia, operazione Somalia 3 e nel 1999 nell’ambito dell’operazione Allied Force gli Harrier ebbero il battesimo di fuoco partecipando alle missioni di attacco al suolo della NATO.
Nel 2000 avvenne una riorganizzazione dell’Aviazione Navale con la costituzione del COMFORAER il Comando delle Forze Aeree dipendente dal CINCNAV il Comando in Capo della Squadra Navale. A capo del COMFORAER è posto un Ammiraglio al quale è affidato anche l’incarico di comandante del Reparto Aeromobili dello Stato Maggiore.
Nel 2001 entrò in servizio il nuovo elicottero multiruolo EH-101, un elicottero con tecnologia avanzata ed allo stato dell’arte, il più avanzato e moderno in quel periodo sul mercato. Le versioni acquistate furono la MPH-ASW/ASuW (Maritime Patrol Helicopter-Anti Submarine Warfare/Anti Surface Warfare), la HEW (Early Warning) e la ASH (Assault Support Helicopter).
Nel 2011 invece è entrato in servizio l’elicottero multiruolo SH-90A che sostituirà i venerandi AB-212 sia in versione ASW/ASuW che per il supporto alle Forze Speciali e Forze da Sbarco.
.:: MARISTAELI LUNI:
Presso la Stazione Elicotteri di Luni operano il 1° Gruppo Elicotteri dotato di EH-101 prettamente in versione ASH per l’Eliassalto, il 5° Gruppo Elicotteri dotato del nuovo SH90A in versione da pattugliamento marittimo, il Reparto Eliassalto, il Centro Sperimentale Aeromarittimo, il Centro di Simulazione per l’EH-101 e l’Helo Dunker simulatore di ammaraggio forzato.
.:: MARISTAELI CATANIA:
Presso la Stazione Elicotteri di Catania, principale centro addestrativo per il personale delle Forze Aeree della Marina, operano il 2° Gruppo Elicotteri dotato di AB-212 in versione da pattugliamento marittimo, il 3° Gruppo Elicotteri dotato di EH-101 in versione da pattugliamento marittimo e sorveglianza aerea e il Dilbert Dunker simulatore di ammaraggio forzato.
.:: MARISTAER GROTTAGLIE:
Presso la Stazione Aeromobili di Grottaglie operano il GRUPAER (Gruppo Aerei Imbarcati) dotato di velivoli V/STOL AV-8B Harrier II+ e il 4° Gruppo Elicotteri dotato di AB-212 in versione eliassalto (NLA – Nucleo Lotta Anfibia) e in versione da pattugliamento marittimo.
.:: SEZIONE AEREI PRATICA DI MARE:
Presso la base aerea di Pratica di Mare opera la Sezione Aerei dotato di velivoli ad ala fissa P-180 con compiti di trasporto, supporto e sorveglianza marittima poiché dotati anche di sistema FLIR (Forward Looking Infra-Red)
Ricordiamo che i velivoli ad ala fissa e gli elicotteri sono imbarcati sulle unità navali dotate di hangar e ponte di volo, sulle unità navali da assalto anfibio come la San Giorgio o la San Giusto e sulle portaerei Garibaldi e Cavour.
Il futuro vedrà in servizio gli elicotteri EH-101 e SH90A a supporto della Flotta Navale e delle Forze da Sbarco , e la sostituzione dei velivoli Harrier con quelli di 5° Generazione F-35 JSF, nonché l’acquisizione di sistemi UAS (Unmanned Aerial System).
I sistemi UAS, grazie ai loro sensori disponibili, daranno alla Marina una preziosa quanto ormai indispensabile capacità ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) a vantaggio della sicurezza e dell’efficacia di mezzi e personale impiegati in missioni in teatro operativo, come potrebbe essere oggi l’Afghanistan o il Golfo di Aden dove si lotta contro la pirateria.
Il tanto discusso JSF F-35 consentirà alla componente aerotattica imbarcata di migliorare le proprie capacità nei settori del combattimento aria-aria, aria-suolo, antinave ed acquisirne di nuove e all’avanguardia come quelle ISR o SEAD (Suppression of Enemy Air Defence).
Tutto questo rinnovamento, peraltro già in atto con gli elicotteri, creerà a bordo della portaerei Cavour un pacchetto aereo di velivoli/elicotteri capaci di proiettare forze dal mare o verso il mare veramente autonomo pronto ad intervenire anche nei contesti più complessi ed impegnativi. Un sistema d’arma complesso ma al tempo stesso snello ed efficace che permetterà anche alla stessa Nave Cavour di essere al passo con i tempi per operare al fianco degli alleati nei presenti e futuri scenari operativi.
Aviation Report e l’autore desiderano ringraziare il CSM Ammiraglio De Giorgi, il Comandante delle Forze Aeree della Marina Ammiraglio Treu, il Comandante della Squadra Navale Ammiraglio Foffi, il Comandante della MARISTAER Grottaglie, l’Ufficio Pubblica Informazione della Marina e tutto il personale in servizio a Grottaglie per la professionalità, la cordialità e la simpatia con le quali ci hanno accolti.
Testo: Stefano Monteleone
Immagini: Michele Monteleone e Stefano Monteleone
Immagini F-35: Lockheed Martin
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Un report molto ben fatto per un corpo sempre molto affascinante! Complimenti!
A tal proposito vi chiedo se avete imformazioni circa qualche esibizione dell'AV8-B in qualche evento di quest'anno? Grazie
Ciao Matteo e grazie 1000! Al momento non abbiamo news in merito ad eventuali esibizioni in volo dell'harrier. Molto probabilmente se ne potrà vedere uno in statica nei due open day a Luni e Catania rispettivamente il 21 settembre e 1l 12 ottobre se puoi raggiungere agevolmente una delle due località. Saluti e continua a seguirci! Grazie
Hi,
I just found your article! Very, good reports! Congratulations.
I have two small questions:
1) If I understand correct, no Sea King is flYing anymore in the Navy?
2) Are the "open days" in Luni and Catania open for everyone? Maybe, I can manage to be in Catania in October, and I would like very much to visit and take a few pictures!
3) Do you think from your experience, that there will be a Sea King in the static in Catania?
Regards
Marcos
Tks! The Navy Sea King is officially out of service from the end of June after the centennial of Italian Naval Aviation. Yes the second day of each of the two open days is open to the public. I don't know if the Sea King will be in Catania, only 4 examples was in flYing condition and one of these was the last special color that you see in the article. Have a nice day!
Thank you very much for your answer!
I will try to get to Catania.
The 2nd Gruppo is flYing the AB212 and the 3rd Gruppo the Merlin now in Catania, am I right?
Keep up the good work and reports!
Best regards
Marcos
Yes but the Merlin much more of the AB212 now.
If you want after your possible visit in Catania we can write and article about it whit your images, if it can be of your interest, we will be in Luni so we can complete the three events about the 100 years of italian naval aviaton.
Bye bye
Stefano
Hello Stefano,
yes, why not? Thank you very much for the offer!
If I succeed to visit Catania, I would be happy to help you with the article.
I think, at the end of September I can say, if I have time or not to visit Catania.
Have a nice evening!
Regards
Marcos
P.S.: Do you have a e-mail?
Hi Marcos, my email is
s.monteleone@aviation-report.com
See you soon when you have updated news.
Regards
Stefano
Thank you very much!