Sono passati 10 anni da quando l’F-117 Nighthawk, il primo incredibile aereo invisibile, è andato in pensione, un aereo così segreto che il folklore del Nevada lo etichettò come un UFO. I piloti di Nighthawk erano conosciuti con il nominativo “Bandit”, ognuno dei quali guadagnava il proprio numero con il loro primo volo da solista.
Un design straordinario, le capacità rivoluzionarie di sfuggire ai radar come nessun altro velivolo, un programma segretissimo e allo stesso tempo pieno di fascino unito alle elevate capacità di penetrazione e bombardamento di precisione in spazi aerei ostili senza essere rilevato. Tutto questo è stato il più famoso aereo della storia dell’aviazione militare mondiale: il caccia stealth Lockheed F-117A Night Hawk.
La tecnologia per l’F-117 fu sviluppata negli anni ’70 con l’obiettivo di produrre un velivolo con la capacità di attaccare obiettivi di alto valore senza essere rilevato dal radar nemico. L’F-117A poteva trasportare fino a 5.000 libbre di carichi nella stiva interna e raggiungeva una velocità massima di 684 mph.
È stato il primo aereo da combattimento progettato e costruito come una vera piattaforma a bassa osservabilità, stabile e precisa, ha dichiarato Yancy Mailes, direttore del programma storico e museale per l’Air Force Materiel Command a Wright-Patterson AFB, Ohio, e un ex manutentore del F-117. “Era il matrimonio tra la GBU-27 e l’F-117 che aveva un designatore laser nel muso che lo ha reso una piattaforma così precisa e micidiale“, ha affermato Mailes.
Dopo 25 anni di servizio, il Nighthawk fu “ufficialmente” ritirato dal servizio attivo il 22 aprile 2008. L’evento fu celebrato con un volo in formazione di quattro F-117, formazione guidata da uno stealth fighter con una enorme bandiera americana dipinta sotto il velivolo, pilotato dal Retired Col. Jack Forsythe.
Il Col. Jack Forsythe, oggi in pensione, ha ricordato di essere stato molto eccitato quando ha iniziato a volare con i Nighthawk mentre era di stanza sulla Holloman AFB nel 1995. “È stata un’esperienza unica“, ha detto, “probabilmente è la stessa sensazione che provano oggi molti dei nostri piloti che volano su F-22 Raptor e F-35 Lightning II.”
F-117 Stealth Fighter – NightHawk
Gli studi sulla riduzione della traccia radar di un aereo attraverso il calcolo della sua superficie riflettente furono le basi per la progettazione e poi produzione di questa straordinaria macchina. La sezione radar di un velivolo è costituita dalla superficie delle ali e dei bordi della fusoliera, ma non basta per ridurne la sua segnatura. Analoghe ricerche vennero condotte per ridurne la segnatura nello spettro dell’infrarosso. Così il motore, gli scarichi ed altre parti furono oggetto di attenzione per ottenere il risultato voluto: un mezzo volante difficile da rilevare ed in grado di penetrare attraverso spazi aerei pesantemente difesi.
Nel 1973 i famosi laboratori “Skunk Works” dell’allora Lockheed in California iniziarono lo sviluppo di un velivolo a bassa osservabilità e del relativo software “Echo 1” che avrebbe dovuto calcolarne la segnatura radar da ottenersi tramite una fusoliera composta da pannelli piatti ed orientati in modo da far rimbalzare le onde dei radar in direzioni completamente diverse da quella di ritorno al radar stesso. In parallelo, particolari schermature agli scarichi , il rivestimento esterno del mezzo, i pannelli ed il canopy accuratamente disegnati nella fase concettuale, videro la prima applicazione pratica nel 1977 allorché la Lockheed sviluppò due modelli in scala ridotta al 60%, nell’ambito del progetto “Have Blue/XST – Experimental Survivable Testbed”.
Sotto il nome di “Senior Trend” il primo volo avvenne dalla base segreta di Groom Lake nel deserto del Nevada, conosciuta ai più come Area 51. Il primo aereo completo di avionica volò il 18 Dicembre del 1981 con la matricola 79-10781.
Tutta la struttura del velivolo venne appositamente studiata per ridurre al minimo possibile la traccia radar dell’aereo (Radar Cross Section). L’F-117A era ricoperto di materiale radar assorbente RAM ed era dotato di due motori General Electric F404-GE-F1D2 senza postbruciatori, essenziale per non lasciare visibile la traccia radar all’infrarosso. La stiva armamenti era interna e poteva accomodare circa 2.200 Kg di armi composte principalmente da bombe LGB a guida laser di tipo GBU-10, 12, 27 e BLU-109. Non aveva la possibilità di agganciare armi sotto le ali, anche questo per ridurre la sezione radar e gli impennaggi di coda erano fatti in maniera tale da poter schermare il flusso di calore emesso dai motori.
Nel Maggio del 1982 il gruppo di aerei venne trasferito sulla base aerea denominata “TTR – Tonopah Test Range” sotto le insegne del 4450th Tactical Group. Tonopah era un aeroporto poco conosciuto a circa 225 km nord-ovest di Las Vegas e 305 km dalla Nellis AFB. Qui il 29 Ottobre del 1983 fu raggiunta la “IOC – Initial Operational Capability”.
Il 4450th Tactical Group fu allertato due volte per attività operative che furono poi cancellate per mancanza di prontezza operativa. La prima fu in occasione dell’operazione Urgent Fury a Grenada e la seconda nel 1986 in occasione della rappresaglia sulla Libia che fu poi condotta nell’ambito dell’operazione Eldorado Canyon dai bombardieri F-111 basati in Inghilterra.
Il 10 Novembre 1988, l’allora Segretario alla Difesa J. Daniel Howard mostrò per la prima volta al pubblico un rendering dell’aereo durante un incontro con la stampa al Pentagono, svelando così per la prima volta l’esistenza dell’F-117A Stealth Fighter (NightHawk).
Nell’Ottobre del 1989 il 4450th TG fu designato 37th Fighter Wing e sotto queste insegne avvenne il primo intervento armato degli Stealth Fighter durante l’operazione Just Cause a Panama.
La vera consacrazione dell’F-117 avvenne nel 1991 durante la Prima Guerra del Golfo che vide l’impiego massiccio (45 velivoli, 60 piloti, 1271 sortite, 2000 tonnellate di bombe sganciate e 6900 ore di volo) dell’aereo invisibile negli attacchi all’esercito Iracheno durante l’operazione Desert Storm. La prima missione degli F-117 sull’Iraq durante la Desert Storm avvenne il 16 Gennaio del 1991 e l’impatto mediatico fu enorme, il successo militare assoluto. Per tutta la durata della guerra gli F-117 si conquistarono la fama di “aerei invisibili”. Durante la prima notte di guerra rappresentarono solo il 2.5% del totale degli aerei attaccanti ma colpirono il 31% degli obiettivi assegnati alla coalizione.
Nel 1992 gli F-117 furono trasferiti sulla Holloman AFB presso il 49th Fighter Wing. Il 1999 vide di nuovo l’impiego degli aerei invisibili in occasione della guerra in Jugoslavia per l’operazione Allied Force. 12 velivoli furono rischierati in Italia sulla base aerea di Aviano. Durante questa operazione fu registrato il primo abbattimento di uno degli aerei invisibili. La notte del 27 marzo 1999 Vega-31 venne abbattuto dalla contraerea nemica. Il pilota lanciatosi fu recuperato dagli assetti CSAR alleati. L’impatto mediatico fu enorme occasione che le milizie serbo-bosniache non si lasciarono sfuggire per un’efficace propaganda.
Dopo la guerra in Jugoslavia i “Black Jet” parteciparono anche alle operazioni sull’Afghanistan e sull’Iraq durante la Seconda Guerra del Golfo.
Testo: Stefano Monteleone
Immagini: US Air Force